300, L'ALBA DI UN IMPERO,
ad astra,
alien covenant,
animali fantastici e dove trovarli,
animali fantastici,
il crimine di grindelwald.
anna karenina,
antman,
ant-man and the wasp, ARRIVAL,
assassinio a venezia,
assassinio sull' orient
express, assassinio sul
nilo, black panther,
avatar,
la via dell'acqua,
BLADE RUNNER 2049,
bohemian rapsody.
capitan america -
civil war;,
captain marvel,
captive state,
cenerentola,
c'era una volta a hollywood, cloud atlas,
COMANDANTE,
dark shadows,
,
doctor strange
DR. STRANGE NEL
MULTIVERSO DELLA FOLLIA,
dune,
freaks out,
ghost in the shell, hercules il guerriero
-
the tracian war,
HUNGER GAMES,
LA BALLATA DELL'USIGNOLO E DEL SERPENTE, ,
hotel artemis,
i cavalieri dello
zodiaco, i guardiani della
galassia, i
guardiani della galassia 2,
i guardiani della galassia 3,
IL campione,
IL CASO
SPOTILIGHT, il castello nel cielo,
il
libro della jungla,
il ponte delle spie,
il primo re,
il 7o
figlio,
indiana jones e il quadrante del
destino,
indipendence day 2 -
rigenerazione, INFERNO,
into the woods,
IT,
it 2
capitolo finale,
joker,
jupiter,
il destino dell'universo,
Kickass 2,
killers of the flower moon,
king arthur,
LA BATTAGLIA DEI SESSI,
la forma dell' acqua,
LA MUMMIA,
la quinta onda,
la sedia della felicita',
la verita' sta in cielo,,
le regole del caos,
life -
non oltrepassare i limiti,
logan, the wolverine;
l' ombra di
caravaggio,
L'uomo con i pugni di ferro,
Macbeth,
made in italy,
maze runner,
maze runner -
la fuga,
mazinga z infinity,
MINIONS,
miss peregrine,
la
casa dei ragazzi speciali,
NAPOLEON,
nessuno si salva da
solo, OPPENHEIMER, pacific rim 2,
la rivolta,, PROMETHEUS,
race, il colore della
vittoria, ready
player one, RISORTO,
self/less,
shadowhunters,
citta' d'ossa,
sincity -
una donna per cui uccidere, snoopy
& friends, solo,
a star war story, sopravvissuto
-
the martian, source code,
spiderman
2,
spiderman,
homecoming,
spider-man,
no way home,
split, star trek, beyond,
star
wars viii,
star wars xi,
gli ultimi jedi, SUBURRA,
tenet,
the avengers
- the age of ultron,
the
avengers,
the infinity war,
the avengers -
endgame,
the
batman, the creator, the eternals,
the fabelmans,
the giver -
il mondo di jonas,
the great wall,
the host, the
last duel, the last witch hunter,
TOMORROWLAND,
total recall - atto di forza,
upsidedown,
valerian, la citta' dei mille pianeti,
VENOM, Warriors,
WONDER WOMAN,
x - men,
dark phoenix,
X- MEN,
APOCALISSE.
|
300, L'ALBA
DI UN IMPERO
di: NOAM MURRO;
con:
SULLIVAN STAPLELTON, EVA
GREEN, LENA HEADLEY
Il film non è un sequel di 300,
bensì uno spin-off: infatti narra le vicende accadute prima,
durante e dopo la battaglia delle Termopili narrata nel
primo film. Protagonisti assoluti sono l'ateniese
Temistocle, paladino della democrazia e della libertà, e
Artemisia (una bravissima Eva Green) feroce condottiera
della flotta di Serse, che si affronteranno in numerosi tipi
di duelli, anche amorosi, che culmineranno nella battaglia
di Salamina.
|
Mentre il primo film è stato tratto dalla graphic novel di
Miller,questo secondo no, perchè l'autore non è ancora
riuscito a completarla, quindi stavolta il film ha
anticipato il fumetto. Moltissime scene di battaglie e
guerra, ma c'è spazio anche per gli ideali delle due fazioni
contrapposte, una che rappresenta appunto gli ideali di
libertà e democrazia, una di ricchezza ma schiavitù e
tirannia. L'impressione generale però è che si sia voluto
strafare un pò in tutto (effetti, costumi,
combattimenti...). Il finale tronco presagisce un terzo
film. Comunque un ottimo film, da vedere. By Ale
|
AD
ASTRA
di
JAMES GRAY
con: BRAD PITT,
DONALD SUTHERLAND,
TOMMY LEE JONES |
|
Fantascienza colta, stile
Interstellar,
o Odissea nello
spazio Kubrikiana, un po' meno cervellotica, ma
proponente tematiche spazio-morali non da poco.
Roy
McBride (un Pitt più introspettivo del solito, ma
convincente) è un ingegnere della Flotta Spaziale il
quale ha appena appreso dai superiori che suo padre Cliff
(Jones), forse non è morto vent' anni or sono come lui ha sempre creduto,
bensì ha fatto perdere le sue tracce e
loro, i superiori, ora gli chiedono di effettuare un
tentativo di comunicare con lui.
Ma
cos'era accaduto veramente tanti anni addietro?
Una
serie di esplosioni cosmiche pare abbia danneggiato
seriamente, con fortissime radiazioni, quasi tutti i pianeti
del Sistema Solare, provocando, sulla Terra in particolare,
anche migliaia di vittime.
Cosa
aveva scatenato queste esplosioni?
Suo
padre Cliff conduceva esperimenti con materia ed antimateria
e non è improbabile che non abbia fatto bene i conti con le dosi,
scatenando un vero e proprio finimondo.
Riuscito il tentativo di comunicare col padre, Roy parte
alla sua ricerca. L' ultimo avvistamento è stato registrato
nelle vicinanze del pianeta Nettuno ma, nel corso del
viaggio, il nostro eroe intuisce, dai discorsi e dal
comportamento dell' equipaggio, che quegli esperimenti non
sono stati casuali e in essi non vi era coinvolto solo il
genitore.
Immagini bellissime fanno da sfondo a pensieri e azioni di
Roy: la responsabilità dei propri atti, la consapevolezza
del rischio che essi comportano, lo stringente senso di
colpa che attanaglia anche lui pur non avendo partecipato
agli esperimenti paterni.
Gli
errori dei padri ricadono sui figli.
Una
musica dal respiro sinfonico accompagna immagini, pensieri e
azioni apportando una buona dose di suggestione ad un bel
film, con solo qualche momento di lentezza che, però, non
guasta, giacché concede allo spettatore i tempi giusti per
riflettere sulle tematiche importanti, proposte nella
vicenda.
Insomma, un film da non perdere se si ama la fantascienza
di un certo livello.
By slm
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|
ALIEN
COVENANT
di
RIDLEY
SCOTT
con:
MICHAEL FASSBENDER, NOOMI RAPACE
|
In questo sequel del prequel, Scott ci porta
dieci anni dopo i fatti narrati in Prometheus. Una nave con
duemila coloni in crio-sonno e uno staff di 15 persone,
accompagnati dall'androide Walter, a causa di un imprevisto
capitano su un pianeta diverso da quello verso cui si
stavano recando.
E' il pianeta dove sono morti tutti i
protagonisti del film precedente, tranne l'androide David,
modello precedente a Walter, entrambi interpretati alla
perfezione da Fassbender. Qui un membro del personale inala
strane spore, e si ritrova incubatore di un alienino
cattivissimo.
La sceneggiatura è davvero banale, questo
gruppo di astronauti compie delle azioni insensate, tra
l'altro il casting non è assolutamente all'altezza, a parte
forse la povera Daniels (e Fassbender, ovviamente).
Non mancano i salti sulla sedia, ma qui l'
horror è palese e splatter, non come nella serie "storica"
in cui è tutto molto più nascosto, più inconscio e velato;
gli effetti speciali sono comunque ottimi.
La parte migliore del film è
l'incontro/scontro tra i due androidi, David che gioca a
fare Dio e Walter, programmato diversamente, più mansueto e
meno complicato del predecessore.
Non si fa accenno purtroppo alle trame in
sospeso del film precedente, come ad esempio gli Ingegneri e
i loro piani: si saprà nel sequel? Il colpo di scena finale
non è male. Il film è vedibile, ma senza aspettarsi troppo.
Dopo 5 anni si poteva fare di meglio.
By
Ale
(se cliccate sul nome, potrete accedere al suo blog
dove si può leggere una recensione più ampia e
personale del film ).
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ANIMALI
FANTASTICI E DOVE TROVARLI
di DAVID YATES;
con: COLIN FARRELL, JON VOIGHT
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In questo prequel/spinoff della saga di Harry Potter, siamo
in America nel 1926, e il magizoologo Newt Scamander sbarca
negli States con una valigia abusivamente piena di animali
fantastici da lui raccolti in lunghi viaggi; incontrerà
l'aspirante pasticcere Kowalsky, simpatico no-mag (così
chiamano i babbani negli Usa ) e di seguito due maghe,
scoprendo che in quel Paese è in corso una grande lottta tra
no-mag e maghi, che si nascondono, e cercano di difendersi
sia dai Neosalemiani che dal perfido mago Grindewalt.Il
primo tempo presenta i personaggi e gli animali magici,
bizzarri, divertenti e pericolosi, ma scorre un po' noioso;
tutta l'azione e i temi più interessanti, come quello della
repressione nei confronti dei bambini diversi, che è
devastante, sta nel secondo tempo. Gli effetti speciali
meravigliano sempre, le creature sono strepitose, i
personaggi carini; si ride e ci si commuove, ci sono ampi
riferimenti alla saga madre, c' è tutto ciò che occorre per
correre al cinema, ma quel quibus che ha reso immortale la
saga di Harry Potter, quel carisma, quel fascino, non c'è, e
non potrebbe essere altrimenti. Sarà una pentalogia, quindi
ci attendono altri quattro capitoli.By
Ale.
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ANIMALI FANTASTICI,
I CRIMINI
D I GRINDElWALD
di:
DAVID YATES;
con: JOHNNY DEPP, JUDE LAW
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Dopo
il caos creato a New York, a Newt Scamander è proibito
uscire nuovamente dai confini di Londra. Nel mentre il
malvagio mago Grindelwald è fuggito di prigione e vuole
guidare una rivolta dei maghi contro i babbani e contro il
Ministero della Magia. L'insegnante di Newt, Albus Silente,
lo convoca perché lo aiuti sia per fermare Grindelwald sia
per cercare il potente mago Credence; partirà così per
Parigi insieme a Tina e la sua valigetta con gli snasi e
altri animaletti fantastici. Di mezzo ci sono anche Leta
Lestrange e il solito ministero della Magia, con Theseus, il
famoso fratello di Newt.
L'avventura risulta contorta, poco chiara, anche se
l'aspetto più dark e la sceneggiatura della Rowling dona al
film quel qualcosa in più rispetto ad Animali fantastici 1,
senza sfociare nel cinecomic esagerato. Di certo le
interpretazioni di Jude Law (Silente) e Johnny Depp (Grindelwald)
sono altri punti a favore del film; il protagonista
Scamander resta un po' in ombra sia come attore, seppur
molto bravo, sia come personaggio, poco coinvolto a livello
personale in trame e sottotrame. Molto piacevoli i ricordi
di Newt, in cui lo vediamo studente a Hogwarts: finalmente
dei bei collegamenti alla saga madre.
Colpi di scena non mancano, e non ci si annoia.
La regia non è un granché: troppi primi piani e scene
"strette", più televisive che cinematografiche, e scene di
lotta collettiva poco chiare. non bene il montaggio. Belli
scenografie, musica e gli effetti speciali.
Un film carino, godibile, che poteva essere fatto senz'altro
meglio.
By
Ale
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ANNA
KARENINA
di:
joe wright;
con:
Keira Knightley, jude low
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Pietroburgo, fine '800. La nobildonna Anna,
moglie del ministro Karenin, è il fiore all'occhiello
dell'alta società. Durante un viaggio a Mosca per salvare il
matrimonio del fratello, incontra il giovane militare
Vronskij: i due si innamoreranno perdutamente e, a
causa del loro amore proibitissimo , lei perderà il marito,
i figli, la rispettabilità, e anche il senno. Questo è
il dodicesimo film tratto dal celebre romanzo di Lev Tolstoj
(oltre a numerose trasposizioni teatrali e televisive), ed è
un piccolo gioiellino: grazie a geniali stratagemmi
narrativo - cinematografici, ovvero una commistione di
teatro/cinema/danza, il film scorre a meraviglia, le
immagini sono suggestive, la fotografia ottima. Jude Law è
eccezionale, la Keira Kinghtley invece ci offre
faccette non molto "russo-nobili-ottocentesche" . Manca un
pò di... Russia fine '800, ovvero la situazione
storico-politica e sociale non è abbastanza approfondita.
Oscar 2013 per i costumi, davvero munifici. Da vedere.
By Ale. |
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ANT - MAN
di Peyton
Reed.
Con Paul
Rudd, Michael
Douglas, Evangeline
Lilly
Scott Lang è un ex ingegnere elettronico che
esce di prigione , ma non trovando lavoro decide di compiere
un furto con la sua banda a casa di un vecchio ricco, Hank
Pym; qui trova una strana tuta, e indossandola si ritrova
alle dimensioni di un insetto: ciò è dovuto alle particelle
Pym, create dal proprietario della casa, che era uno
scienziato dello SHIELD. Lang lo aiuterà a fermare ilDarren
Cross, il capo della vecchia industria di Pym, che vuole
vendere una pericolosa tecnologia ai cattivi. Stavolta il
restyling in chiave moderna dei personaggi Marvel è
pienamente riuscito: la storia è brillante,
divertente,ironica, piena di azione e sentimenti, con ottimi
effetti speciali e ottimi attori.
|
Nel mondo Marvel
fumettistico il personaggio di Ant-Man ha avuto varie
incarnazioni, dal classico Henry Pym a Scott Lang, e subisce
innumerevoli peripezie; nel film si trova una buona sintesi
delle tematiche più caratteristiche del
personaggio,lasciando però per strada i risvolti più
drammatici, e della Marvel in generale, anche se introduce
personaggi inesistenti nei fumetti. Piacerà sia ai fan di
vecchia data che ai nuovi adepti, a grandi e piccoli: da
vedere. By Ale. |
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ANT - MAN
AND THE WASP
by
PEYTON REED
con:
PAUL RUDD, EVANGELINE LILLY,
LAWRENCE FISHBURN
|
Nel secondo film dedicato a
Scott Lang, troviamo l’eroe agli arresti domiciliari come
conseguenze dei fatti narrati in Civil War. Nonostante avesse
promesso di non indossare più i panni di Ant-Man, incontra di
nuovo i Pym, che hanno bisogno del suo aiuto per salvare, in
fretta e furia, Janet Van Dyne dal regno quantico subatomico.
Il film è un susseguirsi di
scene d’azione e battute su battute, risultando più una commedia
per pre-adolescenti che un film di supereroi Marvel, da cui ci
sia settano anche drama e approfondimenti sui personaggi. Ci
sono due villains, uno, Burch, è poco più che una spalla comica
per le gag costruite dagli sceneggiatori, l’altra, Ghost, più
interessante ma sfruttata male, così come il personaggio
interpretato da Fishburne che meritava più spazio. L’atteso
collegamento con il film degli Avengers Infinity War arriva solo
alla fine, e lascia prevedibilmente sconvolti.
A livello tecnico (effetti,
musica, suono, fotografia) è ineccepibile, tutto il resto è
deludente.
Consigliato ai giovanissimi.
By
Ale |
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ARRIVAL
di: DENNIS VILLENEUVE
con: AMY ADAMS, JEREMY RENNER,
FOREST WITHAKER
La linguista Louise Banks viene contattata dall'esercito per
tentare di comunicare con gli alieni , che si sono
presentati in 12 località della Terra con enormi astronavi
di forma ovale , nere e lisce; sarà coadiuvata da un team
tra cui è presente lo scienziato Ian Donnelly. Il primo
contatto con gli ectoopodi è per lei scioccante e
improduttivo, ma con grande fatica riesce a stabilire un
contatto e a decifrare la loro "logografia", scrittura
circolare. Nel mentre assistiamo a flashback della donna con
sua figlia. Inoltre, le varie potenze terrestri comunicano a
loro volta con gli alieni, ma mal interpretano il loro
messaggio, tipo la China che prepara l'attacco. Invece il
messaggio è molto diverso e per un certo verso sconvolgerà
per sempre la vita di chi ha appreso il loro linguaggio,
circolare anche concettualmente...
|
Anche i flashback non sono ciò che sembrano. Finalmente un
film un po' diverso dagli altri, di certo lontano dagli action-movies dove anche
gli alieni parlano inglese oppure si prendono direttamente a
mazzate o si capiscono in tre minuti; più simile a film
filosofici come Interstellar. Ottima l'attrice, protagonista
assoluta; il personaggio del protagonista maschile invece è
utile solo alla fine del film. Ottima la fotografia fredda e
nebbiosa, bene montaggio e colona sonora. Non c'era bisogno
di grandi effetti speciali in questo film, ma quelli che ci
sono, sono ok. Un film assolutamente imperdibile, anche per
chi non ama la fantascienza, per i molti temi che tocca il
film (basta saperli cogliere).
By
Ale. |
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ASSASSINIO A VENEZIA
di
KENNETH BRANAGH
con:
KENNETH BRANAGH,
MICHELLE YEOU, KELLY REILLY |
|
Il terzo film di K. Branagh, tratto
dalle storie di Agatha Christie, si basa sul
racconto Halloween party, già trasposto
per la serie tv su Poirot con un episodio dal titolo
La strage degli innocenti, ma questa versione
viene ambientata a Venezia, ed è stata molto
modificata, probabilmente prendendo altri spunti dai
racconti della Christie sulle sedute spiritiche.
Siamo nel 1947; un Poirot disilluso e
amareggiato si è ritirato a vita privata a Venezia, ma
l'intervento della sua amica scrittrice Arianne riesce a
smuoverlo: devono partecipare a un party di Halloween
nella dimora di una cantante lirica, con a seguire
seduta spiritica per contattare lo spirito della figlia
tragicamente scomparsa.
Ovviamente Poirot non ci crede e diffida
da subito della medium e dei suoi aiutanti, ma poi
iniziano a succedere avvenimenti apparentemente
inspiegabili.
Ciò che differenzia questo racconto dai
precedenti è certamente la vena horror, a cui è
aggiunta l'ambientazione, scelta un po' a caso giacché
potrebbe essere ambientata in qualunque cottage inglese;
probabilmente il regista ha optato per una location
esotica. Le riprese di una Venezia post-bellica ci sono
e sono ben realizzate, ma la storia si svolge
soprattutto all''interno della cupa dimora della
cantante.
Quello che e' poco credibile e' una
festa di Halloween in Italia nel 1947, anche se spiegata
con la massiccia presenza americana in quel periodo, e il
fatto che i personaggi siano tutti non italiani tranne
un poliziotto dall'improbabile nome di Vitale
Portfoglio, interpretato da uno Scamarcio non a suo agio
col doppiarsi.
A parte questi dettagli che fanno
leggermente storcere il naso, il film è godibilissimo,
prende, e la spiegazione finale, con vari colpi di scena
degni della migliore Christie, dà soddisfazione.
Consigliato da
Ale |
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ASSASSINIO
SULL' ORIENT EXPRESS
di:
KENNETH BRANAGH
con:
KENNETH BRANAGH, PENELOPE CRUZ, JUDY DENCH, WILHEM DAFOE,
JOHNNY DEPP
Produzione: RIDLEY SCOTT |
|
In questa nuova versione dl
celeberrimo romanzo della Christie, Kenneth
Branagh propone un Poirot diverso da quello
entrato nell'immaginario collettivo: il famoso ispettore qui
è brizzolato e aitante, ossessivo - compulsivo e con baffoni
esagerati. L'ex policeman belga si imbarca sull'Orient
Express in prima classe con un manipolo di passeggeri. Viene
avvicinato da uno di loro, un mercante d'arte che gli chiede
protezione, ma lui non accetta. L'uomo viene ucciso, e
l'ispettore viene coinvolto nell'indagine mentre il treno è
fermo a causa di un ammasso di neve.
Ottime le capacità registiche
di Branagh: girare scene all'interno di un treno senza
provocare claustrofobia non è affatto facile. meno felici le
scene all'esterno del treno, dove dovrebbe esserci una
temperatura polare ma stanno tutti con la giacca e senza
cappello e sciarpe, e senza fumi dalla bocca.
Il cast è stellare, anche se
non può raggiungere quello del film del 1974 di Sidney
Lumet; nei film corali i personaggi emergono difficilmente,
o almeno alcuni più di altri, non c'è niente da fare. Qui se
la cavano tutti egregiamente.
Ottima colonna sonora, bene
il montaggio; anche la fotografia ottima, specie nelle scene
iniziali; ottima anche la colonna sonora.
Rispetto alla storia
originale, viene posto l'accento sulla questione razziale e
sul dilemma etico morale dell'ispettore, e sono state
aggiunte un paio di scene d'azione per movimentare un po' la
situazione altrimenti troppo statica e per modernizzare la
storia , pubblicata nel 1935. Aspettiamoci un sequel:
Assassinio sul Nilo, come viene suggerito nel finalissimo (e
come già annunciato dalla produzione.
Consigliato a chi non conosce
la storia e non sa chi è l'assassino: vedere un giallo di ci
si conosce il finale non è coinvolgente.
By
Ale
|
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ASSASSINIO
SUL NILO
di:
KENNETH BRANAGH
con:
KENNETH
BRANAGH, JODIE COMER, GAL GADOT |
|
Il nuovo film di Kenneth Branagh tratto dal romanzo di
Agatha Christie, dopo il successo di Assassinio sull'Orient
Express, esce, a distanza di 2 anni, solo ora, causa Covid -19.
Poirot, invitato a una crociera sul Nilo, si trova a
indagare sull'omicidio di una donna ricchissima, appena
sposatasi a uno squattrinato tipo, sottratto alla sua
migliore amica.
Non è facile per le cellule grigie di Poirot dipanare la
matassa, tra tutta una serie di personaggi che nascondono
qualcosa e avvenimenti che sembrano casuali e forse non lo
sono.
Il libro Poirot sul Nilo è molto famoso, uno dei migliori
della Christie, e ne sono stati tratti già 2 film, uno nel
1978 con Peter Ustinov nei panni dell'investigatore
belga, e uno per la tv, della serie su Poirot con David
Suchet, del 2004.
Cosa introduce di nuovo Branagh? Un interessante inizio, in
cui inserisce delle scene dal passato di Poirot, quando era
in guerra nel 1914, da cui si possono capire alcune cose sul
personaggio, che è sempre stato un po' algido e quasi
macchiettistico, cerca quindi di renderlo più umano. Opera
poi qualche piccolo cambiamento, senza incidere sulla trama.
Per il resto, tecnicamente è tutto come deve essere, molto
molto classico, ottima fotografia, bravi gli attori, un film
di Branagh insomma, a parte la seconda scena del film,
quella della festa in cui vengono presentati i personaggi,
un po' troppo sopra le righe, ma ce se ne dimentica presto
durante la visione del film.
Molto piacevole, consigliato.
By
Ale |
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|
AVATAR, LA VIA DELL'ACQUA
di
JAMES CAMERON
con:
SAM
WORTHINGTON, KATE WINSLET,
ZOE SALDANA, SIGOURNEY WEAVER |
In questo sequel arrivato
dopo 13 anni dal primo Avatar, i Sully si sono moltiplicati,
e hanno pure un figlio adottivo umano. La pace pero' durerà
poco: i terrestri stanno tornando, sempre intenzionati a
devastare Pandora dalle sue risorse naturali. Jack, sapendo
di essere bersaglio degli umani, decide di scappare, con la
riluttante famiglia, in un villaggio sul mare, in cui
vengono accettati a malapena e faticano a integrarsi.
Al classico tema
ambientalista, si uniscono quindi i temi dell'accettazione
dell'estraneo, del diverso, e quello del bullismo, in quanto
i giovani litigano assai tra di loro.
Una delle parole piu' usate
nel film è "famiglia", caratterizzandolo come una storia
sostanzialmente per famiglie e per adolescenti.
Quel che emoziona di più
sono le magnifiche ambientazioni, come nel primo film
d'altronde, che valgono il prezzo del biglietto, mentre la
trama è semplice, scontata e priva di colpi di scena. Non
mancano combattimenti, inseguimenti subacquei e volanti in
groppa a straordinarie creature marine.
Tre ore e dieci sono tante;
se desiderate rilassarvi con bellissime immagini, il film è
quel che fa per voi, se invece cercate una trama
interessante, cercate altro.
By
Ale
*************
Recensione di slm:
D'accordo con Ale in merito a:
1) lunghezza del film. Eccessiva! Cameron si è
soffermato, forse, un po' troppo sui dettagli della vita
quotidiana dei Sully:
2) bellissime immagini. Assolutamente !
3) trama semplice.
Cameron non è Christopher Nolan, pertanto non
è interessato a tessere trame cervellotiche nei suoi film
per renderli attraenti al pubblico. Punta più
decisamente all' elemento spettacolare della vicenda,
avendo,
come scopo principale del suo lavoro, quello
di intrattenere le platee e non di far venire loro il mal di
testa per la difficoltà di capire cosa succede nella
pellicola. Tuttavia, malgrado ciò, i film di Cameron non
risultano banali. E questa 2a puntata di Avatar non fa
eccezione.
