SHOWLANDIA

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REVOLUTION

 

 

Personaggi e interpreti principali: Miles Matheson: Billy Burke (Twilight);

Charlie Matheson: Tracy Spiridakos; Danny Matheson: Graham Rogers;

Nora Clayton Daniella Alonso; Tom Nevill: Giancarlo Esposito;

Aaron Pittman: Zack Orth; Sebastian Monroe: David Lyons;

Rachel Matheson: Elizabeth Mitchell (Lost)     

 

 

      Riflessioni  -   tv  -   intro

 

 

                                                                              RIASSUNTO

Il mondo resta senza energia elettrica, ma il black out non sembra casuale. Infatti viene annunciato da qualcuno che ne è venuto a conoscenza e cerca di avvertire quante più persone può, ma si rivela inevitabile e irreversibile.

Da quel maledetto giorno passano 15 anni in cui il mondo torna al Medioevo e la popolazione si adatta a vivere come una volta, accendendo lanterne e candele di sera. Non c'è più nulla che funzioni, mancano i governi e l'ordine viene mantenuto con forza ed arroganza da squadre di miliziani. Una di queste, capitanata da Tom Neville, irrompe nella vita tranquilla di una famiglia e provoca la reazione dei componenti che si difendono con armi primitive ma efficaci come le balestre. Ne nasce uno scontro nel quale muore il padre che si rivela poi essere collegato in qualche modo con il black out energetico. Prima di morire, l'uomo raccomanda alla figlia di cercare il di lui fratello perché forse sa. Nel corso dello scontro, i soldati della milizia rapiscono il figlio minore dell'uomo, il giovane Danny, e questo episodio convince Charlie, la figlia maggiore, a lasciare il villaggio e partire in cerca dello zio Miles. Lo trova in un locale dove lavora come barman e gli racconta l'accaduto. Lo zio accetta di unirsi alla ragazza per andare a cercare Danny e liberarlo. In passato, i due fratelli hanno visto la madre abbandonarli ed andar via, cosa che li porta a pensare ad una sua probabile morte, ma la donna è viva e persegue lo scopo di restituire la corrente elettrica perché sa come fare e sa dove andare per farlo. Al gruppo si unisce anche Aaron Pittman, esperto informatico, e Nora, una ragazza che aveva abbracciato la causa dei ribelli combattenti contro la milizia.

Nel frattempo, la madre dei ragazzi, Rachel, viene trovata, rapita dallo spietato Monroe, proclamatosi capo di una sua repubblica, e costretta a costruire un generatore per produrre energia, sotto la minaccia di veder uccidere i figli. Al termine di numerose avventure, la famiglia si riunisce, ma altre vicende attendono i protagonisti di questa storia.

 

Lo scorrere del tempo assiste a molti mutamenti di situazione e dei personaggi stessi e, lentamente, emerge la verità su ciò che era avvenuto 15 anni prima, rivelando il retroscena del mega black out. Agli alti vertici della Difesa, un ristretto gruppo di scienziati, studiosi e ricercatori - di cui faceva parte anche Rachel - avevano effettuato esperimenti discutibili con l' energia e la corrente elettrica producendo qualcosa che, invece di erogare elettricità, la assorbiva in quantità preoccupanti. Decisero così di interrompere subito quella sperimentazione ma era già troppo tardi.....

 

Nel frattempo, la società formatasi dai sopravvissuti si era divisa fra Ribelli e Leali, cioè coloro - i secondi -  che sostenevano il Presidente degli Stati Uniti, o di quel che era rimasto degli Stati Uniti, imponendo una specie di dittatura sulla popolazione; ed i primi, ossia i Ribelli, quindi quasi tutta la popolazione, ovvero, coloro che non accettavano la tirannia.

Ma in un mondo ormai selvaggio, senza regole nonostante il regime totalitario, le cose cambiano ed anche i tiranni peggiori si accorgono che vi sono esseri ancor più spregevoli di loro, cosa che li convince a passare nelle fila dei "buoni" e non per tradirli o fregarli.

giù.  tv   

 

 

 

 

Riflessioni                                 

Siamo dipendenti, ormai dalla tecnologia? Si. Pericolosamente dipendenti, anche perché la tecnologia è indubbiamente comoda.

La tecnologia ci ha liberato da molti lavori pesanti e noiosi, non solo, ci ha dato la possibilità - almeno in alcuni Paesi evoluti della Terra - di eseguirli senza spostarsi dalla propria poltrona. Si accende il computer, si esegue il lavoro, ci si collega alla rete mondiale e, in un attimo, si è in contatto con la fonte dell'impiego, che potrebbe essere agli antipodi di dove ci troviamo, senza aver dovuto salire sull'automobile o su un aereo.

Come rinunciare a tutto ciò?

Ma per funzionare, la tecnologia ha bisogno dell'energia elettrica, dunque, cosa accadrebbe se questa, improvvisamente, venisse a mancare e non tornasse più?

Altro che profezia Maya!