In mezzo al bailamme rutilante delle immagini si scorgono
qua e là buoni spunti di riflessione su tematiche
importanti, che scavalcano quelle scontate sociali e
ambientali, predominanti in molte storie narrate dal
regista, specie in questi ultimi due film. Fra le
righe sono percepibili i disagi morali dei giovani, il
sentirsi, a volte, estraniati dal mondo circostante,
soprattutto se si è diversi dagli altri (vedi il
personaggio di Kiri).
Un appunto: molti spettatori hanno arricciato il naso
nell'ascoltare i dialoghi dei ragazzi, attualissimi, con
espressioni tipiche, usate in questi ultimi tempi (bro &
Co). e quel tanto di turpiloquio che porta a pensare
all'utilizzo di un linguaggio letteralmente universale. Io
li ho trovati divertenti. Sono una spolverata di ironia e
simpatica presa in giro della gioventù di oggi che, in un
film così lungo e inebriante, non ci sta affatto male. E
non credo che Cameron li abbia inseriti per caso.
E infine, un consiglio: prima di andare a vedere questa
2a puntata, meglio vedere, o rivedere, la 1a; in questo 2^
episodio, il regista ha infilato molti riferimenti al
precedente senza fornire troppe spiegazioni.
|
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| tv
| intro
|
BLACK
PANTHER
di:
RYAN COOGLER
con: CHADWICK BOSEMAN, MARTIN FREEMAN |
Nel nuovo episodio del Marvel Cinematic Universe facciamo la
conoscenza di Pantera Nera, alias il re del Wakanda T'Challa,
i cui poteri sono dati da una magica erba che cresce solo
nel suo paese, dalla protezione della Dea pantera Bast e
dalla tuta tecnologica creata col vibranio, metallo che
cresce solo nello stato africano di cui è re.
Il personaggio è stato creato nel 1966 ed è il primo
supereroe africano; nel film è stato mantenuto lo spirito
originario del fumetto, anzi è stato modernizzato e rivisto
in chiave attuale: non solo quindi un messaggio
antirazziale, ma anche socio-economico e politico (costruire
ponti tra i popoli, non muri).
Il re-eroe deve vedersela col cugino che vuole spodestarlo
dal trono, ma ci sono vecchi e gravi rancori familiari alle
spalle, e col villlain Klaw, che ha poteri sonici.
Gli autori sono riusciti a creare ottime ambientazioni
afro-tecnologiche; il mix di cui si compone appunto l'idea
alla base del personaggio e dell'ambientazione, anche se c'è
troppo sfoggio di CG non proprio venuta benissimo in tutte
le scene: alla Marvel sono al risparmio?
Il cast è all'altezza per quel che riguarda i comprimari (ci
sono Angela Bassett, Forest Whitaker, Andy Serkis, Lupita
Nyong'o, Martin Freeman), è il protagonista Chadwick Boseman
a essere poco carismatico.
Bene il montaggio, ma il film risulta troppo lungo
considerando che la parte della "presentazione" dell'eroe è
solo accennata all'inizio, si poteva tagliare e il ritmo
sarebbe stato migliore. Bene la fotografia e bella la
colonna sonora.
Rispetto al fumetto ci sono un po' di differenze, ma i
personaggi sono quelli e lo spirito anche.
Doppio finale dopo i titoli; nel secondo si introduce un
altro tassello che porta al mega-crossover Infinity War dove
rivedremo Black Panther.
Non il miglior film Marvel, ma vedibile.
By
Ale
|
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|
BLADE RUNNER 2049
di :DENIS
VILLENEUVE
con:
HARRISON FORD,
RYAN GOSLING, ROBIN WRIGHT. |
Trent'anni dopo i fatti narrati nel cult
blade runner,
alcuni replicanti vecchio modello sono ancora in giro, e
l'agente Kappa è incaricato di eliminarli. Nel corso di una
indagine si scopre una cosa incredibile e potenzialmente
pericolosissima, e Kappa, coadiuvato da Joi , la sua
assistente domestica - ologramma di cui è innamorato,
inizierà una nuova indagine che coinvolgerà anche se stesso.
Il
film è innanzitutto un sincero omaggio al predecessore, cult
indiscusso della fantascienza: stesse atmosfere, stessa L.A.
piovosa e cupa, look simili e soprattutto il tema
principale: cosa è umano e cosa non lo è? Oltre a ciò, il
regista Villeneuve riesce a inventare un ottimo seguito: la
trama c'è, e si snoda uno step dietro l'altro coinvolgendo
lo spettatore e conducendolo nei meandri dell'ingegneria
genetica e della psiche umana e non umana gli mostra "cose
che voi umani non potreste immaginare".
Il
film è lungo, i tempi sono dilatati per dare tempo allo
spettatore di immergersi nelle situazioni; è anche tutto ben
spiegato, gli unici dubbi che restano riguardano se sia vero
o no quel che è stato detto: il finale in parte aperto fa
pensare a un sequel. I colpi di scena e l'azione non
mancano; il top del film è senz'altro la fotografia. Anche
trucco e costumi sono di alto livello.
Finalmente un sequel azzeccato, da non perdere.
By
Ale
Slm
- pensiero:
i due elementi decisamente positivi del film sono la
fotografia, da urlo, e il finale che, in altre mani meno
esperte e più ingenue, avrebbe potuto essere pateticamente
mieloso. E invece no. Il regista ha saputo fermarsi nel
momento giusto, regalandoci un finale emozionante proprio
perché non ha aggiunto nulla all' attimo top, lasciando lo
spettatore ad immaginarsi il prosieguo.
Per il resto, sul film ci sarebbe da scrivere non una
recensione, bensì un trattato.
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cinema
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BOHEMIAN
RAPSODY
di: BRIAN SINGER;
con: RAMI MALEK
vincitore di
OSCAR
come miglior attore protagonista |
Il biopic su Freddie Mercury inizia col mitico concerto per
il live Aid: Freddie è di spalle e sta per entrare sul
palco.
Da qui inizia la storia della sua vita, dagli inizi fino al
successo, passando per la sua solitudine e per i suoi amori,
tra cui quello speciale per Mary, la moglie. In tutto ciò,
c'è ampio spazio per le canzoni più importanti, belle e
famose. C'è tutto quello che ci deve essere in questo film :
è avvincente, divertente e commovente, ma senza sfociare nel
patetico, soprattutto quando il cantante si ammala di Aids.
Non viene narrato proprio tutto, ad esempio non c'è la sua
infanzia tra India e Zanzibar e non c'è la sua importante
relazione con Rudolf Nureyev, ma altrimenti sarebbe venuto
un film di sei ore.
Ottimi i costumi e le scenografie, eccezionali le
ricostruzioni di video e dei concerti, eccellente
l'interpretazione del somigliantissimo attore protagonista,
Rami Malek, da Oscar; l'unica cosa un po' esagerata è
il trucco, i dentoni applicati all'attore sono eccessivi...
Per il resto azzeccato tutto il cast, anche gli altri membri
dei Queen sono somiglianti.
E' un film che sa emozionare, da non perdere sia per i fans
che per chi vorrebbe saperne di più sui mitici Freddie
Mercury e i Queen
By
Ale |
cinema
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CAPITAN
AMERICA; CIVIL WAR
di: ANTHONY E JOE RUSSO
Con:
CHRIS
EVANS, ROBERT DOWNEY JR,
SCARLETT JOHANSSON
|
|
A causa degli incidenti
provocati dagli scontri tra Avengers e supercriminali, il
Governo degli Stati Uniti ritiene sia necessario registrare
il gruppo dei Vendicatori, rendendolo forza governativa;
Tony Stark/Iron Man è d'accordo, Capitan America invece no,
in quanto la registrazione renderebbe impossibile la mission
del gruppo. Nel mentre, torna Barnes, Il Soldato d'Inverno,
ancora una volta manipolato da oscure organizzazioni e
ambigui individui che si muovono nell'ombra. Il tutto
deflagra in un epico scontro tra supereroi. Classico film
d'azione supereroistica, che rispetta i temi legati al
personaggio di Capitan America (ovvero manipolazione dei
Governi nei confronti dei loro soldati, e non solo, nonché
ambiguità all'interno dei servizi segreti) e ricco di scene
d'azione; il tutto però ormai sarebbe già visto e rivisto,
sennonché l'arrivo di una nuova versione di Spiderman, con
un Peter Parker giovanissimo, ravviva il tutto, dando nuova
linfa vitale al film infatti,
per motivi contrattuali (i diritti sono stati frammentati
tra due case di produzione, Sony e Disney), i personaggi
dell'Universo Marvel sono stati divisi, limitando così la
possibilità di ricreare sul grande schermo quell'universo
omogeneo e variegato che è sempre stato il fiore
all'occhiello della Casa delle Idee; così, Spiderman ha
avuto avventure sue, e anche il mondo dei Mutanti (gli
X-Men) è sempre stato diviso dagli altri supereroi.
|
Questo è un primo passo per
la riunificazione sotto un'unica egida di tutti i supereroi,
o almeno si spera.
Nella versione a fumetti della saga Civil War, il tema della
registrazione dei supereroi è il tema centrale, come nel
film, solo che la vicenda era più lunga e articolata,
coinvolgendo in modo determinante gli X-Men, che per i
motivi menzionati sopra , nel film non appaiono.
L'adattamento è comunque ben riuscito. Film da vedere per
gli appassionati del genere. Apparizione del mitico Stan Lee
presente, così come il classico finalissimo dopo i titoli di
coda.
By
Ale
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CAPTAIN MARVEL
di: ANNA BODEN
con: SAMUEL. L. JACKSON,
JUDE LAW |
Carol
Denvers
vive sul pianeta Kree, ha poteri che
non destreggia alla perfezione e vuoti di memoria. Dopo
una missione contro i nemici Skrull finisce sul pianeta
Terra, nel 1995, dove incontra due vecchie conoscenze
della Marvel e inizia a ricordare il suo passato e la
sua vera identità.
In un susseguirsi di azione e colpi di
scena, la storia risulta compatta e sa donare emozioni e
messaggi positivi: azzeccata la scelta di portare sul
grande schermo Capitan Marvel /Carol Danvers come prima
supereroina Marvel ad avere un film tutto suo.
Ottimo cast, ottimi effetti speciali
anche di ringiovanimento, bene il montaggio, costumi
supereroistici ok ma per il resto da rivedere,
sceneggiatura in un paio di punti confusionaria, battute
non riuscite benissimo e diversi deus ex machina anche
divertenti, la storia colpisce soprattutto per il
messaggio positivo sull'essere umano.
Rispetto ai fumetti , riprende molti
spunti sull'origine del personaggio e altri personaggi
chiave dell'universo Marvel; soprattutto il film fa da
sponda tra i due Avengers, quello Infinity e quello
Endgame che deve ancora uscire, fornendo la chiave di
volta per uscire dalla situazione creata da Thanos.
Un film per tutti, da vedere.
By
Ale
|
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captive state
di: RUPERT WYATT
con:
JOHN GOODMAN, VERA FARMIGA |
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La Terra è stata invasa dagli alieni, e i governi si
sono arresi senza nemmeno lottare, tutti d'accordo. A
Chicago, 9 anni dopo, Gabe vive di espedienti e cerca di
racimolare soldi per fuggire, senza sapere cosa ci sia.
Da piccolo lui e il fratello avevano assistito
all'uccisione dei genitori da parte degli alieni, e il
fratello, defunto, ha fatto pare della resistenza, data
per debellata. Scopre però che così non è; anche il capo
della polizia Mulligan cerca di debellare la neo-nata
resistenza, poiché i vertici al governo collaborano con
gli alieni e mentono alla popolazione su ciò che stanno
facendo questi esseri, che vivono nel sottosuolo. Ma non
tutto è come sembra.
Un buon film, la cui evidente metafora è quella del
controllo sociale da parte di forze predominanti, dalle
atmosfere cyberpunk anni 70-80; le azioni e i personaggi
vengono scoperti e seguiti in sequenze concatenate una
dietro l'altra, c'è ottimo ritmo, trovate curiose; non
viene spiegato tutto, lasciando finalmente allo
spettatore il compito di capire lo svolgimento di fatti.
Ottima la fotografia cupa, la colonna sonora e il cast.
Per gli spettatori più smaliziati i colpi di scena sono
abbastanza prevedibili, tutti gli altri avranno un paio
di sorprese. Un film tutto sommato godibilissimo.
By
Ale |
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cenerentola
di KENNETH BRANAGH;
con:
LILY JAMES, CATE BLANCHETT |
Questa versione di Kenneth
Branagh di Cenerentola è molto simile alla versione Disney,
ma aggiunge qualcosa qua e là, soprattutto una scena molto
importante: Cenerentola conosce quello che si rivelerà
essere il Principe Azzurro già prima del ballo, in un bosco
mentre sono a cavallo, ed inizia l'amore a prima vista.
Lei
non sa che lui è il Principe, quindi quando si vuole recare
a corte per il ballo pensa di incontrare un apprendista
(questo le aveva detto di essere) e non un Principe; e
inoltre al contrario del cartone Disney, Ella (questo è il
nome di Cenerentola) non è una giovane che desidera
incontrare un principe generico, qui vuole il giovane che ha
scelto.
C'è anche un rapporto padre/figlio, immancabile in
un film di Branagh (v. Amleto e Thor). Ci sono anche i
topolini, gli uccellini, la zucca /carrozza, e le
trasformazioni sono perfette e molto dettagliate; la fata
madrina è un'ottima
Helena Bonham Carter,
che finalmente non
interpreta una strega. Molto buona anche
l'interpretazione della matrigna di
Cate Blanchett.
Costumi
straordinari, compresa la celeberrima scarpetta di
cristallo, e perfetta la scenografia, come anche la
fotografia dai colori fiabeschi, specie nelle scene esterne.
Sorpresa musicale durante i titoli di coda... un vero lieto
fine da lacrimuccia ! Consigliatissimo ai bambini di tutte
le età! By Ale |
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C'ERA UNA
VOLTA A HOLLYWOOD
di QUENTIN TARANTINO;
con:
LEONARDO DI CAPRIO, BRAD PITT, AL PACINO |
Il Tarantino
di questo film è solo apparentemente
diverso dal solito, più malinconico ed intimista nel
proporci una storia del passato, un filino nostalgica e
amara. Ma, ripeto: solo apparentemente.
In
ogni caso, veniamo ai fatti che si raccontano in poche
righe.
Rick Dalton (un Di Caprio sempre un po' di
proposito sopra le righe) è un attore di telefilm
western, ora in declino, che cerca di risalire la china non
soltanto per riconquistare la perduta notorietà. Gli fa
compagnia Cliff (Pitt), la sua inseparabile
controfigura, anche lui a corto di ingaggi, dunque
sopravvivente a stento. I due si muovono in una Hollywood
corrotta fino al midollo, in cui, per poter ottenere una parte ci si
può trovare a scendere a compromessi poco onorevoli.
Le vicende dei
personaggi si srotolano sullo sfondo di quello che è sempre
stato considerato uno dei crimini più selvaggi ed efferati
del secolo scorso, ovvero: la strage di Bel Air
(elegante sobborgo di Hollywood, ove vivono molte stars),
nella quale
morì la bella moglie di Roman Polanski, Sharon Tate
(sorprendente la scelta dell' attrice, sua interprete,
somigliantissima alla vera Sharon!)
in modo orrendo, uccisa,
insieme agli ospiti, da una banda di satanisti (famosi
Charles Manson & Co.).
E
proprio qui Tarantino gioca il suo asso, mandando avanti in
parallelo le vicissitudini di Rick e Cliff con quelle di
Sharon, spalmando la storia con una base di sottile suspence
che prepara lo spettatore all'evento clou, stravolgendo
tuttavia quest' ultimo in un finale grottesco, sarcastico,
del tutto inatteso e spiazzante.
Altrimenti non sarebbe stato Tarantino.
Altrimenti
C'ERA UNA VOLTA AD HOLLYWOOD
sarebbe stato sì un bel film, ma niente di straordinario.
Solo
uno dei tanti film da includere nella lista di pellicole revival
su anni che non torneranno più.
Maniacale la ricostruzione del periodo, con costumi,
automobili, locali e sbronze colossali d'epoca.
Niente
da eccepire sul piano recitativo.
Da
non perdere. By slm
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Cloud Atlas
di Tom Tyqwer
- Wachowski Bros;
con:
Tom Hanks, Halle
Berry, Hugo Weaving
Tutto è connesso : questo è l'assunto alla base dell'ultima
, strabiliante opera dei fratelli Wachowsky e Tom Tywker.
Ogni nostra azione avrà una conseguenza, nel passato,
presente e futuro; così si dipanano le trame di 6 storie
ambientate in altrettante epoche, dall'800 a un futuro
post-apocalittico. |
Le vicende
non vengono esposte in modo cronologico, ma rimescolate fra
loro con un montaggio (ottimo) sempre più incalzante e pieno
di ritmo; ognuna di loro corrisponde a un genere
cinematografico, così abbiamo l'avventura, il dramma, la
commedia , il poliziesco anni '70 (girato proprio in stile
anni '70!), e due storie di fantascienza. il collegamento
tra le vicende, peraltro interpretate dagli stessi attori
(ottimi) che cambiano personaggi, ruoli e anche fisionomia
(certi sono irriconoscibili: vedere i titoli di coda per
rendersene conto!), non si limita a un semplice causa-effetto o al
riproporsi di tatuaggi e collanine; il sottotesto è che la
razza umana, pur preda di ambizione , tentazioni , avidità
,è e sarà sempre spinta dall'aspirazione a migliorarsi,
creare, amare, conoscere l'inconoscibile, sopravvivere
sempre e comunque. Un film bellissimo, che scorre nonostante
la durata-fiume (due ore e 45!) e ammalia in tutte le sue
parti: ci si appassiona, si ride, ci si commuove, ci si
inorridisce... Non è comunque consigliato a tutti, perché
non è un film facile. Chi si sente, corra
a vederlo! By Ale. |
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COMANDANTE
di:
EDOARDO DEANGELIS
con:
PIERFRANCESCO FAVINO,
SILVIA D'AMICO, PAOLO BONACELLI |
|
2a
Guerra Mondiale, ottobre 1940. Il sommergibile italiano
Cappellini, della Regia Marina Italiana,
guidato dal capitano Salvatore Todaro (Favino),
solca, silenzioso, le profondità' del mare, in
ricognizione.
In
pieno Atlantico settentrionale, incrocia il mercantile
belga Kabalo, requisito dalla Marina
Britannica e trasformato in nave da guerra,
Todaro dà ordine di emergere e inseguire la nave
inglese. Questa fà fuoco, ma Todaro risponde e affonda
il veicolo. L'equipaggio si salva, tuttavia è alla mercé del mare. Il capitano italiano decide di andare
in soccorso agli uomini, prima ospitandoli su una
scialuppa trainata dal sommergibile poi, essendo stata
questa affondata da un siluro, direttamente a bordo del
sommergibile pur sapendo a quali conseguenze andrebbe
incontro compiendo un tale atto di altruismo in tempi
bellici.
Buon film di sicuro impatto emotivo in virtù di
un'ottima performance degli attori, in testa il bravo
Pierfrancesco Favino, ormai assurto a star del
nostro Paese, egregiamente sostenuto dagli altri
interpreti, COMANDANTE è ben ricostruito
nell'ambientazione in cui è privilegiata la visione
della guerra dall' interno cupo e claustrofobico ancorché
protettivo del sottomarino, attraverso gli sguardi e i
dialoghi fra gli uomini dell' equipaggio.
In
alcuni momenti, soprattutto all' inizio, il film rasenta
pericolosamente il filo della retorica nel presentare
gli occupanti del natante provenienti da tutte le
regioni italiane, con i vari dialetti e le schermaglie
fra di loro, ma nel seguito il regista si riscatta
mostrando il lato umano delle persone di fronte a
situazioni che impongono scelte difficili in frangenti
altrettanto ardui.
Da
non perdere.
by
slm
|
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DARK SHADOW
di:
TIM BURTON
con: con:
Johnny Depp,
Chloe Moretz, Helena
Bonham Carter, Eva Green, Michelle Pfeiffer.
Barnabas Collins è un
vampiro che si risveglia nel 1972, dopo essere stato
sepolto per 200 anni a causa della strega Angelique,
colei che lo trasformò in vampiro. Si ripresenta dai
suoi discendenti, una famiglia bislacca e decadente, e
cerca di sollevare le sorti della loro azienda di
famiglia.
|
Trama labile, insensata, attori sotto
tono, le uniche battute simpatiche sono quelle presenti
nel trailer, il resto è noia totale. Un’idea carina non
basta per intessere una storia interessante, anche se la
si farcisce con belle scenografie,musica e costumi. Per
Tim Burton un flop totale. Da evitare.
By Ale.
Visto in tv. Dissento in buona parte dal parere di Ale. Non
sarà forse il miglior film di Burton ma, di sicuro, con
questa pellicola mi pare che il regista sia tornato alle
atmosfere di BEETLEJUICE, compreso il suo solito
umorismo sarcastico, grottesco, a tratti demenziale. Depp sempre
super!! "Liked",. by slm. |
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DOCTOR STRANGE
di: SCOTT DERRICKSON
con:
BENEDICT CUMBERBATCH,
TILDA SWINTON
|
Stephen Strange è un luminare
della neurochirurgia, egocentrico e ambizioso. Una sera ha
un tragico incidente alla guida dalla sua auto di lusso, in
seguito al quale perderà l'uso delle mani. Disperato, cerca
risposte in Nepal, ove troverà l'Antico e i suoi adepti.
Qui, dopo le prime resistenze razionali, inizierà il suo
percorso iniziatico che lo porterà ad apprendere di
multiversi, nemici arcani e poteri mistici.
Uno
dei migliori film Marvel, equilibrato in tutte le sue parti,
con effetti speciali psichedelici che ricordano un po'
Inception un po' Escher, evitando il kitch, attori
pienamente nel ruolo, perfetti montaggio, colonna sonora,
costumi, fotografia.
Uniche pecche, comune a tutti i
film Marvel: qualche differenza rispetto al fumetto
(l'Arcano qui è una donna, lì un uomo; il nemico Kaecilius
mai sentito nominare) e mancanza di amalgama con gli altri
supereroi non della famiglia Avengers , causata dalla
frammentazione dei diritti. Film imperdibile.
By
Ale.
|
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Dr.
STRANGE
NEL
MULTIVERSO DELLA FOLLIA
di:
SCOTT DERRIKSON, SAM RAIMI
con: BENEDICT CUMBERBATCH,
ELIZABETH OLSEN. |
|
Il
nuovo film della fase 4 del Marvel Cinematic Universe si
distingue dagli altri film per essere in diretta continuità
con la serie tv Wandavision, di cui è praticamente il
seguito, come abbiamo gia' visto nella scena post-credit di
Spiderman No way home. Inutile quindi vedere
il film se non si è vista la serie, in onda su Netflix.
Come
anticipato proprio da Spiderman No Way Home,
viene introdotto il concetto di Multiverso,
ovvero universi paralleli di vario tipo, alcuni molto simili,
altri molto diversi. La co-protagonista è la giovane
America Chavez, adolescente che ha il dono di saltare
tra gli universi e quindi è bramata dal villain del film,
il dottor Strange tenterà di aiutarla e finirà in
un' avventura davvero folle.
L' impronta alla regia di Sam Raimi si vede: il film è il
più horror di tutti i film Marvel, inoltre ha inquadrature
particolari, bella musica del musicista preferito dal
regista, insomma si vede l' impronta autoriale.
Il
film è riuscito sotto tutti i punti di vista: i personaggi
sono ben delineati, gli attori nel personaggio, lato tecnico
ok, mai noioso e non lungo come abituati ultimamente, poco
piu' di 2 ore.
L'introduzione del multiverso sarà utile per far tornare
personaggi Marvel morti o… dispersi in vecchie trilogie
senza continuità, già ne abbiamo un assaggio qui; questo
film quindi è uno snodo fondamentale per chi vuole
proseguire con la grande avventura Marvel.
Scene
post credit: la prima da vedere, la seconda fa ridere, ma
anche no.
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DUNE
di:
DENIS
VILLENEUVE
con:
TIMOTHÉE CHALAMET, ZENDAYA, JAVIER BARDEM ...
|
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Un ottimo
adattamento cinematografico del
romanzo omonimo di Frank
Herbert, che molto deve al film storico del 1984 diretto
da David Lynch,
rinnovandolo e rinfrescandolo non solo in chiave tecnica ma
anche stilistica, con meno spiegazioni e più show don't tell.
La trama è la
medesima: sul pianeta Arrakis vi è una particolare
spezia indispensabile per i viaggi interstellari e non solo;
l'Imperatore, per i suoi misteriosi piani, destituisce la
casata che si occupava dell'estrazione e del commercio della
spezia, gli Harkonnen, e offre la gestione alla casa
Atreides del Duca Leto, con la moglie Jessica,
sacerdotessa delle ambigue Bene Gesserit, e figlio
Paul, che ha sogni e visioni. Questo dà il via a una serie
di avvenimenti, tra tradimenti, colpi di scena, piani e
profezie messianiche.
La
trasposizione, quindi, è davvero ben riuscita, i riferimenti
al vecchio film sono molteplici: alcune scene sono le
stesse, anche alcune battute, costumi e scenografie (seppur
con le moderne tecniche), ma il rinnovamento è assai
evidente grazie al lavoro del regista Villeneuve.
Ottima anche
la scelta del cast, specie del protagonista Paul, personaggio
qui più al centro della storia rispetto alla versione del
1984, che attirerà pubblico giovane. Vi è da registrare il
cambio di sesso di un personaggio maschile, qui e' una
femmina, in un’ottica di maggior spazio alle donne: anche il
personaggio di Jessica qui ha grande spazio.
Il film è una
parte Ia, anche di lunga durata (2 h e mezza), quindi vi e'
ampio spazio per personaggi e sequenze, però nel secondo
tempo rallenta un po'.
Da
vedere, in attesa della parte seconda, confermata.By
Ale |
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FREAKS OUT
di:
GABRIELE MAINETTI
con: GIORGIO
TIRABASSI, CLAUDIO SANTAMARIA,
PIETRO CASTELLITTO,
AURORA GIOVINAZZO
|
|
Una spolverata
di Fellini, un pizzico di Tim Burton, granelli
di MIss Peregrin e i suoi ragazzi speciali,
effetti alla Spielberg, ed ecco confezionato ad arte un film
tutto italiano, ma non provinciale; recitato quasi tutto in
romanesco, tuttavia di ampio respiro narrativo, che può
tranquillamente competere con il cinema estero,
conservando, però, l'intera sua italianità nell'
accezione migliore del significato.
Roma,
periferia, 1943, in piena 2a Guerra Mondiale, all' interno di
una tipica, povera tenso-struttura circense di borgata, quattro esseri
umani fuori dal comune cercano di strappare sorrisi e
distribuire sogni ad un pubblico impaurito, esibendosi
ognuno nella propria specialità di spettacolo: Matilde
(Aurora Giovinazzo) accende lampadine, Cencio (Pietro
Castellitto) comunica con gli insetti e li ammaestra,
Mario (Giancarlo Martini) fa il clown ed è una
calamita umana, Fulvio (Claudio Santamaria), ricoperto
interamente, di natura, da un folto pelame, a metà strada
fra un lupo mannaro e Chewbecca di Star Wars, è chiuso in
una gabbia e fa il mostro vivente. Ad amministrare lo show
ed il gruppo ci pensa Israel (Giorgio Tirabassi),
istitutore del circo, manager, nonché guida spirituale dei
quattro disperati.
Un furioso
bombardamento aereo mette fine ai sogni e al divertimento,
distruggendo il circo, uccidendo persone e lasciando i
cinque senza lavoro, senza soldi e, forse, senza un avvenire,
nel baratro nero del Nazismo imperante.
A pronunciare
la parola "amen" su tutto ci pensa un rastrellamento tedesco
in cui Israel viene risucchiato, scomparendo dalla vista e
dalla vita dello scassato gruppo.
Da quel
momento, privi del loro guru, sentendosi senza di lui solo
patetici fenomeni da baraccone, i componenti del quartetto
sembrano prendere strade diverse, vivendo svariate
peripezie.
Fulvio,
concreto e disilluso, convinto che Israel li abbia fregati, propone a Cencio e a Mario di farsi
scritturare in un
grande e ricco circo tedesco in cui le loro abilità
potrebbero tornare utili, scoprendo sul posto di non essere i soli
soggetti anomali. Nel circo, infatti, operano Franz (Franz
Rogowski), un bravissimo pianista, con sei dita in una
mano e la capacità di vedere il futuro, una
donna-scimmia ed altre attrazioni non meno stravaganti di
loro.
Matilde,
invece, perdendosi in un bosco, s' imbatte in una truppa di
partigiani italiani, capeggiati da "Il gobbo" (un
fantastico Max Mazzotta), da cui riceverà un aiuto
insperato, anche per ritrovare il loro capo.
A chi si
manifesta sempre critico nei confronti del cinema italiano -
ahinoi, spesso a non a torto - questo film va assolutamente
segnalato non solo per l' ottima realizzazione,
comprendente belle immagini, bel montaggio, begli effetti
speciali e notevoli
performances degli attori, ma anche per il contenuto morale
e il messaggio che lancia.
A questo mondo,
ancora oggi, essere diversi risulta assai difficile a causa
della scarsa cultura nell' accettazione di chi non è come
tutti gli altri, ma c'è posto anche il freak se si sa
guardare oltre il suo aspetto non sempre gradevole. E i rapporti umani, che si riescono a
tessere fra le persone, sono di vitale importanza per poter
sopravvivere pure nei momenti peggiori.
by
slm
Recensione
by
Ale |
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GHOST IN THE SHELL
di RUPERT SANDERS
con:
SCARLETT JOHANSSON, MICHAEL PITT,
JULIETTE BINOCHE
|
|
Ghost in the Shell è un vero e proprio media
franchise composto in primis dal manga di Masamune
Shirow, poi dal film d'animazione del 1995, a cui sono
seguiti due serie animate, videogames, romanzi e un altro
film d'animazione nel 2004; questo è il primo live action.
In un futuro non troppo lontano il Maggiore Mira Killian è
un cyborg che lavora per la Section 9, e deve indagare col
collega Batou sull'attentato ai danni di un dirigente della
Hanka Corporation: si scoprirà che un misterioso essere sta
hackerando cyborg e robots, facendoli agirea suo piacimento.
Nel mentre, il Maggiore ha dei flashback sul suo passato, di
cui non ha memoria: le hanno detto che è stata resa cyborg
per salvarle la vita a seguito di un attentato che subì da
piccola, in cui perirono i suoi genitori. Le indagini
proseguono, e la protagonista scoprirà che le cose non sono
come sembrano, nè riguardo se stessa nè riguardo l'hacker.
Grazie all'uso della CGI, la scenografia è di grande
impatto, con quegli enormi ologrammi che campeggiano ovunque
nella città orientale in cui è ambientata la storia; le
scene di azione ci sono, ma non così numerose da levare
spazio all'intreccio.
La protagonista , Scarlett Johansson, è ormai
specializzata in ruoli da supereroina action, e ormai fa le
stesse espressioni in tutti i film; molto apprezzabile il
cast internazionale, americano, asiatico ed europeo,
composto anche da Takeshi Kitano (che parla in giapponese
per tutto il film, sottotitolato ovviamente) e Juliette
Binoche. Il ritmo è serrato, bene musica, fotografia e
montaggio.
Le differenze e le similitudini con il progetto
originale sono moltissime, sarebbe lungo analizzarle tutte;
l'aspetto principale che conta è la semplificazione
riguardo i temi filosofici e metafisici che vengono
affrontati nei primi anime, trasformando una storia il cui
concetto base era la questione su cosa si potesse
considerare vivo e cosa no, nell'ennesima storia sui poveri
cyborg che non sanno se considerarsi esseri umani e che
vengono utilizzati dalle perfide corporation, come già visto
in decine di opere, tra cui Blade Runner e Robocop
(per limitarsi al cinema).
Inutile aggiungere che il finale
è molto diverso rispetto agli anime, e che ci aspettano di
certo i sequel. Il film piacerà di certo agli amanti del
genere fantascientifico e cyberpunk che non hanno seguito
anime e manga, gli altri rimarranno delusi.
By
Ale (se cliccate sul nome, potrete accedere al suo
blog dove si può leggere una recensione più ampia del film e
personale )
|
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Hercules il guerriero -
the Tracian War
di:
BRETT RATNER
con:
DWAINE JOHNSON,
JOSEPH FIENNES
|
Tratto da un comic di
Steve Moore, in questo film Hercules non è veramente figlio
di Zeus, ma un comune mortale che, seppur fortissimo e
astutissimo, amplifica le sue gesta e fa propaganda di se
stesso in modo da reperire ingaggi presso le varie corti
insieme ai suoi compagni. Il gruppo viene dunque reclutato
dal Re Cotys, che vuole scacciare gli invasori dalla Tracia;
ma le cose non sono come sembrano. Il film è originale,
perché ci mostra per la prima volta un lato storico e reale
dell'antica Grecia, ove gli dei vengono venerati ma non si
vedono, i Centauri sono solo uomini a cavallo, Cerbero sono
tre grossi lupi vicini, insomma la verità dietro a miti e
leggende. Molta azione, combattimenti, battute, bellissime
scenografie e costumi per un film godiblissimo. Si può
vedere. By Ale |
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HUNGER GAMES,
LA BALLATA DELL'USIGNOLO E DEL SERPENTE
di:
FRANCES LAWRENCE
con:
RACHEL ZEGLER, TOM BLYTH,
VIOLA DAVIS, PETER DINKLAGE |
Il prequel di Hunger Games è
ambientato diversi decenni prima della quadrilogia
distopica tratta dai romanzi di Suzanne Collins e
narra la storia del presidente Snow.
Il giovane Coriolanus perde il
padre, presidente di Panem nella prima rivolta
dei distretti, e la sua famiglia cade in disgrazia. Per
recuperare onore e denaro, deve diventare, al pari dei
suoi compagni di studi, Mentore dei decimi H e vincere
un sostanzioso premio. Però, l'interesse del pubblico va
scemando: vedere ragazzini che si scannano come
punizione per le rivolte ha perso d'interesse.
A Coryo è stato assegnato il tributo
del distretto 12, Lucy Gray, una bella ragazza
dalla voce da usignolo, originale e intrigante. Coryo
ha l'intuizione per riportare in auge i giochi:
presentare i Tributi uno a uno, renderli
personaggi e dar la possibilità al pubblico da
casa di aiutarli con donazioni, coinvolgendoli.
Il rapporto tra i due è da subito
intrigante; sono misteriosi, originali e non si
capiscono bene le loro intenzioni per tutta la durata
del film o quasi.
Questo è la pecca principale del film,
soprattutto per quel che riguarda il protagonista: le
sue motivazioni sono poco chiare e coerenti, non e'
chiaro in quale punto preciso smette di essere Coryo e
diventa Snow, come e perche' diventa malvagio.
Per il resto, non c'è un vero colpo di
scena, ma il film è avventuroso e si segue molto bene;
gli attori danno grande prova di sé in primis Viola
Davis nei panni della dott.sa Gale e Peter
Dinklage in quelli di Highbottom, la prima
grande fan dei giochi e il secondo detrattore. Scopriamo
anche come e perché sono nati.
La colonna sonora ci regala bellissime
canzoni e le scenografie hanno un gusto
retro-fantascientifico grazioso. La visione
è
consigliata agli amanti della saga, anche per le varie
citazioni della serie principale.
By
Ale
(sul blog una recensione piu' estesa del
film)
RECENSIONE
di
slm
Panem
et circenses, ovvero: dai cibo e divertimento
alla massa e sara' tua. Morale che, ahinoi, non si
discosta molto dalla situazione attuale. Poi, non
lamentiamoci che la societa' e' in disfacimento! Per
tutto il resto concordo con Ale. Coriolanus,
Panem.... chissa' a cosa sono riferiti? (faccina
perplessa e occhiolino strizzato) |
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HOTEL
ARTEMIS
di:
DREW PEARCE
con:
JODIE FOSTER, JEFF GOLDBLUM
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Terra,
2028. All' apparenza, il pianeta - ma, soprattutto gli U. S.
A. - è sotto il completo controllo della criminalità,
organizzata e non; Los Angeles è in tumulto causa
privatizzazione dell' acqua (tematica attuale !) e, per
tentare di arginare il casino, si è arrivati a negare le
cure mediche primarie ai delinquenti. Ma qualcuno pensa a
loro, operando all' interno di una specie di
albergo/ospedale - Hotel Artemis - in cui riceve e
soccorre i malviventi feriti o, quanto meno, in cattive
condizioni fisiche. Avanti con gli anni e scassata, l'
infermiera (una grande Jodie Foster che riappare qui
dopo Elysium). amministra con piglio militaresco l'
istituzione, ospitando, appunto, solo malavitosi. E
procedendo con la visione del film, scopriamo il perché,
sepolto nel suo passato.
Forse
negli ultimi anni si è visto di meglio, ma il film ha una
sua forza d' impatto visivo, pur presentando scenari non
proprio originalissimi. Molte inquadrature richiamano Blade
Runner e, in genere, l'iconografia catastrofista/
post-apocalittica di tante altre pellicole sci-fy di questo
tipo, tuttavia, il ritmo serrato dell' azione non annoia di
sicuro, agevolato anche dalla non eccessiva durata del film
- appena più di un' ora e mezza -.
Oltre
all'infermiera, anche gli altri attori, fra i quali un
sempre titanico, e non solo figurativamente parlando, Jeff
Goldblum, non sfigurano nei loro personaggi di cattivi
disperati, senza futuro.
Insomma, chi ama la fantascienza e il movimento frenetico si
troverà accontentato purché non pretenda troppo.
In
ogni caso, nella prima settimana di programmazione in
Italia, il film ha incassato 450. 000 euro, di cui 243. 000
solo nel primo week end di proiezioni, il che non è
pochissimo.
By
slm
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I CAVALIERI DELLO ZODIACO
LA LEGGENDA DEL GRANDE
TEMPIO
Regia di Keiichi
Sato |
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Tratto dalla celeberrima serie iniziata a fine anni '80 e
protrattasi fino ai giorni nostri con sequel, prequel e
spin-off vari, questo film in CGI condensa in poco più di
un'ora e mezza la prima serie, quella del Santuario,
modernizzando design e storia ma rimanendo tutto sommato
fedele all'originale, sia nella storia che nello spirito:
troviamo infatti azione, drama, battute, facce buffe di
Pegasus, botte da orbi che provocano buchi nei muri , il
tutto migliorato dalla nuova grafica , da un restyling delle
armature , da bellissimi effetti nelle scene dei
combattimenti.
I cavalieri di bronzo devono proteggere lady
Isabel reincarnazione della dea Athena, e sconfiggere la
falsa dea instaurata al Santuario dal malvagio Arles. Punti
negativi: l'esterno delle dodici case non è bello, perchè
non richiama minimamente quello originale , ove erano templi
ellenici; l'inutile modifica del cavalier di Scorpio; ma
soprattutto, l'eccessiva brevità del film non consente un
approfondimento nè sui personaggi,a parte Pegasus, nè su i
punti chiave della storia, che vengono solo accennati
(determinazione, volontà di proteggere i propri cari,
amicizia).
Potevano fare un film più lungo ed approfondire i
suddetti argomenti, e inserire maggiori spiegazioni.
Probabilmente chi non conosce la storia non ci capirà nulla,
consigliato ai cultori della saga. By Ale.
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I GUARDIANI DELLA GALASSIA
di: JAMES GUNN
con:
CHRIS PRATT, ZOE SALDANA,
VIN DIESEL,
BRADLEY COOPER
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Il
bambino terrestre Peter Quill viene rapito nel 1988 dagli
alieni, per poi diventare da adulto un simpatico
avventuriero,Starlord, che entra in possesso di una sfera,
l'orb , bramata da molteplici individui. Nelle sue peripezie
incontrerà il procione umanoide Rocket Raccoon,
l'uomo-albero Groot, il massiccio Drax e la bella e verde
Gamora (identici a quelli del fumetto: complimenti ai
truccatori e ai costumisti) Tutti insieme cercheranno di
salvare l'universo dai malvagi Ronan e Thanos. La forza del
film sta nella verve dei personaggi, nell'azione, negli
effetti speciali , nelle colonna sonora anni '80 (quella che
ascolta Peter Quill/Starlord in musicassetta!) nelle
divertenti battute; la trama però è davvero labile e
scontata , non ci sono nemmeno colpi di scena degni di
questo nome, veramente un passo indietro rispetto ad altri
film Marvel dal punto di vista della sceneggiatura. Da vedere
in relax, adatto anche ai più giovani e a chi non conosce i
personaggi. Entertainment totale. By Ale.
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I GUARDIANI
DELLA
GALASSIA II
di: JAMES
GUNN;
con:
CHRIS PRATT, ZOE SALDANA, VIN DIESEL
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Nel secondo film dedicato alla banda galattica, troviamo i
Nostri ingaggiati da una razza aliena per una missione.
Avendo Rocket Raccoon sgraffignato ciò che non
doveva, gli alieni li inseguono; nel marasma, un altro
gruppo di predoni galattici guidati da Yondu, padre
adottivo di Star Lord, si inseriscono nell'azione.
Star Lord incontra Ego, il suo vero padre alieno, ed è qui
il fulcro del film, incentrato sul rapporto padre-figlio.
Non solo: Gamora ritrova la sorella Nebula,ma tra le due
scorre pessimo sangue. Viene anche introdotto il
personaggio, molto carino, di Mantis, e rivediamo il
tenerissimo Baby Groot. Tutto il film è sottolineato
dalla magnifica colonna sonora anni '80 proveniente dalla
musicassetta "Awesome mix n. 2" di Star Lord, e non è
l'unico richiamo a questo periodo che troviamo nel film, nel
suo concept generale: ritroviamo infatti lo stile della
fantascienza di quel periodo, con battute sdrammatizzanti,
mondi immaginifici, azione a go-go con tanto di battaglie
nello spazio cosmico, e molto sentimento, il tutto senza
scadere nel melenso o nel tragico.
Non c'è grande intreccio, ma non è su questo che punta il
film, basato sui personaggi e il loro underground. Le
differenze con i fumetti Marvel sono innumerevoli, per
elencarle tutte ci vorrebbero pagine e pagine, ma il film
funziona benissimo così com'è. Cameo di Stan Lee:
divertentissimo.
I Guardiani della Galassia
si
uniranno agli Avengers nel film atteso per il 2018 "Infinity
War". Non uscite dal cinema prima della fine degli
animatissimi titoli di coda, in cui vi sono numerosi
finalini.
By
Ale
|
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I
GUARDIANI
DELLA GALASSIA
CAP. 3
di
JAMES GUNN
con: CHRIS PRATT, ZOE SALDANA
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Intendiamoci,
non sono terminate le avventure del gruppo spaziale piu'
scalcinato della Marvel, solo non vedremo piu' questa
formazione, con il passaggio del regista James Gunn
alla DC cambieranno le carte in tavola.
Il film inizia
con uno Starlord depresso per la morte (più o meno
in casa Marvel non si muore mai del tutto!) di Gamora,
ma presto deve riprendersi perché Rocket Raccoon è
in fin di vita: il suo creatore, il temibile Alto
Evoluzionario, ne rivendica la proprietà e manda
riprenderlo un Adam Warlock che assomiglia
terribilmente a Patriota di The Boys. Inizia
così l'avventura di salvataggio, in cui si scoprono le
drammatiche origini del procione piu' evoluto dell'universo.
C'è anche una
citazione omaggio a Star Trek, non vi svelo quale, e c'è un
cameo di Sylvester Stallone, non a sorpresa perché lo
rivelano i titoli di testa!
Il malvagio di
giornata e' un personaggio particolare della Marvel: l'Alto
Evoluzionario, di origini umane, è un individuo il cui
scopo è spingere in avanti l'evoluzione, fino a creare una
specie perfetta, e per questo scopo crea una Contro Terra,
dove inserire i suoi esperimenti. Va da sé che non esiste
una specie perfetta, e quindi lui che fà?, cerca di
eliminare tutti gli esperimenti falliti, senza un minimo di
compassione.
In questo
bailamme di emozioni, battute (neanche troppe), drammi, le
due ore e mezza del film scivolano via come niente; la trama
non è assolutamente articolata, sono le scene di azione, la
sceneggiatura, i personaggi a rendere pienamente godibile
questo film.
Finalmente nei
titoli di coda, oltre ai due finali (piuttosto inutile il
secondo), hanno inserito delle immaginette, così non ci si
addormenta nell'attesa che finiscano!
Andate a
vederlo, vi piacerà anche se non siete convinti di questa
fase Marvel (come me d'altronde).
Non saprei dire
se questo film fa parte della fase 5 del MCU o sia un film
finale della fase 4; anyway, così proseguiranno le uscite,
tra grande schermo e Disney+:
by
Ale
**********
A cui
si aggiunge anche la recensione di Alessandra Cesselon
che può essere letta
qui |
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IL
CAMPIONE di:
LEONARDO D'AGOSTINI
con:
STEFANO ACCORSI, ANDREA CARPENZANO |
Cristian Ferro è un giovane calciatore idolo dei tifosi
pieno di talento e molto indisciplinato. Il presidente della
AS Roma, squadra in cui gioca, decide di assumere un
professore per dargli ripetizioni e fargli conseguire la
maturità, nella speranza che metta la testa a posto, Il prof
Valerio e Cristian all'inizio non si sopportano, poi il
rapporto cambia e il miglioramento sarà reciproco.
Finalmente un bel film sul mondo del calcio, genere in cui
il cinema scarseggia, sia nostrano che mondiale, a parte
pochissime eccezioni. Un buon racconto di formazione
arricchito dalla bravura degli interpreti, Accorsi e
il giovane Andrea Carpenzano, diretti dall'esordiente
D'Agostini ma con dietro la produzione di Rovere &
Sibilia, le due voci nuove e fresche del cinema
italiano.
Un
ulteriore arricchimento è fornito dalle scene girate
all'interno della sede della Roma e quelle con veri
giornalisti Rai e Sky come Caressa e Zazzaroni.
Le ottime riprese di calcio, giocato allo Stadio Olimpico,
danno maggior verosimiglianza alla storia, per molti aspetti
somigliante a quella di tanti talenti nostrani che si sono
un po' persi dietro alla fama e ai miliardi, come ad esempio
Cassano e Balotelli.
In un
paio di punti la sceneggiatura è poco credibile (a Roma, non
conoscere il campione più amato, anche se non si segue il
calcio, oppure studiare medicina e lavorare la mattina, non
sono cose plausibili...) ma per il resto fila via come un
treno.
Apprezzatissima la totale mancanza di scene di sesso.
Un buon film che
potrebbe inaugurare una serie di produzione di qualità, per
altro già iniziata con Lo chiamavano Jeeg Robot, fruibili da
ogni tipo di pubblico. Speriamo di continuare così.
Consigliato a tutti.
By
Ale |
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IL CASO SPOTLIGHT
di:
THOMAS McCARTHY
con:
MICHAEL KEATON,
RACHEL McADAMS
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Il film ripercorre la complessa indagine dei giornalisti
investigativi del Boston Globe che, nel 2001, portarono a
galla lo scandalo dei preti pedofili e degli alti prelati i
quali tutto insabbiarono spingendosi oltre la legalità.
L'eccessiva quantità di dettagli appesantisce un film che
già tratta un argomento complesso, rendendolo troppo lungo e
verboso. Vertendo più sull'indagine che sui protagonisti,
cioè le vittime e i carnefici, si compie una scelta filmica
chiara, ma così il pathos è dato solamente dalle
tribolazioni dei giornalisti, mentre ai veri protagonisti si
offre solo un ruolo marginale. Gli attori sono eccellenti,
l'argomento di grande interesse, ottima fotografia, film da
vedere. By
Ale
|
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IL
CASTELLO NEL CIELO
Di:
HAYAO MIYAZAKI.
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Uscito al cinema in Giappone nel 1986, e negli anni ’90
in home video da noi, uno dei primi film d’animazione
del maestro Miyazaki arriva anche qui da noi. Sheeta
possiede una pietra molto speciale, e il suo amico Pazu
cerca di salvarla da chi le dà la caccia, ovvero i
militari e uno strampalato gruppo di ‘pirati ‘ . Sono
presenti tutti i temi cari all’autore : l’amicizia,
l’importanza del lavoro come realizzazione dell’uomo, la
bellezza della natura e l’avidità dell’uomo, che la
distrugge per i suoi comodi. Veramente grazioso, per
grandi e piccini che magari potrebbero risentire della
lunghezza del film (2 ore), anomala per un cartone
animato. Da vedere.
By
Ale.
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IL LIBRO DELLA
JUNGLA
di:
JOHN FAVREAU
con:
SCARLETT JOHANSSON, CHRISTOPHER WALKEN, GIANCARLO ESPOSITO
A 50 anni di distanza dal
cartone animato, la Disney propone questo adattamento
live-action del famoso romanzo di Rudyard Kipling, per la
regia (ottima) di Jon Favreau. L'unico protagonista umano è
Mowgli, gli animali sono magistralmente riprodotti in
digitale, come anche parte degli sfondi.
|
Mowgli viene salvato dalla
pantera Bagheera e portato nella giungla, dove
verrà cresciuto dai lupi , che gli insegneranno il rispetto
delle leggi e degli altri animali. Però la perfida tigre
Shera-Kan odia gli uomini e vuole il cucciolo d'uomo morto,
così il piccolo decide di tornare al villaggio degli uomini;
strada facendo incontrerà l'orso Baloo , le perfide scimmie
, l'infido serpente Kaa, e le sue avventure lo porteranno
alla crescita, e alla consapevolezza di essere un umano, e
di dovere/potere utilizzare tutte le capacità e possibilità
che lo contraddistinguono come tale.
Ritroviamo quindi le
caratteristiche e i fondamenti dell'avventuroso romanzo di
formazione di Kipling, sempre validi anche viste con occhio
adulto, e dopo molti anni da quando sono state scritte,
nonostante la presenza di lupi e orsi nella giungla. Ma
d'altronde è pur sempre una favola! Tornano anche un paio di
canzoncine del cartone Disney; imperdibile la sequenza
finale dei titoli di coda.