Altro che fine del mondo!

Sarebbe il collasso del pianeta.

Le conseguenze sarebbero peggiori di quelle provocate da un conflitto, o da eventi naturali di proporzioni catastrofiche.

Andremmo incontro ad una regressione di molti secoli della civiltà umana e questo è ciò che si vede nella serie, ed è ciò che i due enfants terribles della tv statunitense - J. J. Abrams, ma soprattutto Eric Kripke -  hanno immaginato in questa nuova avventura televisiva.

Spenta la luce, il mondo precipita nel buio, non soltanto materiale del non poter più accendere una lampadina, ma anche in quello morale di un possibile ritorno ad una vita primitiva che, in sé, non sarebbe un fatto negativo se non implicasse anche un lento ma inesorabile risveglio degli atavici istinti naturali umani, soffocati e compressi in un angolo remoto dell'inconscio, dagli agi e dai vantaggi del progresso. Si tornerebbe ad un vivere quotidiano semplice, guidato dalla luce naturale del Sole e della Luna, come quello degli animali, tuttavia, nello scorrere del tempo, ricominceremmo a comportarci come loro arrivando ad uccidere per difenderci dai nostri simili e per difendere il nostro territorio.

Lo spegnimento totale e definitivo dell'erogazione di energia elettrica potrebbe essere equiparato alla scomparsa di Dio?

Seguendo la serie, viene da pensarlo. Infatti, il tema della religione non viene neanche accennato.

 

I personaggi della serie si muovono in uno scenario post apocalittico nel quale le città sono diventate spettri di se stesse, popolate dai fantasmi degli edifici ormai fatiscenti, stretti in un angoscioso abbraccio osmotico dalle piante che sono nate e cresciute negli interstizi delle strutture portanti. Il loro unico scopo è sopravvivere nel modo meno peggiore, traendo forza dai pochi rapporti umani che riescono ad intessere, e dalle loro esperienze. Ognuno di essi ha scheletri nell'armadio, soprattutto gli adulti: Miles Matheson (Billy Burke) sembra l'eroe della situazione, ma il suo passato ha delle ombre inquietanti; Rachel Matheson (Elizabeth Mitchell), sua cognata, moglie del fratello, ha responsabilità sul black out.

E questi sono i "buoni".

Fra i "cattivi" sfilano Tom Nevill (Giancarlo Esposito), di colore, servo fedele del potere, che tiene a mostrare la sua disponibilità a mantenere l'ordine con la Milizia, esercito nato dopo il black out come sostituto di un governo che non esiste più; Sebastian Monroe (David Lyons) è il capo spietato della Milizia, che persegue lo scopo di mantenere il potere a tutti i costi e in tutti i modi, ma che prima del black out era amico di Miles Matheson.

E infine ci sono i giovani: Charlie Matheson (Tracy Spiridakos), figlia di Rachel, ragazza forte, che sa maneggiare le armi meglio di un guerrigliero, e Danny (Graham Rogers), fratello minore, che viene rapito dai Miliziani alla prima puntata.

Poi c'è Aaron Pitmann (Zack Orth), guru di Google prima del black out, ora spaurito viandante che si unisce a Miles e famiglia nel lungo viaggio verso il luogo dove zio e nipote pensano che Danny sia stato portato da Nevill e company. A loro si unisce anche Nora (Daniella Alonso), bella e coraggiosa amazzone, conoscitrice e abilissima maneggiatrice di armi, che non esita ad usarle quando è necessario.

 

La serie è avventurosa e movimentata, con numerosi colpi di scena che intercalano la trama, e spesso concludono l'episodio, sapientemente bloccati all'ultimo secondo per spingere lo spettatore a continuare la visione dello show, ma non sarebbe corretto chiamarlo serial in quanto una serie tv è generalmente costituita da un certo numero di episodi, di solito autoconclusivi, con un filo conduttore che però resta sempre in secondo piano rispetto alla vicenda, bensì fiction, ovvero: sceneggiato, ossia uno show in cui, invece, la trama orizzontale è l'elemento primario e non uno sfondo. E in Revolution la storia generale, e quella dei singoli personaggi continua nell'episodio successivo.

 

Ultima nota, degna però di attenzione. Nelle loro produzioni cinematografiche e televisive, sia J. J. Abrams che Eric Kripke hanno mostrato di divertirsi un mondo a seminare la serie di citazioni a film e telefilm di ogni genere, ma in questo caso tali citazioni sono dirette ad un target in particolare, stavolta letterario, per l'esattezza ad un romanzo del grande Stephen King: L'OMBRA DELLO SCORPIONE. Passaggi della stessa trama di Revolution sono chiaramente ispirati all'opera dello scrittore americano, e i personaggi fanno occasionali allusioni ad alcuni personaggi del romanzo. Inoltre, uno degli episodi del telefilm s'intitola THE STAND (11o episodio) che, guarda caso, è il titolo originale inglese de L'OMBRA DELLO SCORPIONE di King.

wm.

 

 

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