Da vedere!
By
Ale
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IL
PONTE
DELLE SPIE
di:
Steven
Spielberg
con: TOM
HANKS, ALAN ALDA
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1957. James Donovan è un avvocato che si occupa di
assicurazioni, a cui viene proposto di difendere la presunta
spia russa Rudolf Abel, impegno che prenderà molto sul serio
attirandosi le ire di tutti. Intanto, il pilota Powers viene
catturato dai sovietici, e così viene deciso uno scambio di
prigionieri di cui si dovrà occupare il Nostro. Tratto da
una storia vera, il film è impeccabile dal punto di vista
della regia, della recitazione, della fotografia e della
colonna sonora; però non ha nulla del thriller,nè del film
di spionaggio, essendo tutto ciò che avviene
scontatissimo,quasi noioso: diciamo che è un biopic/storico.
Di certo una maggiore brevità avrebbe aiutato, senza
incidere sulla profondità dei concetti espressi (giustizia,
coraggio,ruolo della pubblica opinione, superficialità): due
ore e venti sono troppe. Consigliato agli amanti del genere
storico. By
Ale
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IL
SETTIMO FIGLIO
Regia
di SERGEI BODROV
Con:
JULIANNE MOORE, JEFF BRIDGE, BEN BARNES
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Liberamente tratto
dalla saga letteraria 'The spook's apprentice ' di
J. Delaney, narra le vicende del mago Gregory, che anni
fa rinchiuse la sua ex amante , la strega mutaforma Malkin;
costei in occasione della Luna Rossa riesce a liberarsi e
torna alla sua congrega con l'intenzione di dominare il
mondo. Gregory, dopo la morte del suo apprendista, recluta
Tom Ward, il settimo figlio di un settimo figlio, ma costui
si invaghisce di una giovane e ambigua strega. I temi
narrati sono un classico del fantasy, come anche i
personaggi e le ambientazioni; gli attori (Jeff Bridges,
Julianne Moore, e c'è anche Kit Harington-Jon Snow ) sono
molto bravi, ottime le scenografie di Dante Ferretti, buoni
gli effetti speciali, i costumi e il ritmo. Manca la
sorpresa, e mancano approfondimenti su temi e personaggi
interessanti , ma in un solo film non si poteva fare di più:
forse con una trilogia sarebbe stato un lavoro migliore.
Vedibile , per gli amanti del genere. By Ale.
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INDIANA
JONES
E IL
QUADRANTE DEL DESTINO
di
JAMES MANGOLD;
con:
HARRISON FORD,
PHOEBE
WALLER BRIDGE, MADS MIKKELSEN,
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Ci sarebbe da scriverci un trattato, non tanto per la
bellezza del film - che comunque brutto non è - bensì per
i contenuti e i riferimenti agli episodi usciti in
precedenza al cinema.
Tutto comincia negli anni '80 allorché esce la prima
puntata, senza dubbio mitica e insuperabile,
I PREDATORI
DELL'ARCA PERDUTA, a cui seguono: IL TEMPIO MALEDETTO,
L'ULTIMA CROCIATA e IL TESCHIO D I CRISTALLO.
Perché li nomino? Perché' Il QUADRANTE DEL DESTINO
è un po' la somma delle precedenti, nella trama e nelle
citazioni.
Anche qui abbiamo un oggetto che, se usato seguendo le
istruzioni, sprigiona poteri magici (l'Arca Perduta e il
Sacro Graal); abbiamo un personaggio adolescente, temerario
e abile in tutto, che salva gli adulti (Il Tempio
Maledetto); abbiamo una bella donna, forte (Arca e
Crociata), spregiudicata, trafficante di reperti
archeologici; abbiamo i Nazisti (Arca e Crociata), ottimi
antagonisti dell'Eroe di turno, e infine abbiamo comunque la
magia fuoriuscente da oggetti antichi particolari i cui
poteri scaturiscono dal riassemblamento, o dal
riavvicinamento, di questi (Teschio).
Qual è l'oggetto magico del giorno? Niente meno che l'Antikitera,
prototipo di calcolatore inventato da Archimede, col quale
il grande matematico e inventore faceva di tutto: dai meri
calcoli aritmetici alle previsioni meteo. Secondo i Nazisti
della puntata 5, l'oggetto permette i viaggi temporali, ed
è quello che gli eterni nemici di Indy riescono a compiere
riunendo le due metà in cui lo strumento è diviso e del
quale Indiana ha soffiato loro una parte.
Il colpo va in porto, ma la data dello sbarco non è proprio
quella in cui i seguaci di Hitler intendevano approdare.
E qui, a mio parere, comincia il vero spasso, la parte
migliore del film, un pre-finale scoppiettante
nell'accezione letterale del termine, che puo' sembrare
inverosimile, e forse lo è, ancorché carico anche di
comicità non del tutto involontaria.
Le citazioni non mancano neppure nei dialoghi nei quali i
personaggi ripropongono battute pronunciate nel corso dei
film precedenti, che distribuiscono su quest'ultimo una
piacevole spolverata di umorismo e di sana autoironia,
quasi il regista abbia voluto realizzare una satira della
saga e di tutti i film del genere avventuroso/fantastico.
Da vedere, dunque? Certo!
Lo spettatore gode due ore e venti di buon intrattenimento,
non fine a se stesso, uscendo dal cinema con un vago sapore
dolce-amaro in bocca, tipico della conclusione di vicende
divenute familiari, e un pensiero definito nella mente: il
tempo passa per tutti, anche per gli eroi.
A 80 anni suonati, Harrison Ford è ancora in forma.
In alcune scene movimentate e pericolose si sarà fatto
indubbiamente sostituire da controfigure, ma non ha perso lo
spirito del personaggio che gli ha regalato fama e denaro
puntando, nella recitazione, piu' sul suo aspetto
psicologico di professore ormai in pensione, annoiato,
disilluso, insofferente al caos e ai rumori del mondo
esterno, tenendo comunque sempre testa agli altri personaggi
che lo circondano, primo fra tutti, l'ufficiale tedesco
Jurgens Voller, ben interpretato da Mads Mikkelsen,
convincente ex nazista dell' ultima ora, ma anche alla sua
bella e strafottente partner Helena, al secolo
Phoebe Waller Bridge. By slm
E qui potete
leggere la recensione del film, scritta per noi, by
Ale |
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INDIPENDENT DAY, RIGENERAZIONE
di ROLAND
EMMERICH
con: BILL PULLMAN,
JEFF GOLDBLUM,
CHARLOTTE GAINSBURG
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Dopo venti anni dalla prima invasione, sempre
con l'avvicinarsi del 4 luglio, un oggetto alieno si
materializza vicino alla base lunare, e viene fermato;
subito dopo appare una nave gigante , di 3000 miglia di
diametro, che atterrerà sulla Terra con lo scopo di
prosciugarne il nucleo.
Gli scienziati Levinson Jr,
coadiuvato dalla dott.sa Marceaux,
il dr Okun, il generale Adams e il generale Dikembe, con i
vari giovani piloti Morrison , Hiller Jr (Will Smith non è
nel cast, quindi hanno messo il figlio del suo personaggio),
la Whitmore Jr e Miller, faranno di tutto per scongiurare
la catastrofe.
Il film ha molto ritmo, ottimi effetti
speciali, e come è nello stile di Emmerich, molti personaggi
e trama banale e scontata, con scene d'azione e battute,
all'insegna della grandeur e della spensieratezza.
Consigliato a chi vuole intrattenersi per un paio d'ore,
senza troppe pretese.
By
Ale.
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INFERNO
di: RON HOWARD;
con: TOM HANKS, FELICITY JONES
Il terzo film tratto da un
libro di Dan Brown, sempre per la regia di Ron "Richie
Cunningham" Howard, vede il prof. Langdon svegliarsi senza
memoria e ferito in un ospedale di Firenze, per poi scappare
con la bella dottoressa alla ricerca di indizi per
scongiurare una epidemia causata dal miliardario suicida
Zobrist, che vorrebbe salvare il mondo uccidendone la metà
degli abitanti. Tra misteri e fughe rocambolesche, i due si
incontreranno e scontreranno con carabinieri (chiamati
polizia...), oscure organizzazioni e scienziati vari,
passando da Firenze a Venezia fino a Istanbul. |
|
Lo spettatore più attento ed
esperto si accorge sin dalle prime scene che c'è molto che
non va, il tutto è troppo poco credibile per reggere,
arrivando così al cliffhanger senza particolare stupore; le
spiegazioni lasciano inoltre quantomeno perplessi. Dante
c'è, ma poco; inoltre c'è un errore basic causato dalla
mancanza di conoscenza della legge italiana sui beni
culturali, che impedisce la vendita dei medesimi ai privati
(mi ha ricordato il terzo film di Hannibal, ambientato
sempre a Firenze, ove le cabine telefoniche ricevevano
chiamate: in Italia mai successo, ma gli americani non lo
sapevano...).
La scena a Istanbul è montata
male, con oggetti e folla che prima c'è, poi scompare, poi
riappare di nuovo. Note positive: non ci si annoia un
attimo, le due ore passano in un istante: si corre molto e
si riflette e indaga poco; Tom Hanks è molto bravo, una
certezza insomma; le riprese sono ben fatte, idem la
fotografia. Consigliato a chi vuole passare due ore di
svago, senza troppe pretese.
By
Ale.
|
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into the
woods
di
ROB MARSHALL;
con:
MERYL STREEP, EMILY
BLUNT
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Un fornaio con la moglie,
vittime di un maleficio, si ritrovano nel bosco a cercare
oggetti per la strega (una grande Glenn Close) che toglierà
loro la maledizione, incontrando alcuni personaggi delle
fiabe: Cappuccetto rosso, Cenerentola, Jack del fagiolo
magico e Raperonzolo: ognuno di loro ha una missione da
compiere e un desiderio da realizzare. il bosco rappresenta
chiaramente un percorso iniziatico : interagendo, ognuno di
loro imparerà qualcosa e crescerà, sino ad arrivare al lieto
fine.
Ma questa è solo la prima parte
del musical: nella seconda, il film ci racconta cosa succede
dopo! Tra vari avvenimenti inaspettati e scelte errate, ogni
personaggio imparerà a proprie spese che una cosa sono i
sogni, un'altra la realtà. Morale della favola n. 1 :
attento a cosa desideri, perchè potresti ottenerlo! Morale
della favola n. 2: attento a ciò che dici: i bambini ti
guardano! Pellicola sorprendente, anche se certe scelte e
certi personaggi sono un pò discutibili, per non dire
inutili; ottime le numerose canzoni, bellissimi i costumi
(specie quello della strega/Glenn Close , e quelli della
matrigna e delle sorellastre) e gli effetti speciali.
Da vedere.
|
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I T
di
ANDY MUSCHIETTI
con:
BILL SKARGARD
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Nella cittadina di Derry
scompaiono un gran numero di persone. Un gruppo di
ragazzini, i Perdenti, viene bullizzato da un altro gruppo
di ragazzi più grandi; durante le vacanze estive iniziano ad
avere a che fare con inquietanti visioni. Inizieranno a
indagare e a scoprire molte cose sulla cittadina e non solo,
e si troveranno a combattere con le loro più grandi paure,
materializzatesi a causa dell'inquietante clown Pennywise.
Questa nuova versione del
celebre romanzo Kinghiano è decisamente ben riuscita e di
gran lunga migliore rispetto alla serie anni 90. In questa
trasposizione la narrazione non avviene a flashback come nel
romanzo, ma si parte dall'inizio, ovvero dal gruppo di
ragazzini, i Perdenti; nel secondo film (è previsto un
seguito) ci saranno invece loro adulti che tornano a Derry.
Ciò che rende efficace il film è la capacità di mostrare il
vero male, che è la cittadina di Derry coi suoi abitanti,
ove dietro la facciata di gente perbene ci sono bulli,
molestatori, indifferenti, pettegoli e violenti, ma non
solo: emerge anche molto bene come il romanzo di King da cui
è tratto è un romanzo di formazione, non un mero horror.
Ottimi gli effetti
speciali horror, bene la fotografia che rene alla perfezione
l'ambientazione anni '80, così come costumi e scenografie.
Bene anche la colonna sonora
coi rumori che sottolineano
i momenti in cui si salta sulla sedia, e il montaggio. Bella
sorpresa tutto il cast di attori poco conosciuti, molto
bravi.
Film consigliato agli amanti
dell'horror. Vietato ai minori di 14 anni.
By
Ale
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I T 2
CAPITOLO FINALE
di:
ANDY MUSCHIETTI
con:
BILL SKARSGARD, JESSICA CHASTAIN |
A
distanza di due anni dall'uscita di It, Andy Muschietti ci
propone la seconda parte, ambientata 27 anni dopo.
Il
gruppo dei Losers, ormai adulti, torna a Derry per
sconfiggere definitivamente Pennywise, clown creato
dal male che si nasconde dietro la candida facciata di
paesino di provincia(Derry) e impersonificazione della
paura. Per sconfiggerlo, i recalcitranti Perdenti dovranno
prima venire a patti con le loro paranoie, i loro traumi, i
loro sensi di colpa.
Il
film è molto lungo: due ore e quarantacinque, e una
tagliatina non avrebbe guastato migliorando il ritmo.
A
differenza del primo film, qui abbiamo molti flashback che
ci riportano alla Derry degli anni '80, rendendo così la
pellicola più simile al libro. Inutile fare ulteriori
paragoni, visto che l'opera Kinghiana potrebbe essere
perfettamente trasposta solo con una serie tv; diciamo che
il messaggio è stato compreso e inserito a dovere.
Quanto
alla paura, ormai dopo aver visto IT 1 si sa che dalle cose
più innocue può spuntare fuori il male e i mostri nelle loro
varie forme, quindi non ci si sorprende né ci si spaventa
più di tanto.
Gli
attori sono molto bravi, tranne la Chastain un po'
fagocitata dal personaggio; a livello tecnico generale del
film niente da eccepire, a parte l'eccessiva lunghezza.
Un
film senz'altro da vedere, anche se il primo era meglio
(come sempre, del resto).
By
Ale
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J O K E R
di:
TODD PHILLIPS
con: JOAQUIN PHOENIX, ROBERT DE NIRO |
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Dopo aver sviscerato l'Uomo Pipistrello
grattando la vernice nera del suo costume fino ad arrivare
al midollo dell'eroe; dopo aver detto tutto quel che si
poteva dire di lui, scoperchiando la pentola piena dei suoi
segreti più nascosti, il cinema ha spostato le luci sul suo
nemico nr. 1: il Joker, e si sa che, spesso, il
"cattivo" , il villain, si rivela più interessante e
intrigante del buono, dell'eroe a tutto tondo, del perfetto
ad ogni costo. È una delle regole fondamentali della
narrativa di tutti i generi: letteraria e cinematografica.
Chi conosce i fumetti di Batman conosce anche
la risata satanica di Joker, che prelude un suo imminente
misfatto, ma non sa - non sapeva ancora, prima di questo
film - che quella risata forzata e isterica è il prodotto di
un vero e proprio disturbo psichico, con una definizione
medica: sindrome pseudo-bulbare, e un buon numero di
sfortunati a tribolarci. La risata è la reazione ad un grave
disagio mentale che deriva da una mancante accettazione di
una realtà non di rado davvero difficile da sopportare. In
altre parole povere, Arthur è un disadattato; un uomo che
vorrebbe un mondo migliore, più umano e comprensivo,
vorrebbe cambiarlo a sua misura, non è in grado di farlo, ma
non tollera quello che lo circonda. Nel suo caso specifico
la realtà da accettare è la continua derisione del prossimo
nei suoi confronti. E non è facile da mandar giù. Inoltre,
la sindrome ha anche spiacevoli conseguenze fisiche, causate
da momentanei blocchi dei nervi facciali che si diramano
fino alla parte alta della corteccia cerebrale, generando
tic nervosi ed alterazioni espressive facciali.
Joker, all'anagrafe Arthur Fleck, vive
assieme alla madre anziana e malata, con cui, neanche a
dirlo, ha un rapporto conflittual-edipico, e per sbarcare il
lunario si veste da clown, girando nelle strade con
l'intento di portare un sorriso alla gente, mentre sogna in
cuor suo di diventare, un giorno, un comico. Crede di
riuscirci, ma le risate che strappa sono cattive,
sarcastiche e offensive verso di lui. La gente ride, ma
della sua persona, non certo del suo costume e delle sue
battute peraltro poco esilaranti.
E scatta la frustrazione per un sogno che si
avvererà solo per pochi minuti. Ma scatta di brutto,
trasformandosi in violenza. Joker comincia infatti a
uccidere e prova gusto a farlo, scaricando in questo modo,
insieme con la pistola che ha avuto in regalo da un collega,
lo stress del sentirsi un fallito. Uccidere gli provoca una
forte emozione, soggettivamente positiva, che gli scatena
la risata, crudele, sadica, ormai nota a tutti i Batman' s
fans.
A proposito di Batman. Nel film emergono
oscuri legami fra loro - sembra, addirittura familiari - e i
due hanno un fugace incontro al cancello della villa dei
Wayne, quando l'eroe è ancora un bambino e suo padre
concorre a sindaco di una Gotham City per niente gotica, per
niente dark, più somigliante ad un anonimo quartierone
periferico di una qualunque metropoli americana bardata anni
'70-80. Quindi, niente cupe atmosfere burtoniane, bensì un
bosco grigio di palazzoni tutti uguali, somigliante a tante
città del mondo.
Una città plumbea in cui Joaquin Phoenix
si muove da dio, unica nota di colore nel suo costume
variopinto di pagliaccio triste e tormentato, regalandoci
un'interpretazione da oscar del Joker, con tutte le
sfumature della sua personalità complessa e sofferente,
senza tuttavia mettere completamente in ombra un Robert
De Niro sempre in gran forma, nel ruolo di un impresario
teatrale piuttosto antipatico per non dir peggio.
Insomma, pur raccontandoci una storia non nuovissima, il
film è da mettere in agenda almeno per una visione.
Phoenix la merita.
Ed è, altresì, una pellicola che fa
riflettere, che spinge lo spettatore, a fine film, a porsi
la fatidica domanda esistenziale: cattivi si nasce o si
diventa? By
slm
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JUPITER, IL DESTINO DELL'UNIVERSO
di:
WACHOWSKI BROTHERS;
con:
CHANNING TATUM, SEAN BEAN
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Jupiter è una povera
immigrata russa al centro di una lotta di potere tra i tre
fratelli alieni della potente e antichissima famiglia
Abrasax, creatori e dominatori di molteplici razze
nell'universo,compresa quella umana; viene salvata da Caine,
ibrido umano-lupo di cui si innamorerà ( richiamo al
paranormal romance così in voga di questi tempi) e da
Stinger , per finire però in una serie vorticosa di
avventure, tradimenti e scoperte incredibili. I Wachowsky
offrono notevoli spunti interessanti, come quello
sull'origine e lo scopo della razza umana ( confrontare con
Matrix ), ma si perdono ogni tanto nella confusione e nelle
incongruenze. Ottimi effetti speciali e spettacolari scene
d'azione , costumi e trucco. Da vedere per gli amanti del
genere. By Ale.
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di:
Aaron Johnson;
con:
Nicolas Cage, John Leguizamo
Dismessi i panni del supereroe, Kick
ass frequenta la scuola come un normale studente, ma vuole
tornare all'azione al più presto, ed entra in una squadra di
supereroi del colonnello Stars and stripes. Nel mentre, Hit
girl dopo la morte del padre promette al suo tutore di non
vestire più i panni della supereroina. Invece il perfido Red
Mist , col nuovo nome di Mother Fucker, raggruppa un gruppo
di super criminali...
Sferzante, coloratissimo, ironico , pulp e kitch come il
primo film, affronta diversi temi, come l'adolescenza e i
suoi problemi, è
adrenalinico e contiene scene che da sole valgono il prezzo
del biglietto. Risate e drammi si mescolano alla
perfezione. Chi ha amato il primo, amerà anche il secondo.
Un sequel riuscito, dunque.
By Ale.
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KILLERS OF
THE FLOWER MOON
di
MARTIN SCORSESE
con:
ROBERT DE NIRO, LEONARDO DI CAPRIO |
Stati
Uniti, anni '20, presso la Nazione degli Osage, uno
dei popoli dei Nativi Americani (?) si verificano strane e
misteriose morti. La netta sensazione è che i malcapitati
si lascino morire in preda a forti crisi depressive, ma
qualcuno ci lascia le penne, ucciso da proiettili di
pistole.
I
familiari delle vittime si rivolgono al Governo chiedendo di
far luce sugli omicidi. I Federali giungono sul luogo e
cominciano ad indagare. Vengono a galla oscure manovre
finanziarie orchestrate da due individui: Billie Hale (De
Niro) e suo "nipote" Ernest Burkhart (Di Caprio)
che mirano alle ricchezze della popolazione locale. in
primis, il petrolio.
Strepitoso finale alla Scorsese!
Cosa
dire del film? Molto in positivo a cominciare dalla trama
che entra, una volta tanto, in un ambito non spesso sondato.
Intendiamoci: di film sui Pellirosse il cinema non conta
solo questo, ma pochi sono penetrati nella vita vera di
questa gente, che non sembra essere sempre stata - e
continua a non esserlo - tutta rosa e fiori.
Merito va anche al romanzo omonimo di David Grann, da
cui il regista ha tratto l'ispirazione per realizzare la sua
opera.
Scorsese non sforna un film all'anno, ma quando decide
di dirigerne uno ci mette l'anima e qui si vede ad ogni
inquadratura: bellissima fotografia, cura maniacale per i
dettagli, costumi e oggettistica dell'epoca fedelmente
riprodotti, personaggi ottimamente delineati nel fisico e
nella psicologia (i Pellirosse sono veri), perfino la
musica, lenta e solenne, con sonorità vagamente blues, è un perfetto accompagnamento alle
scene e a tutta l'ambientazione, conferendo alla pellicola
il sapore amaro della realtà emergente dalle vicende.
Robert Niro è "il solito", mentre Leonardo Di Caprio
si riconferma attore di autentico talento, a suo agio in un
ruolo non proprio positivo. Bravissima ed espressiva
l'attrice Lily Gladstone, interprete della moglie di Ernest, che
mantiene per tutto il film l'atteggiamento falsamente
remissivo e dolente di una donna consapevole del suo ruolo e
di quello che ricopre all'interno della sua comunità.
Alquanto convincenti tutti gli altri attori, bianchi e non.
In
parole povere: film da non perdere, come tutti i film di
Martin Scorsese, per chi ama il cinema con la "c"
maiuscola.
Nota finale: il titolo è riferito ad un particolare
periodo dell'anno in cui la fase piena della Luna coincide
con la fioritura di determinate piante.
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king
arthur
il potere
della spada
di GUY RITCHIE;
con:
CHARLIE HUNNAM, JUDE LAW, KATYIE McGRATH |
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In questa ennesima versione del mitico re, il regista
Guy Ritchie
utilizza il suo stile molto action con sapiente uso del
montaggio a flashback per immergere lo spettatore nel mondo
di Artù. Vortigern, dopo aver fatto un patto con le forze
oscure, spodesta suo fratello re Uther uccidendo lui e la
moglie, ma il piccolo Arthur si salva.
Cresce in un bordello di Londinium, diventando scaltro,
forte e affarista. Vortigern non riesce a impossessarsi
della spada nella roccia, e sa che solo il nipote può;
costringe tutti i giovani di Camelot a tentare di estrarre
la spada. Come sappiamo, il giovane Arthur riuscirà
nell'impresa; da qui, inizierà a scoprire il suo passato, e
a combattere il malvagio re con la sua banda.
Il film è brioso, ben montato, gli attori a parte Jude Law
non sono proprio eccezionali; bene la fotografia e la
colonna sonora, nonché gli effettoni molto fantasy.
D'altronde quella di Artù è una leggenda intrisa di magia, e
ogni autore che si è cimentato con essa, da quelli antichi a
quelli contemporanei, ha arricchito la saga con qualcosa di
suo, e Ritchie ha messo molto fantasy e molti richiami
moderni (tipo il taglio di capelli di molti personaggi, o
l'istruttore di lotta cinese esperto di kung fu).
Qualche scena di combattimento o di raccordo tra una scena e
l'altra risulta però troppo lunga: il film avrebbe
guadagnato se fosse durato un quarto d'ora di meno (dura 2h
e 5). Un film chiassosissimo e esagerato, ma vedibile.
By
Ale
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LA BATTAGLIA DEI SESSI
di:
JONATHAN DAYTON, VALERIE FARIS;
con:
EMMA STONE, STEVE
CARELL.
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Questo biopic sportivo tratta
dell'impresa avvenuta nel 1973 di Billie Jean King, che ha
battuto in un incontro di tennis il maschilista tennista
50enne, ex campione, Bobby Riggs, conosciuta come "la
battaglia dei sessi".
Tutto comincia quando le
tenniste americane si ribellano alla loro federazione
perché i premi per le vincitrici dei tornei sono molto più
bassi di quelli maschili, e formano un torneo autonomo.
Nel mentre, lo scapestrato e
scommettitore patologico Riggs decide di sfidare Billie
Jean, lei rifiuta, ma la sfida viene accolta da un'altra
campionessa, che perde malamente. Billie si sente in dovere
di accettare la sfida perché "solo essendo la migliore
potrà cambiare davvero le cose".
La partita è storia, ma non
c'è solo questo nel film: c'è la spettacolarizzazione degli
eventi sportivi con l'ingresso degli sponsor, e c'è anche
l'inizio delle battaglie per i diritti degli omosessuali:
Billie Jean, infatti, durante la tournee, nonostante sia
sposata con un uomo, si innamora della parrucchiera al
seguito del gruppo di tenniste e inizia una relazione,
scabrosa per l'epoca, con lei.
Quindi sentimenti, paure,
problemi personali si intersecano alla perfezione con la
vicende sportive e tennistiche.
Lo sport al cinema sta
iniziano ad andare bene; dopo molti film sulla boxe,
qualcosa sulla F1 e sul calcio, ora è il turno del tennis,
molto più difficile da rendere sullo schermo; qui, anche con
l'aiuto della CGI, ci sono riusciti benissimo.
Un buon film, da vedere.
By
Ale
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LA FORMA DELL' ACQUA
di: GUILLERMO DEL TORO
con: SALLY HAWKINGS, RICHARD JENNING |
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Baltimora, 1962. Elisa
Esposito è una addetta alle pulizie di un centro
scientifico-militare segreto, è muta e vive una vita misera
e solitaria: i suoi unici amici sono il vicino gay e una
collega di colore. Un giorno scopre nel centro in cui
lavora una creatura marina su cui i militari
e il governo erano intenzionati a compiere terribili
esperimenti, e ne rimane irrimediabilmente affascinata, fino
a innamorarsene.
Decide quindi di
salvarlo, aiutata dai suoi amici e da uno scienziato
doppiogiochista; li contrasta Strickland, il freddo e cinico
direttore della struttura che vorrebbe vivisezionare la
creatura.
Nel film, vincitore
del
Leone d'oro e di 4 Oscar,
ci sono tutte le caratteristiche delle storie di Del Toro:
le favole, i mostri, un po' di horror i personaggi che sono
emarginati, ultimi.
La storia non è molto
originale e a tratti anche noiosa, però nel complesso
coinvolgente a livello soprattutto emotivo, anche per la
maestria del regista: ottime la colonna sonora (oscar), la
fotografia dalle luci verdastre, la caratterizzazione dei
personaggi e il loro background; alcune scene d'amore
struggenti, specie nel finale.
Circa il montaggio,
forse, tagliando un po' sarebbe stato meglio (il film dura
due ore). Gli attori sono tutti bravissimi.
Un film da vedere, ma
più col cuore che con la testa.
By
Ale
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LA
MUMMIA
di:
ALEX
KURTZMAN
con:
TOM
CRUISE, RUSSELL CROWE
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Questo
film è il primo episodio di una serie chiamata Dark Universe,
in cui la Universal riammodernerà i personaggi di molti suoi
film anni ’30, come il Dr. Jekyll, l’uomo lupo e altri, tra
cui la mummia, che in questo film è una principessa egizia,
Ahmanet.
Nick
Morton è un soldato di stanza in Iraq, che però con la scusa
di avanscoperte va a fregare tesori archeologici. Scopre,
insieme al socio e a una archeologa, un antico sito in cui è
rinchiusa questa mummia, facendola così risorgere,
desiderosa di compiere ciò che si era prefissata, ovvero
donare un corpo al dio Seth. Morton è il prescelto. In
seguito incontrerà il Dr. Jekyll, boss di una società
segreta che si occupa di studiare antichi reperti e
maledizioni varie.
Tra
scene d’azione a cui ormai Tom Cruise ci ha abituato, scene
horror con mummie che sembrano più che altro zombie, scene
che dovrebbero essere comiche con battute e allusioni varie
che ormai sono un clichè, il film non si inquadra in un
genere preciso, e il risultato non è all’altezza delle
aspettative, anche perché ci sono anche varie assurdità
nella trama. Cruise domina su tutto il cast, la
coprotagonista è scialba e inespressiva; l’interprete della
mummia invece è nel personaggio. Effetti speciali, trucco,
costumi e anche belle idee, come i sepolcri dei Crociati
sotto Londra, non mancano. Bene fotografia e colonna sonora,
non bene il montaggio. Anche la regia non bene: Kurtzman non
è riuscito a dare compattezza al film.
Si può
vedere come film d’evasione e senza pretese, ma se questo
doveva essere l’inizio di una saga, questa non è partita nel
migliore dei modi.
By
Ale
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LA Q U I
N TA
O N D A
di:
J. BLAKESON
con:
Chloë
Grace Moretz, Nick
Robinson
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Tratto dal primo libro della trilogia young-adult-sci-fi di
Rick Yancey, il film narra di un' invasione aliena a ondate:
blocco dell'elettricità, terremoti, epidemie, invasione
finale. La protagonista è una giovane, Cassie, che si
ritrova da sola nel caos totale, finché non incontra un
affascinante e strano giovane. Nel frattempo altri giovani
vengono reclutati dall'Esercito. Il film presenta numerose
falle nella sceneggiatura, risultando ad ampi tratti poco
credibile, specie nelle modalità dell'invasione aliena che
si svolge senza contrasti anche se, essendo il primo di una
trilogia, molte cose potrebbero essere spiegate in seguito
(si spera!); il tema principale è quello tipico degli
young-adult, ovvero giovani costretti a crescere dalle
circostanze e manipolati dagli adulti. C'è molta azione,
diversi personaggi rendono il film corale e non incentrato
solo sulla protagonista, sempre boccolosa nonostante gli
stenti, e qualche colpetto di scena. Consigliato più agli
amanti del genere young adult che agli amanti della
fantascienza, i quali lo troverebbero banale e poco credibile.
By
Ale
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LA
VERITA' STA IN CIELO
di ROBERTO FAENZA;
con: RICCARDO
SCAMARCIO, MAYA SANSA
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Più che un film, Faenza ha
realizzato un documentario, descrivendo indagini effettuate
e risultati delle medesime, sulla triste vicenda della
scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta nel 1983, e ancora
senza soluzione. Il tutto risulta troppo didascalico,
superficiale quando si ironizza sul malcostume italiano
della corruzione e dei poteri occulti, e forzato in alcuni
dialoghi troppo 'finti'; si poteva approfondire il tutto e
coinvolgere di più sul piano emotivo, senza fermarsi alla
mera esposizione dei fatti. I brani migliori sono quelli di
'fiction', ovvero quelli sulla vita, morte e opere di Enrico
De Pedis, detto il Dandy, ormai personaggio di fama assoluta
grazie a "Romanzo criminale" (film, serie tv, libro...) ,
qui interpretato da un ottimo Scamarcio , vicende narrate da
Sabrina Minardi, la sua compagna (Greta Scarano, bravissima
anche lei). C'è comunque sotto un gran lavoro di
ricostruzione, ricerca archivistica di immagini e documenti,
tecnicamente (fotografia, montaggio, musica, costumi anni
'80) ineccepibile; c'è anche la presenza del fratello di
Emanuela Orlandi, giustamente coinvolto nella produzione. Un
film sulla questione andava fatto, si doveva però osare di
più. Vedibile come documentario.
By
Ale.
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Le regole del
caos
Regia: Alan
rickman
con:
Kate Winslet,
Alan Rickman, Stanley Tucci
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Sabine
De Barra è una giardiniera scelta per realizzare una parte
del giardino di Versailles. La sua storia si intreccerà con
quella dell'artista di corte Andrè Le Notre, e con quella
dei molti detrattori e rivali che fanno di tutto per
osteggiarla. L'idea è buona, ma la realizzazione non
convince: sceneggiatura piatta, fotografia piatta,
recitazione piatta (tranne poche eccezioni), film piatto. I
costumi sono carini, le scenografie avrebbero potuto essere
migliori (d'altronde non è stata girata a Versailles nemmeno
una scena...). Noia. Si può perdere. By Ale
|
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LOGAN THE WOLVERINE
di: JAMES MANGOLD
con:
HUGH JACKMAN, PATRICK STEWART, ELIZABETH RODRIGUEZ
El Paso, 2029. Logan è
invecchiato, segno evidente che i suoi poteri di
rigenerazione non funzionano più bene, e lavora come autista
di limousine per mettere da parte il denaro necessario a
lasciare il paese insieme al novantenne Xavier, malato di
Alzheimer: Sono 25 anni che non nascono mutanti, e loro sono
in pericolo. Una donna messicana però, lo riconosce, e gli
chiede di aiutare la piccola Laura (una giovanissima attrice
che è una rivelazione, Daphne Keen); ben presto Logan si
renderà conto che non è una bambina come le altre perché ha
artigli e capacità simili alle sue. |
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I tre iniziano un'avventura on
the road che li porterà a scontrarsi coi Reavers e coi i loro mandanti... e non solo. Avventura
completamente diversa dalle precedenti apparizioni di
Wolverine, dove l'introspezione psicologica del personaggio
è sempre stata messa da parte per lasciare spazio alla
spettacolarità dei combattimenti: il film racchiude tutte le
vicende e tutto il modo di essere del personaggio,
interpretato da ben 17 anni dall'eccezionale Hugh Jackman
(che pare non lo interpreterà più).
Il concetto di "famiglia" che
perdura in tutto il film (Xavier-Logan-Laura ) richiama
anche il concetto di X-Men come famiglia, sono sempre
stati infatti una famiglia un po' speciale; appaiono nel
film solo nei fumetti che la piccola Laura porta con sé, il
che non è solo un omaggio ma parte integrante della
narrazione. Molta polvere, molti combattimenti splatter in
maniera davvero inaspettata (il film è vietato ai minori di
14 anni), inaugurata da Deadpool: gli eroi non hanno più
scrupoli nell'uccidere i villain, anche in maniera piuttosto
brutale. Ogni momento del film è sottolineato da una colonna
sonora meravigliosa, i tempi di montaggio precisi,
fotografia adatta al contesto western (ci sono vari
riferimenti al genere), ottima l'idea di ambientare la
storia nel futuro per affrancarsi dalle x-vicende, riuscendo
comunque a rimanere in carreggiata.
Finale commovente.
Film
da non perdere per tutti i veri amanti dei comics.
By
Ale
|
cinema
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su
L'OMBRA DI
CARAVAGGIO
di
MICHELE PLACIDO
con:
MICHELE PLACIDO,
RICCARDO SCAMARCIO,
MICAELA RAMAZZOTTI, ALESSANDRO HABER |
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L’ombra di Caravaggio, diretto da Michele Placido
(anche attore), è un film ben fatto, con un ottimo cast su
cui brilla Riccardo Scamarcio, perfetto nei panni di
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio,
eccelso artista vissuto tra fine 1500 e inizio 1600.
Il titolo nasconde un doppio senso: l'ombra non è solo
quella che si nasconde nell'animo del tormentato pittore, ma
il soprannome di un messo pontificio,
detto appunto l'Ombra (Louis Garrel), il quale compie
un'indagine sull'artista che chiede la grazia dopo una delle
sue malefatte.
Con questo escamotage, lo spettatore viene messo a
conoscenza della vita e delle opere di Caravaggio, artista
controcorrente e dall'animo popolare. Scopriamo quindi la
sua indole rissosa, ma anche il suo amore per la gente piu'
povera, gli ultimi, le prostitute, persone che sceglieva per
i suoi dipinti, malvisti e rifiutati dalla Chiesa ufficiale,
ma apprezzate dal ricco clero (come Scipione Borghese) e dai
nobili illuminati, come la sua protettrice Costanza Colonna
(Isabelle Huppert).
La pittura dal vero era ciò che distingueva l'artista dagli
altri del suo tempo, come il Cavalier d'Arpino, di cui fu
apprendista, e il Baglione (Vinicio Marchioni), suo grande
nemico insieme ad altri nobili con cui litigava spesso e
volentieri, arrivando a compiere due omicidi.
Gli artisti dell'epoca infatti seguivano le direttive della
Chiesa, che voleva immagini celestiali, mentre Caravaggio
dipingeva volti e corpi realistici in ambienti ricchi di
luci e ombre, proprio come era il suo carattere.
Assistiamo così ai suoi tableau dal vivo, con prostitute
come Lena (Micaela Ramazzotti) a interpretare la
Madonna, e poveri mendicanti come quello che ha prestato
volto e corpo a S. Pietro (Alessandro Haber).
Il tutto è supportato da un'ottima fotografia, che richiama
i quadri del Caravaggio ma senza appesantire troppo;
bellissimi costumi, scenografia un po' claustrofobica: hanno
girato in pochi ampi spazi aperti, probabilmente per gli
ostacoli incontrati nell'eliminare la modernita' dalle
location.
Altra nota positiva: l'uso di un italiano più o meno
dell'epoca, ma non troppo, sempre per non appesantire.
Un po' lungo, ma si guarda con molto piacere, e
invoglia, per chi non le conoscesse, ad ammirare tutte le
opere che Caravaggio ci ha lasciato.
by
Ale |
cinema
archivio
su
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L'UOMO CON
I PUGNI D I FERRO
Regia di: RZA
con:
Russell Crowe, Lucy liu
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Nella Cina del passato
infuria una guerra fra clan nella cittadina di Jungle city,
che coinvolge un fabbro, un caballero inglese solitario (un
ciccionissimo Russell Crowe) e un bordello di lusso guidato
da una scaltra tenutaria (Lucy Liu).
Un film che è un mix
tra La foresta dei pugnali volanti e Kill Bill, tutto
combattimenti spettacolari , immagini coloratissime e
sbudellamenti esageratissimi, con una trama ridotta
veramente al minimo sindacale; ha una colonna sonora
frizzantissima e un ottimo ritmo , è breve (95 min) e per
passare un'oretta e mezza spensierata va bene. Film per
cultori del genere, astenersi gli altri.
By Ale |
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MACBETH
di JUSTIN KURZEL;
con:
MICHAEL FASSBENDER,
MARION COTILLARD
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Macbeth è un condottiero scozzese che salva il suo paese;
gli appaiono poi le "sorelle fatali", che gli predicono un
futuro da re. Colto dalla sete di potere e spinto dalla
moglie, inizia a compiere efferati omicidi per conquistare
il trono e tenerselo.
Il film è una rigorosa trasposizione del celeberrimo dramma
shakespeariano sul potere e sul destino: tutto ineccepibile,
recitazione, ambientazione, fotografia perfetta e
adattissima all'opera, realismo e crudezza. Consigliato agli
amanti del Bardo e anche a coloro che non lo conoscono,
avranno la possibilità di apprezzare l'opera e l'autore.
By
Ale
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M A D E
I N I T A L Y
di:
LUCIANO LIGABUE
con:
STEFANO ACCORSI, KASIA SMUTINIAK |
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Il terzo film del cantautore Luciano Ligabue è tratto dal
suo album omonimo, e racconta di Riko, un uomo come tanti
con matrimonio a pezzi, lavoro in una fabbrica ove ogni
giorno licenziano un operaio, padre malato e figlio che non
vuole staccarsi dal nido.
Ambientato a Reggio Emilia, il film presenta i temi tipici
del cantante/regista: i venerdì sera con gli amici in giro
per locali, le altre sere impegnati in partite a scopone
condite dalla birra, e i lunghi monologhi esistenziali di
Accorsi. Nel primo tempo succede poco, qualcosa in più nel
secondo tempo, tra tradimenti, crisi e colpi di scena, le
cose a un certo punto sembrano andar meglio e invece vanno
peggio.
Uno sguardo sull'Italia dei nostri giorni, sugli italiani di
oggi (o almeno una parte di loro), con tutti i loro vizi e
virtù, di certo uno sguardo lontano dai film "borghesi" a
cui ci hanno abituato tutti (o quasi) i nostri registi; però
il film abbonda di retorica e di dialoghi poco realistici,
magari volutamente, e anche le scelte dei personaggi non
appaiono del tutto logiche, soprattutto quelle del
protagonista nel finale.
Il cast è all'altezza, la colonna sonora è composta
ovviamente dalle canzoni dell'album Made in Italy; la
fotografia invece non appare all'altezza, le scene girate a
Roma sono tutte con
sfondo sfuocato e la bellezza della città non risalta per
niente, specie dopo i film degli ultimi anni in cui la
capitale è stata magnificamente rappresentata; anche a
Reggio sono state girate inquadrature troppo simili, e
l'illuminazione è piatta.
Il montaggio va bene, anche se il primo tempo poteva essere
accorciato per arrivare prima alla pare in cui succede
qualcosa.
Non il migliore dei tre film di Liga, ma nel complesso
vedibile.
By
Ale
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maze runner
di:
WES BALL
con:
DYLAN O'BRIEN
KALIA SCODELARIo
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Thomas, che non
ricorda nulla, viene catapunltato nella Radura, ove
troverà altri giovani senza memoria che sono lì da mesi o
anni, circondati da un labirinto popolato da mostri ragnosi,
i Dolenti. Hanno creato una comunità tutto sommato
tranquilla, con regole e divisione dei compiti, e pur
cercando una soluzione e una fuga, alcuni di loro non la
vogliono veramente. Thomas spariglierà la situazione.
Una via di mezzo tra
Lost e The Hunger Games, questo primo episodio della
trilogia è uno young-adult poco originale, con attori non eclatanti,
ma pieno di ritmo e azione, e con colpetto di scena finale
per il prosieguo della storia ; si può vedere. By Ale.
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MAZE
RUNNER, LA FUGA
Di: WES BALL
Con:
DYLAN O'BRIEN,NATHALIE EMMANUELLE,
AIDAN GILLEN
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Nel secondo capitolo della saga, Thomas e i suoi amici sono
finiti, dal misterioso labirinto, ad un misterioso
laboratorio, da cui decidono di fuggire; capiranno presto il
perchè di tanta segretezza. Il primo film giocava molto sul
dire e non dire, e ci riusciva benissimo; qui i segreti si
svelano praticamente subito, e diventa un film d'azione
come tanti. Non mancano comunque l'avventura, ci sono buone
idee e bellissime ambientazioni, gli effetti speciali sono
ottimi; ma il clichè prende il sopravvento. Manca anche il
cliffangher finale che avrebbe dovuto farci attendere con
ansia il capitolo finale. Adatto agli amanti del genere
young adult.
By
Ale.
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MAZINGA Z INFINITY
di:
JUNJI SHIMIZU |
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Il lungometraggio,
attesissimo da anni dai fan del celebre robot creato dalla
mete di Go Nagai, è ambientato 10 anni dopo la fine delle
serie televisive. Koji è diventato un ricercatore, Shiro
piolta di robot, Sayaka direttrice del Centro di rcerche
sull'energia fotonica e suo padre, il prof Yumi, è diventato
Ministro. Koji ritrova una nuova potente fonte di energia;
dentro questa particolare fonte c'è una ragazza, Lisa,
connessa a questa energia. Nel frattempo, Il Grande Mazinga
dopo un black out globale è scomparso, insieme al pilota
Tetsuya , e sua moglie Jun è in ansia. Compare
all'improvviso il redivivo dottor inferno con tutte le sue
armate di mostri meccanici, e l'umanità è di nuovo in serio
pericolo: Koji deve decidere se tornare a combattere o meno,
e non è l'unica decisione che deve prendere per crescere e
finalmente prendersi tutte le sue responsabilità, non solo
come eroe.
L'ambientazione è
futuristica, la grafica equilibrata tra metodi d'animazione
tradizionali e CGI, che risulta ottima. Spettacolari le
scene di combattimento. Il nuovo personaggio di Lisa non è
moto ben riuscito, né particolarmente simpatico, ma è molto
importante per lo svolgersi delle vicende. Il fulcro del
film però non sono tanto i robot quanto gli esseri umani, la
loro evoluzione e la loro psicologia, sogni, desideri. Non
mancano comunque i combattimenti, anzi appaiono tutti i i
mostri meccanici visti nella serie; appaiono anche altri
personaggi dell'epopea nagaiana, che non si compone solo
degli anime anni 70-80 ma è proseguita negli anni con manga
e Oav di vario genere. Ci sono dunque tutti i suoi temi:
l'eroismo, la famiglia, l'amicizia, l'umorismo e anche
l'erotismo, ma in chiave molto ironica e divertente. Ci son
anche nuovi temi come l'ecologia e temi etico-sociali e
politici.
L'autore ha dichiarato che
questo potrebbe essere solo un inizio: speriamo e attendiamo
altri film robotici.
Il film è chiaramente
indirizzato ai fan dei robot, ormai 40/50enni; inutile
portare i bambini se non hanno visto le serie robotiche,
perchè non capiranno nulla. Tra l'altro le spiegazioni su
cosa sia in realtà Infinity sono alquanto poco
comprensibili, a meno che non si abbia anche una certa
dimestichezza con la fantascienza.
By
Ale
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MINIONS
di:
PIERRE COFFIN, KYLE BALDA
|
Si parte con la
creazione dei Minions, all'alba dei tempi, fino a seguirli
nelle loro peripezie al seguito del 'capo più cattivissimo',
ma provocano solo guai. Depressi, senza boss, si ritirano
nell'Artide, fin quando 3 di loro, Kevin, Bob e Stuart,
vanno alla ricerca di un nuovo cattivo da seguire: siamo
nella nella swinging London degli anni '60, e i tre si
recano al Villain-Con. Da qui una serie di esilaranti
avventure, con una apprezzabilissima colonna sonora di
sottofondo (i Doors, Jimi Hendrix...),e una marea di
citazioni che forse capiranno solo i più grandi.
Azzeccatissima la voce-off di Alberto Angela, specie quando
narra le fasi evolutivo-storiche dei piccoletti.
"Banana".
Divertentissimo, per bambini da 0 a 99 anni. By Ale.
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MISS
PEREGRINE - LA CASA DEI RAGAZZI
SPECIALI
di
TIM BURTON
con:
EVA GREEN, SAMUEL L. JACKSON
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In questo film tratto dall'omonimo romanzo di
Ramson Riggs,
Jacob è un sedicenne problematico cresciuto col nonno che
gli raccontava sempre storie fantastiche sul suo passato;
Jacob scoprirà che non sono storie, infatti trova proprio la
casa dove era cresciuto il nonno, e la sua istitutrice, Miss
Peregrine (una magnifica Eva Green): i ragazzi hanno tutti
poteri speciali e, per proteggerli da mostri terribili
che vogliono mangiar loro gli occhi, Miss Peregrine ha
costruito un anello temporale, un loop dove i giovani vivono
lo stesso preciso giorno: il 3 settembre del 1940, ripetuto
in eterno. Non riusciranno a proteggersi in eterno...
Tim Burton
in questo film si è evoluto, ci sono sempre le atmosfere
gotiche e visionarie a cui ci ha abituati, ma sfrutta
appieno le nuove possibilità della CGI; ci sono vari temi,
come quello della diversità, quello dell'eterna infanzia in
un nido protettivo, l'avidità che rende mostri, e i mostri
che hanno bisogno degli occhi dei "bambini speciali" per
tornare a una parvenza di umanità.
La scena del combattimento finale è un po'
stonata dentro questo film, troppo pacchiana e anche
incongruente; il finalissimo però è molto bello. Il cast è
ottimo, gli effetti speciali anche, la colonna sonora un po'
ripetitiva, il montaggio ok.
Da non perdere!
By
Ale.
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NAPOLEON
di
RIDLEY SCOTT
con:
JOAQUIN PHOENIX,
VANESSA KIRBY |
|
Se andiamo a vedere un film, definito storico, e pretendiamo
che lo sia in tutto e per tutto, specie nella veridicità
dei fatti, non dobbiamo andare a vedere
NAPOLEON,
ultima fatica di
Ridley Scott,
in cui la Storia non è narrata alla lettera. Tuttavia, se
conosciamo il regista, conosciamo anche la sua passione per
le interpretazioni personali - molto personali - di eventi e
personaggi storici che, in molti casi, sfiorano l' ucronia,
infastidendo non poco i puristi della materia.
A questo punto, però, dobbiamo operare una scelta: o
realizziamo un documentario, fedelissimo alla verità
storica, o ci lasciamo andare all' immaginazione preferendo
puntare sull' elemento spettacolo che attrae maggiormente gli
spettatori, molti dei quali non conoscono la Storia e, a
dirla fino in fondo, nemmeno sono interessati più di tanto
ad apprenderla. Ed è, per la precisione, ciò che il furbo
Scott ha fatto nel realizzare il suo Napoleon,
uscendo varie volte dal seminato della verità - secondo me
intenzionalmente - con lo scopo di raccontare e mostrare un
Napoleone più umano, meno militare, scendendo nel privato
della sua vita, anche qui fantasticando, ma regalando alle
platee emozioni derivanti da passioni e sentimenti, e
piazzando meno battaglie che, tuttavia, non mancano e sono
davvero spettacolari.
In soldoni: Napoleon è un film da scartare?
Assolutamente no, come tutti i film di Ridley Scott,
nel bene e nel male, in quanto, comunque, è sempre ben
confezionato negli aspetti tecnico e scenografico e vanta
una fotografia stupenda che a molti non giovanissimi
potrebbe ricordare
Barry Lyndon di Stanley Kubrik,
con fotogrammi che sembrano dipinti del tempo.
Curiosità in proposito: il grande Kubrick
aveva, molti anni fa, in programma la realizzazione di un
mega-film sul condottiero corso, ma non e' mai riuscito a
materializzare il suo progetto, trovando, tuttavia,
consolazione nel trasporre al cinema il romanzo omonimo del
succitato Barry Lyndon, di William M. Thackeray. Ridley Scott ha, in un certo
qual modo, raccolto l'idea e l'eredità del suo prestigioso
collega e ha concretizzato il progetto rendendogli così un
bell'omaggio.
Joaquin Phoenix interpreta Napoleone, modulando ad
arte le intemperanze caratteriali del personaggio, pur non
raggiungendo i livelli da oscar di
Joker, e Vanessa
Kirby dona una Giuseppina Beauharnais intensa e
convincente.
Nell' insieme Napoleon non rientrerà forse, fra i
Memorabili, ma non è
decisamente
da ignorare.
Sono due ore e mezzo (che diventeranno 4 nella versione tv)
di ottimo intrattenimento non futile per occhi, cuore e mente.
By
slm |
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NESSUNO SI SALVA DA SOLO
Regia
di: SERGIO CASTELLITTO
con:
RICCARDO SCAMARCIO, JASMINE TRINCA,
ANNA GALIENA, MASSIMO BONETTI
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Gaetano e Delia sono
una coppia separata che si vede a cena per organizzare le
vacanze dei figli. Pieni di astio e rancore, ripercorrono in
flashback la loro storia, da quando si sono conosciuti e
subito molto amati, alla loro vita insieme, al divertimento
e all'entusiasmo per i primi figli, ai primi dissidi, ai
problemi coi genitori, alle paure esistenziali, alle liti
feroci e alla fine del loro rapporto. Il tutto molto
realistico, indagato a fondo, con un'ottima sceneggiatura
interpretata magnificamente da Scamarcio e da Jasmine
Trinca; ottimo anche il montaggio che taglia tutti i
possibili tempi morti. Forte e commovente, da vedere. By
Ale.
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archiviotorna
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OPPENHEIMER
by
CHRISTOPHER NOLAN
con: CILLIAN MURPHY, EMILY BLUNT,
ROBERT DOWNEY Jr |
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Altro film sul quale ci sarebbe da scriverci un trattato
per l'argomento affrontato dal regista, che non è' di certo
dei più leggeri.
Cominciamo col dire che il film è godibile maggiormente da
chi conosce poco i fatti narrati nella pellicola; chi
invece li conosce rischia il colpo di sonno a causa dello
scarso ritmo d'azione. Questo, però, non significa che il
film sia privo di interesse. Tutt'altro. Il punto di forza
di OPPENHEIMER sono i dialoghi attraverso i quali si
apprendono, in pratica, le vicende di quest'uomo che diventa
una celebrità in tutto il mondo, ma a caro prezzo di
lotte interiori,
provocate da ciò che va compiendo, e di sconvolgimento
della sua vita, soprattutto privata.
A
favore del film vanno citati alcuni retroscena -
ammettiamolo! - non sempre raccontati nelle varie biografie
del personaggio, che non menziono per non rovinare la
sorpresa.
Ma
chi non conosce i fatti, a questo punto si chiederà di cosa
parla il film.
Presto detto: OPPENHEIMER e' una bella, ricca, lunga
(anche troppo!) e
accurata biografia dell' uomo legato alla
BOMBA ATOMICA,
ovvero di colui che non la scopre, bensì la costruisce, la
sperimenta e la usa a fini, secondo lui, meramente
scientifici e del sapere, salvo poi rendersi conto, con
somma amarezza, della gravità insita nell'utilizzo materiale dello
strumento, con le conseguenze morali e psicologiche facili
da immaginare.
Infatti: chi era Oppenheimer? Chi è stato? Julius
Robert Oppenheimer, cognome tedesco, ma nascita in suolo
americano, è stato uno scienziato, un fisico, uno studioso,
un uomo di grande intelligenza, cerebrale, spinto da
curiosità e ambizione insaziabili, almeno nel suo campo; un idealista
che ha creduto fino in fondo in quel che ha fatto e lo ha
ritenuto fondamentale per la conoscenza ma, divenuto
consapevole della pesantezza negli esiti della scoperta,
ha commesso l'ingenuo, imperdonabile errore di
ritirarsi dal progetto (Progetto Manhattan) creato
intorno alla bomba,
andando, in questo modo, contro gli enormi interessi
economici e politici che avevano cominciato a girare intorno
a quella scoperta, pagando quindi di persona il ritiro con il fango sul
suo nome.
Nolan ha realizzato senza dubbio un' ottima pellicola in
cui non manca nulla: perfetta ricostruzione dell' epoca nei
minimi dettagli, perfetto inquadramento storico, pregevoli
caratterizzazioni e performances degli interpreti a partire
da un Cillian Murphy, convincente Oppenheimer,
tormentato ed intenso quanto basta, per proseguire con un
Robert Downey Jr irriconoscibile nei panni di Strauss,
accanito persecutore del protagonista per vari motivi; una studiata cronologia
degli eventi e tanto altro di positivo possa essere trovato
in un film....Tuttavia, in due ore sarebbe riuscito ad
ottenere gli stessi risultati.
Ma
Nolan è Nolan e nulla si può dire sul suo notevole
talento. Noi spettatori possiamo solo apprezzare le
sue fatiche senza protestare, con la sola possibilità di
scegliere se vederle o no, il che, comunque, è già un
vantaggio.
Vincitore di
7 premi Oscar per: miglior film, miglior regia, miglior
attore protagonista, miglior attore non protagonista ... e
altri ...
by
slm |
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pacific rim 2, la rivolta
di: STEVEN S.
DEKNIGHT
con:
SCOTT EASTWOOD, RON PERLMAN |
Dopo 5
anni arriva il seguito di Pacific Rim, ambientato 10 anni
dopo i fatti narrati. In un mondo che ancora non si è
ripreso, Jake, il figlio dell'eroe Pentecist, vive di
espedienti e ruberie, ma viene reclutato nell'esercito
insieme a un'altra giovane perché incombe una nuova
minaccia.
In
questo sequel non c'è traccia dell'impronta d'autore che
Guillelmo Del Toro aveva saputo dare al primo film; ha una
sceneggiatura scarna, piena di cliché, con battute che non
fanno ridere e interpreti non sempre al'altezza, che offrono
una recitazione o piatta o macchiettistica.
Tecnicamente è perfetto, gli effetti speciali, il mecha
design, fotografia e montaggio sono ottimi e i combattimenti
tra Jaeger e Kaiju altamente spettacolari, valgono da soli
il prezzo del biglietto.
Anche
il combattimento finale è degno di nota e rende onore ai
robot giapponesi, cosa che il regista DeKnight non ha saputo
fare per tutto il film al contrario di Del Toro.
Altra
novità apprezzabile è l'ambientazione in parte cinese,
dovuta però a motivi di produzione più che di scelta degli
autori.
Il
film è consigliato ai giovanissimi e a chi desidera qualcosa
di zero impegnativo.
By
Ale
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|
PROMETHEUS
di
Ridley Scott.
Con:
Michael Fassbender, Noomi Rapace,
Charlize Theron
Dopo averci raccontato il poi,
Ridley Scott ci racconta il prima, in 3D, rispettando a
grandi linee l'iconografia delle successive 4 puntate della
saga, con variazioni su tema. |
In effetti, in molte scene, soprattutto d'interni, il
rimando al 1o ALIEN è
notevole, con le scenografie tetre, nella cui penombra si
stagliano elementi di un passato primordiale ed un futuro
apocalittico del quale s'intravedono i resti di individui
appartenenti, forse, ad una spedizione che ha fatto una
brutta fine.
Anche in questo caso, i protagonisti della storia fanno
parte di una spedizione scientifica che, in seguito al
ritrovamento in Scozia di graffiti risalenti a 35.000 anni
prima, raffiguranti oggetti di probabile origine non
terrestre, parte alla ricerca di quegli oggetti e li trova
in un pianeta lontano due anni di viaggio spaziale dalla
Terra.
Ma nel pianeta c'è altro e, secondo il magnate che ha
finanziato la spedizione, questo altro è ciò da cui potremmo
provenire, ovvero: i nostri creatori.
Solo che essi
non si dimostrano amichevoli e i componenti della spedizione
si trovano ben presto a dover fronteggiare e combattere le
mostruose creature presenti nel pianeta. Ed è proprio nella
2a parte del film che i richiami ad ALIEN si fanno
molto forti; inoltre, alcune assurdità, e grosse ingenuità
inserite nella sceneggiatura, fanno pensare che gli autori
abbiano, in qualche modo, voluto rendere omaggio al glorioso
ed indimenticabile capostipite della saga, nonché alla
fantascienza dei tardi anni '70.
In ogni caso, alla fine del film, le
domande cruciali ritornano spontanee: da dove veniamo
realmente? Siamo davvero di origine aliena? La vita sulla
Terra è stata elargita da un Creatore o è frutto di un
processo evolutivo iniziato con una goccia di aminoacido
colata da un asteroide piombato sul nostro pianeta, forse
milioni di anni fa?
Di sicuro, nel 3000, i nostri posteri
continueranno a chiederselo. Questioni filosofiche e teologiche a
parte, il film si lascia vedere e scorre rapido, regalando
buoni momenti di tensione e paura che però, forse,
incanteranno gli spettatori più giovani, ma non chi ha già
visto l'originale. |
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R A C E,
IL COLORE DELLA
VITTORIA
di:
STEPHEN HOPKINS
con:
STEPHAN JAMES,
JEREMY IRONS
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Jesse Owens si trasferisce
alla Ohio University, dove conosce l'allenatore Larry Snyder.
Facendo i conti con la fidanzata e la figlioletta lasciate a
casa, con la famiglia d'origine povera e soprattutto col
razzismo ancora largamente imperante negli States, inizia a
trionfare in varie competizioni di atletica, sin quando gli
viene proposto di andare alle olimpiadi di Berlino del 1936.
Però i rappresentanti delle associazioni per i diritti dei
neri non vorrebbero che lui partecipasse, in quanto il
regime di Hitler è altamente razzista, ancor peggio che in
patria. Come sappiamo, lui deciderà di andare, e
trionferà sotto il naso del regime nazista.
Film completo,
ottima ricostruzione storica (scene, costumi, trucco, modo
di vivere del periodo), i personaggi sono perfettamente
delineati, come ad esempio Brundage, il capo del comitato
olimpico statunitense in bilico tra affari col regime
nazista e amor patrio, e la regista Leni Riefenstahl, qui
proposta come indipendente, e non al soldo del regime.
Si poteva
tagliare qualcosa per renderlo più asciutto (dura due ore e
un quarto), ma la regia è stata impeccabile. Non mancano
emozioni e commozione: un film imperdibile.
By
Ale
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READY
PLAYER ONE
di:
STEVEN SPIELBERG
con:
OLIVIA COOK, BEN MENDELSON |
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Tratto dall'omonimo romanzo di Ernest cline, il film di
Spielberg ci porta in un futuro molto prossimo (2046) dove
la gente vive più nel mondo virtuale che in quello reale,
dove molti abitano in baraccopoli verticali dette catasti.
Da qui proviene il giovane protagonista Wade, che come tutti
passa le sue giornate in OASIS. Il creatore di Oasis, il
leggendario Hallyday, alla sua morte ha lasciato in eredità
sia Oasis che tutti i suoi averi a chi vincerà una
competizione in tre parti.
Come in ogni videogame che si rispetti, si dovrà superare
ogni livello per acquisire una chiave, e infine scovare
anche un easter egg, cioè qualcosa di nascosto nei
meandri del gioco.
Oltre a Wade, o meglio al suo Avatar Parzifal, tra i tanti
competitors c'è la giovane Art3mis, con cui farà amicizia
anche nel mondo reale, e i villains, rappresentati
dalla multinazionale rivale, IOI, che schiavizza i
dipendenti e vuole conquistare il dominio totale sulla
realtà virtuale.
Non c'è nulla di nuovo in tutto ciò: di film con una realtà
virtuale, e/o ambientati dentro un videogame, ce ne sono
diversi (es. Tron), ma quel che rende il film una vera
chicca, per chi è stato giovane intorno agli '80 ed è anche
un nerd/geek (amante di videogiochi, film fantastici,
fumetti e cartoni), è la marea di citazioni disseminate per
tutto il film.
Impossibile con una sola visione trovarle tutte (un vero
gioco nel gioco) . Il film non è però solo citazioni e
omaggi, c'è anche una tematica di fondo, ovvero l'importanza
di vivere più nel mondo reale che in quello virtuale,
affrontando i problemi senza rifugiarsi in una second life.
Tecnicamente ineccepibile, ottima CGI, fotografia, montaggio
(gran ritmo e velocità), colonna sonora con le hit anni
70-80.
Consigliatissimo alle categorie sopra citate (nati intorno
agli anni '70, nerd, geek di ogni età), sconsigliato a chi
non sa assolutamente niente di tutto ciò.
Circa l'età, direi dai 10 anni in su, anche meno se non si
impressionano (c'è una scena che omaggia un film tratto da
S. King).
By
Ale
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RISORTO
di:
KEVIN REYNOLDS
con:
JOSEPH FIENNES, PETER FIRTH
Clavio è un tribuno romano incaricato da
Ponzio Pilato di assicurarsi che la tomba del maestro Jeshua
sia ben sigillata, onde evitare che i seguaci rubino il
corpo proclamando la sua resurrezione: vuole evitare attriti
con Caifa e gli altri sacerdoti, ed evitare rivolte in
attesa della visita dell'imperatore Tiberio. Dopo la
sparizione del corpo,Clavio sarà incaricato di indagare: la
sua fede pagana verrà messa in discussione, infatti scoprirà
molto più di quello che vorrebbe. Bravi attori, bei costumi,
buone ricostruzioni senza eccessi inutili. Il film si basa
unicamente sul Vangelo, non è una vera indagine storica, nè
prende in considerazione altre fonti, quindi è un buon film
consigliato a coloro che sono di fede cattolica.
By
Ale
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SELF/LESS
Un film di Tarsem
Singh.
Con Ryan
Reynolds, Natalie
Martinez, Matthew
Goode
Il miliardario Damien
Hale sta morendo di cancro, e decide di affidarsi al
misterioso metodo Shedding, ovvero trasferire la propria
coscienza in un altro corpo. Alla segretissima clinica gli
dicono che il corpo è stato creato in laboratorio, ma dopo
il transfert il nuovo Damien inizia ad avere strane visioni
di una donna, una bambina e di un luogo specifico; dopo
essersi molto divertito con la riacquisita gioventù, decide
di indagare. La tematica non è certo tra le più nuove, il
film è tra l'altro un remake di un film del 1966 con Rock
Hudson, tratto a sua volta da un romanzo; i colpi di scena
sono assai prevedibili, però c'è un buon ritmo, molta azione
e sentimento, e una buona fotografia, che rendono il film
vedibile. Sufficiente. By Ale.
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shadowshunters, citta' d'ossa
di:
harakd zwart
con:
johnathan rys - meyer,
Lena Hadley,
lily collins, jamie campbell
bowers
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Clary è una adolescente ossessionata da un simbolo, e che inizia a
vedere cose che altri non vedono; dopo aver conosciuto uno
strano ragazzo, viene assalita da un demone e sua madre
sparisce. Scopre di essere una cacciatrice di demoni, e
dovrà recuperare coi nuovi compagni una magica ed ambita
coppa.
Scopiazzatura generale di moltissimi film e telefilm del
genere: Harry Potter (scuola e mondo degli adulti non sempre
buono) , Buffy (cacciatrice di mostri), Twilight e compagnia
(triangolo amoroso)... Ogni tanto qualche trovata carina
c'è, gli effetti sono di qualità, ma tutto ciò non basta
per non sbadigliare irrefrenabilmente durante quasi tutto il
film, nonostante la presenza di vari bravi attori (
Johnathan Ryis-Meyers, .). Agli adolescenti piacerà, gli
altri possono perderlo tranquillamente. By Ale. |
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SIN
CITY,
UNA DONNA
PER CUI UCCIDERE
di:
FRANK MILLER. ROBERT RODRIGUEZ
con:
MICKEY ROURKE, JESSICA ALBA
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Dopo 9
anni dal primo episodio, le avventure dei personaggi
di Frank Miller continuano nel loro turbinio di passioni,
vendette e violenza sullo sfondo della città del peccato. La
forza di questo film, dal grande impatto visivo, come il
primo d'altronde, è la grande fedeltà con il graphic novel
da cui è tratto, specie per ciò che riguarda lo stile
specie per ciò che
riguarda lo stile: un cupo bianco e nero con sprazzi di
colore , e varie stilizzazioni nelle scene più cruente. Più
che sulla trama , la pellicola è basata su immagini e
personaggi , e sul susseguirsi mozzafiato di azioni, colpi
di scena, e pulp in stile tarantiniano/ milleriano (è
Rodriguez....) e trovate geniali. Da non perdere per gli
amanti del genere.
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SNOOPY &
FRIENDS
di: STEVE MARTINO
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Nel villaggio dei Peanuts le
stagioni si susseguono , mentre i bambini fanno ciò che li
abbiamo sempre visti fare nelle strisce di Schultz: Charlie
Brown è il protagonista indiscusso, e seguiremo le sue
trepidazioni per la bambina dai capelli rossi e i suoi
teneri fallimenti; Linus con la sua copertina dà buoni
consigli all'amico; Schroeder suona, Lucy lo insegue,
Piperita Patty fa casino seguita dalla sua gregaria Marcy, e
Snoopy scrive il suo romanzo avventuroso che inizia proprio
con 'Era una notte buia e tempestosa' , inseguendo il Barone
rosso e i suoi sogni, insieme al piccolo Woodstock. In
tutto ciò, gli adulti sono assenti, o fanno comparsate
sonore incomprensibili. Non c'è nessun intreccio o trama, il
film è destinato ad un pubblico di bambini, ma contiene
quasi tutti gli elementi che hanno reso immortali i
personaggi; gli adulti però non troveranno l'ironia
malinconica di fondo, e la filosofia in erba che costellava
le strips sui fumetti e sui diari scolastici di quando
erano giovani. Film pieno di poesia, adatto ai bambini; ai
grandi piacerà, ma avvertiranno la mancanza di qualcosa. By
Ale
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SOPRAVVISSUTO - THE
MARTIAN
Di: RIDLEY SCOTT;
con:
MATT DAMON,
JESSICA CHASTAIN, KATE MARA.
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La missione Ares 3 su Marte ha
un contrattempo e deve rientrare sulla Terra, e si lascia
dietro il botanico Watney (bravo Matt Damon, già abbandonato
su un pianeta lontanissimo in Interstellar) ritenendolo
deceduto, invece è vivo, e lotterà per la sua sopravvivenza
nelle desolate lande marziane. Sponsorizzato dalla Nasa, il
film ci offre spiegazioni scientifiche comprensibili solo se
si è svolto l'addestramento presso la Nasa stessa;
sorvolando sul dettaglio, la trama è scontatissima, i colpi
di scena sono blandi, tanto che la domanda più angosciante
che ci si può porre durante il film è: " Ma stavolta Sean
Bean morirà o no?". Ridley Scott ci offre tuttavia delle
riprese bellissime, circa i paesaggi marziani. Il film
dovrebbe essere ambientato in un futuro non troppo lontano
ma comunque futuro (non viene indicata nessuna data), eppure
non appare alcuna novità tecnologica o meccanica eclatante,
e anche le ambientazioni terrestri e l'abbigliamento non
presentano cenni futuristici: precisa volontà degli autori
per creare un' ambientazione più vicina a noi, quindi
familiare, oppure scenografo e costumista sono scarsissimi?
Ottima
colonna sonora, in gran parte composta da hit anni '70/'80.
Non è avvincente, ma nemmeno noioso, considerando
la lunghezza superiore alle 2 ore: si può vedere. By
Ale.
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SOLO, A STAR WAR STORY
di:
RON HOWARD
con:
WOODY HARRELSON,
DANNY GLOVER,
THANDIE NEWTON |
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Han è
un giovane che sopravvive rubando per la perfida Lady
Proxima sull'orribile pianeta Carellia, insieme alla sua
compagna Qi-Ra.
Un
giorno decidono di fuggire, ma ci riesce soltanto lui. Così,
Han inizia una serie di avventure : scopriremo perché si
chiama Solo, come ha conosciuto Chewbecca,
come ha vinto a carte il Millenium Falcon e
molto altro. Sullo sfondo, le prepotenze dell'Impero e dei
sindacati conniventi, come l'Alba Cremisi.
Il
film si dipana in un arco temporale di sei anni, da quando
Han ha 18 anni fino a quando ne compie 24.
E' una
storia di formazione, in cui scopriamo come Han è divenuto
l'eroe che tutti conosciamo.
Gli
attori sono bravini; non crediamo si potesse trovare
qualcuno all'altezza di Harrison Ford, mentre Emilia
Clarke come Qi-Ra è discreta tranne che nelle scene dei
combattimenti. L'epica starwarsiana c'è tutta: molta azione,
combattimenti nei pianeti e fra le stelle, qualche battuta
qui e là, droidi sgangherati e le prime tracce di
ribellione.
Non si
parla di Forza e Jedi, ma appariranno due personaggi già
noti, e la storia non è del tutto conclusa: si prevede un
sequel.
La regia di Howard è lineare come in tutti i suoi film, quel
che si percepisce poco è lo scorrere del tempo interno al
film; ottimo invece il ritmo, bene fotografia e colonna
sonora tipica.
Film gradevole, da vedere.
By
Ale
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SOURCE CODE
di
Duncan Jones
Con:
Jake Gyllenhaal, Michelle
Monaghan, Vera Farmiga, Jeffrey Wright, Brent Skagford.
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Il capitano Colter Stevens si ritrova in
un treno, nel corpo di un altro, fino a una terribile
esplosione; dopo si ritroverà in una capsula , senza
sapere perché, visto che lui ricorda di essere in
missione in Afghanistan. Verrà ricatapultato più volte
sul treno, per scoprire un terrorista, e pian piano la
verità si scopre… Buon film di fantascienza, tra salti
nel tempo, teorie quantistiche, realtà parallele, ma con
molto spazio anche alla vicenda umana del protagonista;
azione, colpi di scena, ritmo serrato, bravi attori e
buona regia, di Duncan Jones, figlio di David Bowie:
molto talento! By Ale
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SPIDERMAN 2
di:
MARC WEBB;
con:
ANDREW GARFIELD, JAMIE FOXX
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Nel secondo episodio della
nuova trilogia Spiderman se la deve vedere con tre nemici:
Elektro, Goblin e Rhino, mentre il suo alter ego.
Peter Parker se la deve vedere col suo passato
(genitori scomparsi), coi problemi di cuore con Gwen e con i
problemi economici. Molto migliore rispetto al primo
episodio, che era lento, tedioso e prevedibile, questo film
è ottimamente equilibrato tra le vicende di Peter e quelle
supereroistiche, rispettando in pieno lo spirito del fumetto
del periodo in cui Peter/Spiderman era un teen-ager e
muoveva i primi passi da supereroe e nella vita di tutti i
giorni , riuscendo comunque a modernizzarlo in maniera
armoniosa, dando pari spazio a scene d'azione e a vicende
umane e cogliendo pienamente il carattere del protagonista:
spiritoso e coraggioso. Anche i cattivi ricordano molto
quelli delle prime avventure dell'eroe, un pò psicopatici ma
sempre molto pericolosi; la storia è anche abbastanza fedele
all'originale, e anche le differenze non disturbano, anzi
arricchiscono e modernizzano. Un film emozionante, da non
perdere. By Ale.
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SPIDERMAN,
HOMECOMING
di:
JON WATTS;
con: TOM HOLLAND, MICHAEL
KEATON, ROBERT DOWNEY Jr. MARISA TOMEI. |
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Peter Parker è un giovane liceale coi superpoteri che lo
rendono Spiderman e questo tutti lo sanno. In questo film,
che avviene dopo il coinvolgimento di Spiderman negli
scontri avvenuti nell'ultimo film degli Avengers, i suoi
problemi da liceale adolescente che sta crescendo e vuole
strafare si uniscono a quelli da supereroe: non volendo
ascoltare i consigli del suo mentore Iron Man, si trova
coinvolto nei traffici dell'Avvoltoio, pericoloso
supercriminale.
Il
film riporta finalmente agli albori delle vicende del
personaggio, con ovvie modernizzazioni, inserite in un
contesto attuale, ovvero di quando Peter era giovanissimo e
frequentava il liceo; le battute e le scene sono tutte molto
carine, magari nessuna memorabile davvero (forse il tuffo
nel fiume), ma ben montate, con un buon ritmo.
Benissimo la colonna sonora, con storica sigla del telefilm
di Spiderman remixata per i titoli di testa; carini anche i
titoli di coda.
Tom Holland
ha la faccetta da pupo, e va benissimo per interpretare
Peter;
Michael Keaton
offre al suo Avvoltoio quella personalità necessaria a
renderlo un villain credibile, aiutato anche da un'ottima
sceneggiatura. Non mancano i colpi di scena, uno davvero
inaspettato.
Quel che invece manca sono i comprimari di Peter: non ci
sono
Mary Jane
(una certa Michelle dice che il suo
diminutivo è MJ) nè
Gwen Stacy, e nemmeno
J John Jamenson
(ma in questo caso forse è prematuro); Flash, il bullo, che
era biondo e massiccio nei comics qui è di etnia indiana, e
poco giocatore di football; zia May è una bella giovane
anziché una noiosa vecchietta.
Al contempo, Peter ha un amico mai visto nei comics, tale
Ned, nerd e obeso. Il target del film è molto giovane,
d'altronde è stato tutto creato apposta per coinvolgere nel
Marvel Universe i più giovani; anche i grandi però lo
apprezzeranno.
Doppio finale dopo i titoli: uno dopo quelli grafici, uno
tutto da ridere (ma anche perdibile) dopo quelli a
scorrimento.
By
Ale
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SPIDER-MAN, NO WAY HOME
di:
JON WATTS
con:
TOM HOLLAND, ZENDAYA, BENEDICT CUMBERBATCH |
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Il terzo film della terza trilogia dedicata all'Uomo
Ragno inizia da dove era terminato il film precedente:
il supereroe e' stato smascherato e ora tutti sanno che
dietro la maschera c'è Peter Parker, con conseguenze
disastrose per la sua vita e quella dei suoi amici.
Peter va quindi dal Dottor Strange e gli chiede di
operare un incantesimo per far dimenticare a tutti la
sua identità, ma qualcosa va storto: poco dopo, appare
dal nulla il Dottor Octopus, che non riconosce questo
Peter Parker/Spiderman. Presto si comprende che si e'
aperta una faglia nel Multiverso, e le sorprese non
finiscono qui, perché arriverà un sacco di altra
gente.
Viene quindi introdotto nel MCU il concetto tipicamente
Marvel del Multiverso, ovvero universi paralleli dove
tutto puo' essere molto simile o molto diverso alla
realtà che conosciamo, e vengono così reintrodotte
nella saga ufficiale le prime due trilogie.
Nel film c'è molta azione, ovviamente, effetti speciali
sempre più spettacolari e ben realizzati, ma ci sono
anche temi importanti: la memoria, l'amicizia, l'etica
dell'aiutare il prossimo. Il cast e' ottimo, così come
regia, musica, montaggio. La storia regala momenti
divertenti, momenti action e momenti tragici, molto
emozionanti.
Carina la sigla disegnata finale e importanti i due
finalissimi dopo i titoli di coda, che introdurranno i
prossimi film.
Uno dei migliori film Marvel, da non perdere!
By
Ale |
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S P L I T
di
M. NIGHT SHYAMALAN;
con: JAMES McAVOY,
ANYA TAYLOR JOY
Tre ragazzine vengono rapite da uno psicopatico, un uomo che
ha ben 23 personalità, Kevin, che le rinchiude in uno
stanzino fatiscente.
costui va anche in cura da una psicanalista, la dott.sa Fletcher,
che dopo un po' si avvede che il suo paziente nasconde
qualcosa: infatti due delle sue personalità più estreme
vaneggiano di un terribile mostro a cui offrire sacrifici.
|
La psicanalista sostiene inoltre che negli schizofrenici non
cambia solo la personalità dell'individuo, ma anche il
fisico, poiché la mente riesce a modificarlo, cosicché una
personalità ha una malattia e le altre no, ad esempio, e
questo è di fondamentale importanza per il prosieguo della
storia.
Le varie personalità sono ben usate dal regista per cambiare
spesso tono al film, che va dal thriller psicologico
all'horror, per finire in un altro genere ancora nel
sorprendente finalissimo, che prelude a un sequel con un
cameo davvero a sorpresa.
Il tema non è nuovissimo, ma è ben utilizzato; il film ha
molto ritmo; i flashback della co-protagonista danno
qualcosa in più, preparando gli spettatori al finale. Ci
sono un paio di punti in cui la trama è debole, ad esempio
non mi convince la modalità del rapimento delle ragazzine,
ma per il resto il film è molto avvincente, anche grazie
all'eccezionale interpretazione di Mc Avoy. . Bravi tutti
gli attori, i tecnici e il regista: finalmente un successo
dopo qualche film così-così. Da non perdere per gli amanti
del genere.
By
Ale.
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STAR
TREK
BEYOND
di: JUSTIN LIN
con:
ZACHARY QUINTO,
CHRIS PANE, KARL URBAN. ZOE SALDANA
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Nel 3o film della serie reboot, Kirk e
l'Enterprise si trovano sulla stazione/pianeta di Yorktown,
quando ricevono un S.O.S. da qualcuno in pericolo, oltre una
nebulosa. Purtroppo è una trappola e l'equipaggio si trova
in difficoltà, in un pianeta abitato da strani esseri.
Il film sembra, a tutti gli effetti,
un episodio telefilmico e ne ha tutte le caratteristiche:
azione, l'inventiva di Kirk, il pragmatismo di Scottie, la
logica di Spock e i siparietti umoristici fra Spock e McCoy.
Rimane costante lo spirito della saga:
l'Enterprise come messaggero di pace e il viaggio come
eterno desiderio di scoperta da parte dell'Uomo. Scene e
oggetti riesumati dal passato, ottimi effetti speciali.
Piacevole intrattenimento per amanti
della saga.
By
Ale
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STAR
WARS VIII, GLI ULITMI JEDi
di:
RIAN JOHNSON;
con:
MARK HAMIL, HARRISON FORD, CARRIE
FISHER (virtuale) |
Il nuovo episodio inizia con una battaglia, quella tra il
Primo Ordine e la Resistenza, per poi passare al punto
preciso in cui ci aveva lasciato l'ultima scena
dell'episodio precedente, ovvero con Rey che trova Luke
nell' isola segreta dei Jedi e gli porge la spada laser.
Mentre Episodio VII era un omaggio alla trilogia classica,
Episodio VIII cerca un rinnovamento, ma sempre restando sui
binari dell'epica della saga. Lo scontro tra Rey e Kylo Ren
è scontro tra lato chiaro e lato oscuro della forza; il
personaggio di Kylo è quello meglio riuscito del film,
approfondito e tormentato.
Circa gli altri personaggi, Luke com'è giusto che sia è al
crepuscolo, e anche Leia passa il testimone; Rey vive un po'
di luce riflessa; Finn compie un'importante azione, anche se
non è più il protagonista, mentre altri personaggi
introdotti nel film precedente, come Phasma, non hanno molto
rilievo. Vengono reintrodotte le battute umoristiche, anche
se a volte appaiono fuori luogo ma comunque adatte al giorno
d'oggi (nella trilogia classica erano più sparse e
prerogativa soprattutto del duo Han/Chube).
Le creature sono graziose e utili alla storia. Ottimi gli
effetti speciali e la colonna sonora; il montaggio è troppo
lento in alcuni punti, come ad esempio all'inizio. Il
film è troppo lungo e qualche sequenza si poteva tagliare.
Colpi di scena ce ne sono, anche se niente di
particolarmente imprevedibile; qualche scena farà storcere
il naso ai fan e non solo.
Un buon rinnovamento che fa ben sperare per Episodio IX.
Il film è giustamente dedicato: In loving memory of our
princess Carrie Fisher.
By
Ale
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STAR
WARS IX
L'
ASCESA DI SKYWALKER
di: J. J. ABRAMS;
con:
MARK HAMILL, CARRIE FISHER
(in digitale) |
Il lungo capitolo finale non inizia esattamente dove eravamo
rimasti, lasciando passare un po' di tempo tra Episodio VIII
ed Episodio IX.
Rey, con il suo gruppo, va in cerca di un oggetto che le
permetterà di trovare il leggendario pianeta oscuro dei Sith
e distruggere un redivivo Palpatine, nonché compiere il suo
destino e capire la sua provenienza; nel mentre Kylo Ren la
cerca e la insegue per farla passare al lato oscuro e
dominare l'universo insieme, ma sempre meno convintamente.
Pianeti polverosi, pianeti boscosi, creature varie,
battaglie memorabili, azione, battute, colpi di scena, c'è
tutto quello che un fan si aspetta da Star Wars.
Le differenze registiche tra questo e il film precedente si
notano in diversi punti; ci sono sottotrame lasciate a metà
e quasi dimenticate, come la storia tra Finn e Rose; ci sono
cose non ben spiegate, che comunque si trovano nei libri
collegati alla saga e nelle serie tv.
Sicuramente non è un film perfetto, anzi, ma il finale è
l'unico possibile e chiude perfettamente la vicenda, ed è
anche molto emozionante. Le tematiche starwarsiane, poi, ci
sono tutte. Ottima prova del cast, e della crew, da
sottolineare la colonna sonora riarrangiata che è molto
d'effetto, e gli effetti speciali, con poca CGI.
Un film senz'altro da vedere. By
Ale
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SUBURRA
Di: STEFANO SOLLIMA
Con:
PIERFRANCESCO
FAVINO, CLAUDIO AMENDOLA
|
Filippo Malgradi è un politico
corrotto che si trova invischiato in un giro di delinquenza
di vari gradi e livelli, con tanto di squillo minorenne
morta di overdose in sua presenza; Sebastiano è un
organizzatore di party- vip smidollato; Numero 8 è un
giovane boss della mala di Ostia, che ha una ragazza
tossica, Viola;Manfredi il capo di una potente famiglia di
zingari stanziali; infine il Samurai, ex esponente della
Banda della Magliana, che muove i fili di tutta la vicenda:
trasformare Ostia in una sorta di Las Vegas. Il film poteva
e doveva osare di più: più intrighi e meno sparatorie, più
approfondimento tra le trame del potere e i suoi
protagonisti, Vaticano compreso ; meno buchi di
sceneggiatura, che pur essendo ottima per quello che si
vede, è carente su quello che si dimentica di raccontarci,
tipo la fine che fanno alcuni personaggi ....
Ottima la fotografia, il
ritmo è incalzante, gli attori bravissimi , ma Amendola
ormai è troppo 'Cesaroni' per essere un cattivissimo davvero
credibile. Anche il finale è poco credibile.
Consigliato agli stomaci
forti. By
Ale.
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T E N E T
di CHRISTOPHER
NOLAN
con:
ROBERT
PATTINSON, JOHN DAVID WASHINGTON.
KENNETH BRANAGH
Fanta-spionaggio.
Si cerca di
evitare una nuova devastante guerra
con armi non convenzionali
fra cui
lo spostamento nel tempo.
|
|
Da
dove comincio? Aiuto !
Domanda: Christopher Nolan dorme o soffre
d'insonnia e, nelle notti a occhi aperti, pensa a quali
stregonerie propinare ai poveri spettatori
cinematografici? Risposta: forse. Detto ciò,
procediamo.
Raccontare la trama di questo film è impresa titanica.
Ricordate Inception e Interstellar?
Bellissimi ! Complessi, ma semplici come favole,
confronto questo.
In ogni caso, un
aiuto all' impresa di raccontare la trama del film
proviene da
qui ma,
attenzione agli
spoilers !
Ponendo da parte le trite disquisizioni sulla razza
umana che sta distruggendo il pianeta con inquinamento e
altre varie diavolerie, siamo Dio per arrogarci il
diritto di vita e di morte sul nostro prossimo? E'
veramente un bene che possiamo addirittura manipolare
spazio e tempo per nostro tornaconto personale? Dove
arriverà la tecnologia, ed è buona cosa che il progresso
sia lasciato avanzare senza porre alcun limite? L'
umanità, intesa come sentimento, diverrà obsoleta? E via
filosofeggiando su questi temi immortali, ma non su
questa pagina. Altrove.
Al
di là di tutto, TENET è comunque un ottimo film
in cui, benché la trama sia alquanto complicata, la
sequenza degli eventi è condotta con la precisione di un
orologio svizzero. L'azione non manca, la tensione
neppure, e il film è spolverato qua e là da battutine di
black humour che ne smorzano un tantino la durezza. C'è
anche l' amore, sebbene assai sofferto.
Recitazione: ottima, ma su tutti spicca
Kenneth Branagh, intenso cattivo di turno
(ultimamente, il ragazzo si diverte un sacco a ricoprire
ruoli di villain, riuscendo benissimo
nell' intento). Delizioso cammeo di Michael Caine
nel ruolo, neanche a dirlo, di un sofisticato ed
enigmatico lord inglese. Insomma, interpreta se stesso,
però con la solita classe da vendere.
In
conclusione, un film da non perdere, specie per chi ama
il mix fantascienza/spionaggio. Ne sarà abbondantemente
appagato.
Un
appunto finale importantissimo che risiede nel titolo:
#1
TENET è vocabolo palindromo, quindi
leggibile sia da sinistra che da destra, atto a
simboleggiare, dunque, la possibilità di manovrare il
tempo avanti e indietro secondo i casi;
#2: TENET è la 3a persona singolare latina del
verbo tenere, ossia "tiene". Egli tiene.
Ha in mano il potere assoluto, quindi, il destino del
mondo. E' una buona chiave per capire il titolo ed il
film. Però, non siamo messi bene !
Le
10
cose da sapere sul film, senza spoilers
by
slm
Altra recensione del film by
Ale
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THE
AVENGERS - THE AGE OF
ULTRON
di: JOSS WHEDON
con:
SAMUEL L. JACKSON, JAMES SPADER, CHRIS HEMSWORTH.
Dopo la distruzione dello
Shield , e dopo aver visto cosa potrebbe accadere al
pianeta, Tony Stark decide di riesumare il progetto Ultron,
una I.A. che dovrebbe proteggere l'umanità; invece Ultron ha
un altro pensiero, ovvero che per proteggere il mondo questo
va cambiato, quindi distrutto. Gli eroi, che dovranno anche
combattere i propri demoni interiori provenienti dal loro
passato, incontreranno altri super-umani, Wanda e Pietro Maximoff; Ultron dal canto suo creerà Visione.
|
|
Tutti gli ultimi film Marvel
fanno parte di uno schema più grande, quello del
ritrovamento delle Gemme dell'Infinito, che ci condurranno
prossimamente alla Infinity Saga, ove si scontreranno con
Thanos. Finalini dopo i titoli: c'è solo il primo, quello
dopo tutti i titoli di coda non c'è, potete uscire
tranquilli dalla sala!
L'azione e il sentimento
dominano tutto il film, ci sono le consuete battute, non
molta originalità nell'idea dell'I.A. che si ribella al
proprio creatore, ma bisogna tener conto che nell'universo
Marvel cartaceo Ultron è stato creato nel 1968!
Ci sono poi molte differenze
tra i fumetti e il film: a parte che il creatore di Ultron
non è stato Tony Stark bensì Han Pym (ant-Man),quella più
rilevante riguarda i gemelli Maximoff, che non sono umani
potenziati da Stryker ma mutanti, figli di Magneto!
Una
delle peculiarità della Marvel è quella di aver creato un
mondo ove tutti i suoi eroi e le loro vicende interagiscono
tra loro, secondo la famigerata continuity ; ciò nei film
continua a vedersi solo in parte, in quanto i supereroi
vanno a 'famiglie': da una parte gli Avengers e i loro
componenti, dall'altra gli X-Men e i mutanti, e Spiderman
per conto suo, senza calcolare i Fantastici 4 scomparsi!,
venendosi così a creare dei 'settori' che non interagiscono
tra di loro. Inoltre, nei fumetti Age of Ultron era una saga
molto diversa, con complicati salti temporali e protagonisti
altri supereroi, in nome appunto dell'amalgama tra le
vicende dei supertipi : oltre agli Avengers c'era pure
Wolverine, ad esempio, notissimo mutante, che tornava
indietro nel tempo per impedire a Pym la creazione di Ultron.
Il film è comunque imperdibile
per gli appassionati del genere!
By Ale.
|
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the
AVENGERS
INFINITY WAR,
di JOE E ANTHONY RUSSO
con:
CHRIS HEMSWORTH, SCARLET JOHANSSON |
Tutti i film del Marvel Cinematic Universe, a partire da
Iron man del 2008, convergono in un punto: questo film. Le
varie sottotrame e i finalini ci hanno presentato le Gemme
dell'Infinito, e più di recente abbiamo fatto la conoscenza
di Thanos, villain con delle sue motivazioni logiche seppur
non condivisibili. Thanos in questo film cerca di
riappropriarsi di tutte le gemme che ancora gli mancavano, e
tutti gli Avengers, sciolti dopo i fatti di Civil War, sono
costretti a collaborare per scongiurare la minaccia.
Davvero un'impresa titanica quella dei registi e degli
sceneggiatori, presentare un film equilibrato in ogni parte
e che ha dato il suo spazio a ogni personaggio, e sono
davvero tanti. Ci sono perfettamente riusciti: azione,
combattimenti, scene emozionanti, qualche battuta ma senza
sconfinare nel ridicolo come in Thor Ragnarok, dialoghi,
tutto è ben amalgamato.
Ottimi la colonna sonora, il montaggio , la fotografia e gli
effetti speciali. Il finale lascerà sconvolto più di uno
spettatore (specie i meno avvezzi alle Marvel-stories) , ma
nel finalino dopo i titoli già si intuisce (lo capiranno i
Marvel-fan più acuti) nel prossimo film chi arriverà a dar
man forte ai nostri eroi.
La saga fumettistica da cui è tratto il film è molto diversa
e partiva da presupposti differenti, ma il rinnovamento è
stato ben effettuato, sia sulla trama in generale (anche se
molti fans sono dispiaciuti dell'assenza di un personaggio
fondamentale, ma non è detto che non appaia anche lui) che
sui personaggi, specie Thanos.
Un gran film, imperdibile.
By
Ale
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THE
AVENGERS,
ENDGAME
di: JOE & ANTHONY RUSSO;
con:
EVANGELINE
LILLY, GUYNETH PALTROW, ROBERT DOWNEY Jr |
|
Dopo 11
anni e 22 film, la saga Marvel giunge al termine.
In seguito
ai
tragici fatti susseguiti allo schiocco di dita di Thanos,
Iron man viene salvato e riportato alla base Avengers da
Capitan Marvel; gli eroi cercano vendetta ma non ottengono
nessun risultato. Cinque
anni più tardi sembrano arrendersi e dedicarsi a vita
privata, ma non tutti. Poi torna
Scott Lang, Ant-man, che rivoluziona ogni cosa con una sua
idea.
Questo
è l'inizio di un film molto lungo, tre ore, dove gli eroi si
dividono in tre gruppi per azioni differenti. Non si può
dire molto per non spoilerare; la storia è molto prevedibile,
i colpi di scena sono pochi, ma non poteva andare a finire
diversamente. Non è
questo ciò che importa, ma il messaggio del film che è la
summa dei temi Marvel: amicizia, sacrificio, rialzarsi dopo
le cadute, non arrendersi mai, tutti per uno uno per tutti.
Ottima
sceneggiatura alterna fasi umoristiche a fasi drammatiche;
la capacità narrativa della Marvel è spettacolare. cast &
crew, aspetti tecnici, tutto perfetto. C'è anche
il cameo del compianto Stan Lee, ma non c'è il finalino dopo
gli spettacolari titoli di coda.
Come
continuerà la storia, visto che sono in programma film
dedicati ai vari eroi in solitaria? Al momento non si sa
Film che
chi ha seguito la saga non può perdere, e non lo farà visti
gli incassi stellari.
By
Ale
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THE
BATMAN
di:
MATT REEVES
con:
ROBERT PATTINSON,
JOHN TURTURRO, ZOE KRAVITZ.
|
La storia di questo nuovo film sull'Uomo pipistrello
inizia con l'omicidio del sindaco di Gotham City, a cui
seguono le indagini da parte del Commissario Gordon e di
Batman.
Il film è quindi un thriller noir, un poliziesco, in
cui ci sono più indagini, dialoghi, approfondimento dei
protagonisti che combattimenti e inseguimenti vari.
Un Batman/Bruce Wayne molto cupo verrà coinvolto
personalmente in questa indagine, che vede l'entrata in
scena dell'Enigmista come villain principale;
sono presenti anche altri personaggi noti del franchise:
il maggiordomo Alfred, il boss del crimine
Carmine Falcone col suo tirapiedi, Pinguino,
e naturalmente Cat Woman/Selina Kyle, una giovane
ladra dal drammatico passato, con un suo senso della
giustizia.
Gli attori sono tutti nel personaggio, compreso
Robert Pattinson, perfetto per questo Batman
depresso; ottima la scelta dell'attore che interpreta
l'Enigmista, che ha una faccia davvero inquietante,
svelata nel finale.
C'è un problema coi giochi di parole e le traduzioni,
su cui si può far poco, e di versione italiana poco
coerente, in quanto alcune scritte che compaiono sui
muri o sul web sono in italiano e altre in inglese.
L'ambientazione è contemporanea, sottolineata da
un'ottima fotografia, da Oscar; molto belle anche le
musiche.
Male invece la durata: tre ore sono davvero troppe, con
una mezz'ora di meno sarebbe stato un film perfetto.
Sicuramente ci sarà un seguito, e probabilmente anche
spin-off televisivi: la DC vuole imitare la Marvel. Nel
finale viene accennato il villain del sequel.
Il film è da vedere, tenendo presente l'eccessiva
durata.
By
Ale |
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THE
CREATOR
di
GARETH EDWARDS
con:
JOHN DAVID WASHINGTON,
GEMMA CHAN |
Non c'è che
dire: l'Intelligenza Artificiale, con le varie relative
implicazioni morali e tecnologiche, è l'argomento top di
questi ultimi mesi e se ne parla per ogni dove. Non poteva
certo mancare un film. Anzi! Forse, molti film e perché no,
anche romanzi, racconti, fumetti e chi più ne ha più ne
metta.
Siamo molto
avanti negli anni, qualche decennio prima un ordigno
nucleare è esploso distruggendo mezzo pianeta e i rimasugli
dell' umanità come passano il tempo? Facendo la guerra ma,
occhio! Non fra di loro l'uno contro l'altro (anche!),
bensì uomo contro macchina; Intelligenza Umana contro
Intelligenza Artificiale, il che, come abbiamo detto
poc'anzi, non è più una novità, ma la vicenda narrata nel
film suscita l'interesse dello spettatore in virtù dello
scaltro escamotage che gli autori della sceneggiatura hanno
escogitato proprio con lo scopo di catturarne l'attenzione.
Un ufficiale
delle Forze Speciali di Difesa (Washington) riceve il
difficile incarico di scovare IL CREATORE, ovvero
l'ideatore e costruttore materiale dell' impianto di
Intelligenza Artificiale che domina il mondo, ovviamente
ucciderlo e distruggere il suo operato. Ma quando il nostro
eroe scopre chi è il Creatore, beh ... ha un attimo di
crisi!
Questo film
ha il grande pregio di tuffare il pubblico nella
fantascienza più pura e autentica, per intenderci, quella
con la "f" maiuscola, con i bellissimi scenari futuristici
di città avveniristiche sospese nello spazio, apparecchi
volanti, robot e tutta la mirabilia del genere. Per il resto
ci sarebbe di meglio, ma anche di peggio.
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(THE)
eternals
di CLOE ZHAO;
con: GEMMA
CHAN, RICHARD MADDEN |
Il film Marvel che dà inizio
alla fase 4 del MCU si basa su un gruppo di personaggi poco
conosciuto, Gli Eterni. Il Mondo Marvel si fonda su
una cosmogonia tutta particolare, con esseri divini e
semidivini potentissimi, tra essi ci sono i Celestiali.
Questo Celestiali hanno creato gli Eterni, anche se con
importanti differenze tra fumetti e film; questi esseri dai
grandi poteri sono stati considerati dagli esseri umani, nel
lontano passato, degli dei ed eroi mitologici, e gia' dai
loro nomi si capisce chi: Gilgamesh, Thena, Ajak, Makkari,
Sersi, Ikaris, etc.
Il film ce li mostra nel 7000
a.C. in Mesopotamia, a salvare gli umani dai terribili
Devianti, e poi in varie epoche, con flashback tra
presente e passato. Il loro compito infatti, affidato dal
Celestiale Arishem, è quello di sconfiggere questi
Devianti per aiutare gli umani ad evolversi, senza
interferire troppo.
Oggi i Devianti sembrano
debellati, ma il gruppo, sparso sulla Terra, è ancora qui.
Sersi insegna in un college di Londra; qui lei, il
fidanzato e Sprite, altra Eterna, vengono attaccati da un
potente Deviante. Compare anche Ikaris e pian piano
si ricongiungono agli altri del gruppo per sventare la
minaccia; in realtà capiranno, a loro spese, che le cose
non sono come erano state loro dette, in una serie di
inaspettati colpi di scena.
La regista Chloe Zhao,
anche sceneggiatrice, ha dato molto risalto alle scene
introspettive, di crescita e sviluppo dei personaggi,
creando un ben riuscito amalgama con le scene piu' d'azione
e quelle piu' comiche, tipiche della Marvel, inserite in
contesti che non disturbano l'epicità' dell'azione.
Il film colpisce per le
tematiche affrontate, come quella dell'evoluzione, del
libero arbitrio, del rapporto con la divinità creatrice e
molte altre; inoltre è il più inclusivo tra tutti i film
Marvel, in quanto presenta un'eroina sorda, Makkari,
ha rappresentate tutte le etnie e anche una famiglia
arcobaleno.
Ottimo tutto il lato tecnico
e le musiche di Ramin Djawadi.
Nelle scene finali, le 2 dopo
i titoli di coda (bellissimi), scopriamo le new entry dei
prossimi film Marvel.
Un film da non
perdere.
By
Ale |
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THE
FABELMANS
di: STEVEN SPIELBERG
con:
GABRIEL LABELLE, MICHELLE WILLIAMS,
DAVID LYNCH |
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L'autobiografia di Steven Spielberg è un romanzo di
formazione, ma anche un film sulla magia del cinema.
Il ragazzo che impersona Spielberg nel film si chiama
Sammy Fabelman, ed è figlio di uno scienziato
precursore dell'informatica e di un'artista, casalinga
disperata (e fedifraga) anni 60; queste caratteristiche,
arte e tecnologia, confluiranno nel regista, capace di unire
arte, intrattenimento e tecnica nei suoi film.
Il film inizia con i due genitori che portano Sammy a vedere
un film: da qui partirà la passione, quasi la necessità
del bambino di filmare tutto, dalle scene familiari a
piccole storie con i suoi amici trasformati in attori.
Intanto la famiglia si trasferisce più volte e finisce in
California, dove Sam, ormai ragazzo, viene bullizzato al
college perché ebreo; intanto i genitori si separano,
evento che traumatizza il ragazzo, infatti le famiglie dei
film di Spielberg sono spesso disfunzionali o con genitori
separati.
Nella pellicola si possono trovare riferimenti a vari suoi
film: mentre gira scene di battaglie si pensa a Salvate
il Soldato Ryan, quando la vita familiare è rallegrata
da una scimmietta la memoria va a Indiana Jones, e
così via di richiamo in richiamo.
C'e' molta introspezione psicologica, i personaggi sono
tutti ben approfonditi, specie la madre; inutile aggiungere
che la parte tecnica è impeccabile.
Si può eccepire qualcosa sulla lunghezza, 2 h e mezza per
una storia di formazione sono parecchie e non sempre
scorrono, ma il film è piacevole, soprattutto per gli
amanti del cinema e di Spielberg.
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Ale |
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THE
GIVER - IL MONDO DI JONAS
di: PHILYP NOYCE
con:
MERYL STREEP, JEFF BRIDGE,
ALEXANDER
SKARSGARD |
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Tratto
dall'omonimo libro di Lois Lowry. In un imprecisato e
distopico futuro, la società è organizzata in modo che la
vita degli individui sia completamente programmata,
dall'inizio alla fine; il mondo è grigio (ottima la scelta
iniziale del B/N per sottolinearlo) e privo di emozioni,
possibilità e scelte, perché così facendo sono stati
eliminati il dolore, la guerra, la fame e tutte le atrocità
tipiche dell'uomo. Il potere è detenuto da 12 anziani, che
decretano che Jonas è diverso, e potrà diventare un
accoglitore, ovvero un individuo che sa e conosce il passato
dell'umanità. Verrà in questo aiutato da un donatore,
l'anziano preposto alle memorie.
Costui gli mostrerà la verità, e le cose non saranno più
come prima, tanto più che il mondo perfetto non è affatto
perfetto come sembra.... Molto in tenso e poetico,
commovente a tratti, denso di significato , con ottima
fotografia e bella scenografia, si perde purtroppo nel
finale, che è affrettato e scarno di illuminanti
spiegazioni, superficiale a confronto del resto del film.
Breve e non facente parte di una trilogia, cioè capitolo
unico, il film merita comunque di essere visto. By Ale.
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the great
wall
di: ZHANG YIMOU;
con:
MATT DAMON, WILLEM DAFOE
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Due commercianti, nonché mercenari europei, sono in Cina per
la misteriosa "polvere nera", ma vengono catturati nella
Grande Muraglia. Qui assisteranno e parteciperanno all'epica
battaglia contro i mostri verdi Taotie, che ogni 60 anni
tornano a minacciare il mondo: il Muro è stato costruito
apposta, ed è protetto dalla Confraternita Senza Nome,
comandata dalla invincibile Lin Mei. Il film si basa
soprattutto sulle spettacolari e coreografiche battaglie,
ricche di colore, azione, costumi sgargianti ed effetti
speciali; la trama è semplice e non sempre sorretta da una
buona sceneggiatura; la presenza di
Matt Damon, Willem Defoe e Pedro Pascal ("Il
trono di Spade") arricchiscono la pellicola. La colonna
sonora di Ramin Djavadi, anche lui dal Trono di
Spade, sottolinea bene le scene; bene anche il montaggio
serrato. Un fantasy action classico,impreziosito da
caratteristici topic cinesi, con protagonista che da
manigoldo diviene eroe con un classico percorso di crescita;
tipica del fantasy anche la love story appena accennata tra
William e Lin Mei.. A chi ama il genere e vuole passare
un'oretta e 40 minuti spensieratamente.
By
Ale
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THE
HOST
di:
Andrew Nicol
con:
saoirse ronan,
diane kruger, jake abel, william hurt
La razza parassita aliena delle Anime ha ormai
soggiogato la razza umana, tranne alcuni che si
nascondono. Melanie Stryker viene catturata e
infettata, ma continua a resistere all'aliena
Viandante, che ha preso il suo posto. Dopo l'inizio,
interessante, il film vira verso la banalità, la
noia, l'inverosimile e il contraddittorio,
diventando una storia per adolescenti : si ripropone
infatti,tra l'altro, il classico triangolo amoroso
impossibile di film come Twilight. E il film è
tratto proprio da un libro della Meyer, autrice
della celebre saga dei vampiri luccicanti tanto
amati dalle ragazzine. Nè il regista Niccol riesce a
trasformarlo in qualcosa di più compatto,
trascinante e convincente. Peccato, occasione
sprecata. Piacerà alle adolescenti, astenersi tutti
gli altri. By Ale.
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THE
LAST DUEL
(duello
finale)
di:
RIDLEY SCOTT
con:
MATT DAMON, BEN
AFFLECK,
ADAM DRIVER, JODIE COMER |
Duro essere donna, ma lo era indubbiamente molto di più nel
medioevo, allorché essere una donna significava essere un
oggetto di proprietà e non un individuo in carne ed ossa,
dotato di anima e cervello. Tuttavia, anche in quel
periodo storico oscuro, vi è stata chi non ha
accettato la sua
condizione e si è ribellata al destino, denunciando senza timore
chi le ha fatto del male, vincendo pure la causa.
Questa, molto in sintesi, e' la trama del nuovo film di
Ridley Scott che torna al passato, narrando fatti
realmente accaduti nel 14^ secolo, dilaniato dalla Guerra
dei cent' Anni fra Francia ed Inghilterra e falcidiato
dalla peste; fatti
raccontati anche da
Eric Jager,
autore francese, nel suo
romanzo
omonimo dal quale Scott ha ricavato il film.
Seguendo la vicenda, viene spontaneo pensare che Jager, per
la sua opera, si sia ispirato ad
Akira Kurosawa e al suo
Rashomon,
per raccontare gli eventi in tre versioni diverse: quella del
marito della protagonista (Jean de Carrouges, Matt
Damon), quella dell' amico del marito (Jacques Le Gris,
Adam Driver) e infine quella della diretta interessata (Marguerite
de Carrouges, Jodie Comer), vittima del più infame fra i
crimini perpetrati ai danni di una donna: lo stupro.
Chi, dei tre, dice la verità? Il duello finale servira' a
stabilirla, dopo un processo degno del miglior legal
thriller che si possa vedere al cinema.
La sceneggiatura e' stata scritta a sei mani da Matt
Damon, Ben Affleck - che tornano a collaborare dopo
qualche anno - e Nicole Holofcener che si è
concentrata sulla protagonista trasmettendoci un ritratto
femminile antico e moderno allo stesso tempo,
drammatico ed intenso.
Bellissima fotografia, cupa quanto basta per mantenere lo
spirito cupo dell'epoca; bei costumi, recitazione mai sopra
le righe,
nei toni giusti per il periodo, senza ridondanze, merito di Matt
Damon, Ben Affleck, Adam Driver e la bella Jodie
Comer, compresissima nel ruolo di Marguerite, donna
intelligente, colta, e solo apparentemente sottomessa.
Rilevante anche la figura della suocera, madre del marito di
Marguerite, molto ben interpretata da Harriet Walter,
che non si fa alcuno scrupolo a disprezzare e umiliare la
bella nuora, lasciandosi odiare con classe da pochi.
The Last
Duel è, dunque, un ottimo film in cui Scott mescola
sapientemente, e con scaltrezza, storia, amore, politica,
economia, religione, giurisprudenza e robusti temi sociali,
mixando bene il tutto.
In alcuni momenti, specie il finale, il film potrebbe
ricordare Il Gladiatore per la tecnica di ripresa
usata; in altri, il famoso cult
I Duellanti, col
quale, tra l' altro, Scott ha esordito nel cinema, e che gli
ha valso molti prestigiosi riconoscimenti fra cui la Palma
d' Oro a Cannes, qualche anno fa (1977).
Insomma, da non perdere, soprattutto se si ama
la Storia, in particolare, il periodo medievale con tutte le
sue interessanti implicazioni.
by
slm |
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THE
LAST WITCH HUNTER
di:
BRECK EISNER
con:
VIN DIESEL, ELIJA WOOD, JULIE ENGELBRECHT
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Kauldner è un cacciatore di
streghe e stregoni immortale, da quando nel 1200 sconfisse
la Regina delle Streghe insieme al fidato amico Dolan;
oggigiorno le streghe sono giunte ad una tregua con gli
umani, che peraltro ignorano la loro esistenza, ma c' sempre
qualcuno che si sottrae alla regola, quindi il Nostro
continua a cacciare, con la corporazione religiosa detta
Ascia e Spada, che gli affianca un "dolan". Quando il
vecchio Dolan va in pensione, viene trovato ucciso, e
Kauldner, col nuovo Dolan, indagano, anche con l'aiuto della
giovane strega buona Cloe, compiendo una serie di scoperte
incredibili. Questo fantasy-action-horror movie è pieno di
ritmo, gli effetti digitali sono ottimi, anche se molti temi
interessanti avrebbero meritato maggiore approfondimento, e
qualche dialogo banale non manca, il film è scorrevole, la
trama regge e ci sono anche un paio di colpi di scena. Belle
le scene oniriche, e l'idea della guerra magica lontano
dagli occhi umani (ripresa dalla saga de 'I guardiani della
notte', e anche dal manga X-Clamp), bravi gli attori tutti
sul pezzo. Più che godibile, per gli amanti del genere.
By
Ale
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TOMORROWLAND
di:
BRAD BIRD;
con: GEORGE CLOONEY
Casey
è una ribelle molto ottimista, sognatrice e tecnologica,
Frank è anch'egli un genietto ma pessimista e disincantato. S'incontreranno
grazie a una spilletta che li porterà in un mondo
futuristico ove tutto è perfetto, e ad una strana bambina.
La storia è piena di azione e sentimenti in puro stile
Disney, ma è molto confusionaria e per certi punti
incomprensibile ; ciò che conta è però il messaggio, ovvero
ottimismo, speranza, fiducia in sè stessi e nei propri
sogni, in contrasto col pessimismo imperante degli ultimi
anni.
Se non
siamo noi i primi a credere ai propri sogni, come faranno a
realizzarsi? Gli effetti speciali e le trovate sono ottimi,
gli attori bravi, un pò troppo lungo ma essendo un film
carino-Disney si può vedere. By Ale.
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TOTAL RECALL,
Atto di
forza
di: LEN WISEMAN;
con:
colin farrell, kate beckinsale, jessica
biel
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Doug
Quaid vive , alla fine del 21 sec, nella Colonia
(Australia)e fa l'operaio nella Federazione di Britannia;
questi sono gli unici due posti rimasti vivibili sul
pianeta. Per svagarsi, si rivolge alla Rekall,una sorta di
realtà virtuale dove vuole impersonare un agente segreto. Ma
qualcosa va storto: lui è una vera spia, doppiogiochista tra
il Governo e la Resistenza! Iniziano qui le sue avventure,
in questo futuro ottimamente realizzato. con ottimi effetti
speciali e scenografie.Colin Farrell è perfettamente a suo
agio nel ruolo, che fu di Schwarzy nell'omonima versione del
1990. Azione mozzafiato e intrighi, con citazioni varie,
anche se l'aspetto più psicologico del tema realtà/finzione
è relegato solo a un paio di scene. La storia è tratta da un
racconto dell'inesauribile fonte Phillip Dick. Da vedere,
per gli amanti del genere. By Ale |
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UPSIDE DOWN
Regia
di: Juan
Diego Solanas
con:
Jim Sturgess, Kirsten Dunst.
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Adam e
Eden abitano in due mondi
contrapposti, uno sopra l'altro a gravità inversa, ove il
mondo di sopra è ricco, pulito e ordinato, e quello sotto va
allo scatafascio. I due si incontrano da piccoli, e in
seguito si innamorano; ma i rapporti di quel genere sono
vietati, ed incappano in un controllo. Dopo 10 anni, lui
farà di tutto per incontrarla di nuovo, facendosi assumere
dalla multinazionale Transword, l'unico punto di contatto
possibile tra i due mondi.
La
vicenda sentimentale tra due ambienti antitetici è
universalmente nota; quel che stupisce nel film sono le
ambientazioni , davvero geniali, e le idee alla base di una
sceneggiatura affatto banale. Un film che è un vero
gioiellino, consigliato si agli amanti del genere fantastico
che ai più
romanticoni....By Ale. |
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VALERIAN,
LA
CITTA' DEI MILLE PIANETI
di:
LUC BESSON;
con:
CLIVE OWEN, RHIANNA, ETHAN HAWKE, HERBIE HANGCOCK |
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Tratto da una
serie di fumetti francese, il film di Luc Besson narra di
due agenti speciali, Valerian e Laureline, che devono
compiere una missione di recupero, portando poi ciò che
hanno preso alla stazione Alpha, un agglomerato di razze che
vivono in una sorta di stazione gigante nello spazio. Qui
incapperanno in nuove avventure.
La scena
d'apertura vale da sola il prezzo del biglietto: la
creazione della base orbitante a partire dal primo modulo
degli anni '60 da parte degli Usa, per poi finire molti
secoli dopo con razze aliene di ogni tipo, il tutto
sottolineato da "Space oddity" di Bowie è uno dei migliori
inizi visti nella storia del cinema.
Il film risente
molto di altre opere di fantascienza: Star Wars (alieni,
pianeti polverosi), Star Trek, Avatar (alieni ecologisti, i
Pearls) si intravedono un po' ovunque, dando un senso di
deja-vu, che però non dispiace, anzi va di moda in questo
periodo. I giovani protagonisti non sono un granché, lui è
scialbo, lei antipatica, e tra i due c'è poco feeling; anche
gli altri personaggi non sono certo memorabili.
La
sceneggiatura è semplice, qualche dialogo è banalissimo e le
scenette comiche non fanno molto ridere; i colpi di scena
sono scarsissimi, c'è però una trama che regge per tutta la
durata del film, oltre due ore, e questo è già tanto di
questi tempi: non ci si annoia mai.
Gli effetti
speciali e la CGI sono di grande livello, non per niente
questo è il film europeo più costoso di tutti i tempi.
Azione, ritmo e scene memorabili, come quelle con
Rihanna,
non mancano; c'è anche un cameo di
Rutger Hauer.
Montaggio e
fotografia bene, colonna sonora molto bene, costumi e trucco
pessimi.
Il film si può
vedere, piacerà soprattutto ai più giovani che sono il
target di riferimento.
By
Ale
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VELOCE COME IL
VENTO
di:
MATTEO ROVERE
con:
STEFANO ACCORSI, MATILDA DE ANGELIS, PAOLO GRAZIOSI
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Matteo Rovere, alla sua terza
regia, ci propone una storia vera ambientata in Emilia
Romagna nel mondo delle corse automobilistiche Gran Turismo.
Giulia De Martino è una giovane pilota, a cui muore il padre
durante una gara; ha un fratellino a carico, e soprattutto
l'obbligo di vincere il campionato, altrimenti il loro
casale di famiglia verrà pignorato. Inoltre, il fratello
maggiore Loris, ex pilota e tossicodipendente, si ripresenta
a casa dopo anni con la fidanzata più tossica di lui. A un
odio iniziale, segue una fase in cui il fratello decide di
fare da allenatore alla ragazza. Un film originale, intenso,
molto ben recitato sia da Accorsi che dall'esordiente
Matilda De Angelis, in cui vengono messi in risalto tutti i
concetti fondanti dei film ambientati nel mondo dello sport:
spirito di sacrifico, volontà, impegno e soprattutto
coraggio sono indispensabili per la crescita personale, e
dopo lo sprofondo si può, e si deve, sempre risalire.
Sonoro purtroppo pessimo (i
dialoghi durante le corse non si sentono quasi per nulla),
finale in parte evitabile (basta prese in giro del
telespettatore), ma il film è da vedere.
Consigliatissimo.
By
Ale
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V E N O M
by
RUBEN FLEISCHER
con:
TOM HARDY |
Eddie
Brock è un giornalista investigativo che viene licenziato
per aver pestato i piedi al potente dottor Drake, che fa
esprimenti unendo creature aliene, i simbionti, e umani
inconsapevoli, che puntualmente muoiono. Insieme a una
dottoressa pentita entra nell'edificio, dove viene attaccato
dal simbionte alieno Venom. Costui non è particolarmente
cattivo, solo che ogni tanto si ciba delle teste degli
umani... In seguito la schizofrenica coppia combatterà con
un villain ibrido tra un altro personaggio e un altro
simbionte alieno.
Il film presenta molte differenze col personaggio dei
fumetti, soprattutto il fatto che questo simbionte alieno
sarebbe un nemico dell'Uomo Ragno, dopo essere stato... la
sua tuta da supereroe per un bel po' di tempo, ma qui non se
ne parla proprio: il film è del tutto staccato dagli altri
film Marvel, non ci sono riferimenti nè crossover.
Il personaggio di Brock nei fumetti pure è molto diverso,
qui è un eroe positivo mentre là è un giornalista rancoroso
e depresso, quindi negativo, il che incide sulle
caratteristiche di Venom. Inoltre, il film presenta buchi di
sceneggiatura e assurdità varie; fastidiosissimo il cambio
di registro, drammatica la prima parte e leggera e
adrenalinica la seconda, con scene divertenti e battute
varie. Tecnicamente è buono, ma per il resto non è certo un
film ben riuscito. Non si capisce nemmeno se è adatto ai
bambini, un po'pauroso in certi punti ma con trama troppo
blanda per un adulto.
Si può
tranquillamente non vedere.
By
Ale
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Warriors
Di:
Gavin O’Connor.
Con:
Joel Edgerton, Tom Hardy,
Jennifer
Morrison
|
Due
fratelli non si parlano da anni, vivono lontani ma hanno
entrambi molti problemi e bisogno di soldi; decidono
così di iscriversi al campionato di Arti marziali miste
, ove si rivedranno dopo anni. E inizieranno a venire
fuori le magagne. Il film, nel filone dei vari
Cynderella man, Million dollar baby, e anche… Rocky, è
coinvolgente; gli attori bravi e commoventi, ma è
scontatissimo, specie nel finale. Comunque è vedibile,
specie se amate i combattimenti, ma anche no. By Ale |
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WONDER WOMAN
di PATTY JENKINS;
con:
GAL GADOT, CHRIS PINE, ROBIN WRIGHT |
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Diana è una amazzone figlia della regina
Ippolita, che vive e si addestra con le sue compagne
sull'isola di Temyscira, patria donata loro da Zeus.
Fin da subito si capisce che non è come tutte
le altre. Un giorno salva un soldato, il maggiore Steve
Trevor: siamo nel pieno della II guerra mondiale, e Diana
decide di lasciare il suo popolo per salvare gli uomini
dalla guerra, voluta dall' arcinemico Ares.
Nonostante sia davvero super, Diana è anche
molto ingenua, non conoscendo affatto il mondo e gli uomini;
la sua crescita sarà inevitabilmente dolorosa. Quel che
funziona nel film è innanzitutto la protagonista, Gal Gadot,
stupenda e bravissima; la regia femminile, che si nota nella
capacità di esaltare le presenze femminili del film; la
fotografia saturata; la colonna sonora; molto epiche certe
scene.
Quello che invece va di meno è il solito
problema dei film iniziali delle serie, ovvero la lunga
presentazione del personaggio e del suo addestramento, che è
un "male" necessario; gli effetti speciali riguardanti i
combattimenti sono belli, ma ormai gli slow motion non
stupiscono più, e inoltre la CGI del combattimento finale
non è un granchè. Il montaggio toppa diversi attacchi; i
personaggi comprimari , che dovrebbero servire ad
alleggerire il drama, non risultano poi così utili allo
scopo.
Battute divertenti non mancano, anche
allusive; altri sketch potevano risparmiarseli. Quello che
non va per niente è il villain: toppato l'attore e poco
chiari i suoi intenti. Il film è anche lungo, 2 ore e 20
sono troppe.
Un film senz'altro godibilissimo, consigliato
agli amanti del genere, ma per vedere la vera W.W.
aspettiamo il capitolo 2.
By
Ale
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X - MEN,
DARK
PHOENIX
di SIMON
KINGBERG,
con: JAMES
McAVOY, MICHAEL FASSBENDER, JENNIFER LAWRENCE.
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L’ultimo film della saga degli X-Men , molto bistrattata
dalla Marvel, è il migliore tra quelli dedicati ai mutanti.
La saga fumettistica dell Fenice Nera ha origini lontane
(parte dagli anni 80 in Italia) e ancora non si è
praticamente conclusa, ma il nocciolo della vicenda è stato
negli anni 80: una saga lunga, piena di personaggi e
avvenimenti impossibile da condensare in un solo film.
Troviamo però lo spirito sia della saga che dei personaggi.
Jean Grey per salvare alcuni astronauti nello spazio rischia
la vita, nel momento finale una forza primordiale, la
Fenice, entra in lei cambiandola profondamente.
Seguono travagli interiori, drammi, colpi di scena. Gli
attori principali (la Turner, Mc Avoy e Fassbender) sono
pienamente nei personaggi, gli altri X-Men sono un po’
defilati ma molto bravi anche i loro interpreti.
Tecnicamente i film Marvel sono perfetti, e questo non è da
meno.
Il regista ha saputo condensare in due ore una lunga saga,
eliminando tutte le sottotrame e gli annessi e connessi dei
comics ma non togliendo nulla ai protagonisti e al senso
della storia. Le loro emozioni , i loro errori sono al
centro della vicenda.
Il film come è noto non fa parte del MCU per questione di
diritti, ma la Marvel Disney ne ha ripreso il controllo,
quindi nei prossimi film tutto sarà diverso.
Un film da vedere.
By
Ale
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X -
MEN - APOCALISSE
di: BRIAN SINGER
con: MICHAEL FASSBENDER, JENNIFER LAWRENCE
1986. En Sabah Nur è un mutante egiziano antichissimo,
potentissimo e immortale, che viene risvegliato da alcuni
fanatici religiosi. Entra in contatto con alcuni dei più
potenti mutanti esistenti: Magneto in primis, che sta
cercando di rifarsi una vita, invano;la bella telepate/telecineta
ninja Psylocke; una giovanissima Tempesta, qui ancora
ladruncola tra le vie del Cairo; e Angelo, lottatore in
arene per mutanti.
|
Vuole creare i suoi quattro cavalieri
dell'Apocalisse, che lo aiuteranno a distruggere il mondo e
ricrearne uno come vuole lui. Cerca anche di entrare in
contatto con Xavier, per riuscire così a sottomettere tutte
le menti del mondo.
Nel frattempo, alla scuola Xavier per
giovani dotati appaiono nuovi personaggi come Ciclope. Il
film è piacevole a vedersi, con scene spettacolari
(magistrale l'arrivo di Quicksilver alla scuola, o la scena
straziante di Magneto con la sua famigliola, che valgono da
sole il prezzo del biglietto) e coinvolgenti; quel che
lascia perplessi i lettori Marvel è il solito stravolgimento
che si fa di molti personaggi sul grande schermo, sorvolando
sulle ovvie e necessarie differenze di trama rispetto alle
saghe a fumetti, o del loro abuso: Psylocke non è così, ed è
delineata malissimo; Mystica, a parte un breve periodo di
redenzione (illusoria) nei comics è malvagia; Magneto sembra
messo lì per forza, perché è fichissimo e uno dei personaggi
meglio riusciti (sia dei fumetti che della saga filmica), ma
in realtà già è stato approfondito nei film precedenti, e
già sappiamo della sua tragica storia nei campi di
concentramento, nonchè del suo oscillare tra bene e male; il
carattere di Ciclope da giovane non è quello scavezzacollo
mostrato dal film.
Convincente invece il virare sui mutanti adolescenti, cosa
che negli ultimi anni ha fatto anche la Casa delle Idee nei
fumetti: indispensabile per affascinare il pubblico giovane,
che si può identificare in loro. Simbolico a questo scopo
l'utilizzo anche nel film dei media tramite i quali si
creano idoli giovanili, come nel caso di Mystica, diventata
idol per Tempesta e altri giovani mutanti (guarda caso,
Mystica è interpretata da Jennifer Lawrence, idolo dei
giovani grazie al suo personaggio , Katniss, in Hunger Games).
Interessanti le spiegazioni...tricologiche (perché Xavier è
calvo o Tempesta è canuta).
Il finalissimo dopo i titoli di coda, scopre chi sarà il
villain del prossimo film della saga. Film da vedere a
prescindere per gli amanti del genere: anche se lungo, non
ci si annoia un attimo.
By
Ale
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